Un incontro proficuo, con la presenza di una quarantina di società, tra cui anche alcuni team della categoria allievi e juniores, per dar vita ufficialmente alla Lega Ciclismo Dilettanti.
L'assemblea, che si è tenuta nella giornata di sabato a Praticello Gattatico, in provincia di Reggio Emilia, grazie all’ospitalità del direttore sportivo Stefano Chiari, segna il passo definitivo della volontà dei team del mondo dei dilettanti under23 ed elite e del mondo giovanile di associarsi per il “bene comune” del ciclismo.
Ed è stato proprio questo il filo conduttore dell’incontro, al quale hanno partecipato anche società provenienti dalla Puglia e dall’Abruzzo. Un segnale forte di unità di intenti e nel pieno rispetto dei principi collaborativi con la Federazione Ciclistica Italiana e con i regolamenti federali.
Un faccia a faccia costruttivo tra direttori sportivi “anziani”, esperti del mondo dei dilettanti e le nuove e giovani leve, piene di entusiasmo e volontà di dare nuovo vigore al movimento ciclistico.
«Cerchiamo di trovare una sintesi di tutte le problematiche e portare avanti delle istanze importanti, con alcuni punti fondamentali e soprattutto creare uno strumento di dialogo positivo nei confronti dei vertici federali e del movimento stesso» ha dichiarato il presidente pro tempore della nuova Lega Ciclismo Dilettanti, l’avvocato Davide Goetz.
Tante le problematiche discusse e analizzate dall’assemblea, con vivaci interventi, visioni differenti su alcune tematiche fondamentali per il ciclismo, dall’organizzazione delle gare al ranking federale o al Sistema Adams, alla partecipazione al Giro d’Italia under 23, alla parità di trattamento di tutte le squadre alle gare da parte degli organizzatori.
Tante le proposte che verranno sottoposte anche ai vertici federali e agli organizzatori. Tra queste, ad esempio, l’idea di togliere, per quanto riguarda il punteggio degli atleti, i 250 euro di valorizzazione e aumentare a 30 euro il pagamento del punteggio. E con la conseguente garanzia, da parte dei team dilettantistici, di ingaggiare un corridore in più del primo anno, nel passaggio dalla categoria juniores a quella dei dilettanti.
Si è discusso infatti anche della problematica dei tanti corridori juniores, che a momento del passaggio al mondo dei dilettanti non hanno la possibilità di essere inseriti in un team, e di conseguenza sono costretti a smettere. La Federazione perderebbe così un patrimonio giovanile difficile da recuperare in futuro. Sarà avanzata nuovamente la proposta di creare un unico calendario nazionale o internazionale, con una cabina di regia unica, così come già era stato proposto dal Settore Tecnico Nazionale a suo tempo, per evitare la frammentazione e la dispersione di corridori nelle gare regionali e le conseguenti sovrapposizioni di eventi.
Verrà chiesto agli organizzatori di aumentare il numero di squadre italiane nelle gare internazionali e a tappe, di offrire ai team un rimborso (o vitto alloggio in base al chilometraggio) per aiutare quindi le squadre italiane che arrivano da lontano e mantenere un occhio di riguardo per i team tricolori.
Per quanto riguarda ad esempio il Giro d’Italia Under 23, la proposta è quella di prendere in considerazione il punteggio di tutto il 2019 per il Giro del 2020, e dopo aver inserito le migliori 10, 12 squadre, assegnare delle wild card in modo che un team possa organizzarsi con largo anticipo, muovendosi anche con i propri sponsor.
Tante insomma le idee e le proposte lanciate dall’assemblea che vede aumentare le proprie adesioni, un segnale di esigenza da parte dei team di associarsi e dialogare e procedere per il “bene comune” del ciclismo.
comunicato stampa
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.