C’è molta amarezza sul volto di Sonny Colbrelli che vince la volata del gruppo sul traguardo di Compiano, aggiudicandosi così la seconda piazza del campionato italiano professionisti dietro a Davide Formolo
«Devo ammettere di essere un po’ deluso - racconta il bresciano della Bahrain Merida a fine corsa - perché oggi avevo un ottima gamba e sicuramente potevo fare meglio. D’altronde fare secondo agli italiani non vale molto, conta solo chi vince e mette la maglia, sarebbe stata una bella vittoria. L’unica cosa positiva è che ho buone sensazioni, sembra che i molti problemi che ho avuto siano stati lasciati finalmente alle spalle. In vista dei prossimi appuntamenti sono molto fiducioso».
La Bahrain era indubbiamente una delle squadre più forti al via dei campionati italiani e durante la corsa si è trovata a cambiare tattica, come spiega Colbrelli. «Alla partenza il mio ruolo era quello del jolly. La tattica era puntare su Nibali che era il capitano designato. Era un po’ un terno al lotto, visto che dopo il Giro Vincenzo non ha fatto corse, ma ha trascorso un periodo in altura, quindi non sapevamo se stava bene, soprattutto con questo caldo che sapevano avrebbe condizionato pesantemente la gara. Ad un certo punto ci siamo accorti che la corsa stava diventando parecchio dura, sia per il clima sia per il ritmo che era stato imposto, così abbiamo deciso di puntare su di me».
Il prossimo appuntamento per il corridore bresciano sarà il Tour de France per cui Colbrelli non nasconde una piccola ambizione personale. «Al Tour si parte con una volata, l’arrivo di Bruxelles sarà una bella occasione per noi velocisti. Chissà che per consolarmi per il tricolore sfuggito, io non finisca per indossare una maglia di un altro colore...».