Nell’immaginario comune la stagine 2018 che si appena conclusa appare un po’ sottotono per il Team Colpack, ma i numeri e la qualità dei risultati ottenuti dicono chiaramente che non è così. Certo nelle ultime stagioni ci si era forse abituati troppo bene, nel senso che oltre 120 vittorie raccolte in due anni erano state qualcosa di stratosferico e chissà, forse di irripetibile. Un metro di paragone fuori categoria grazie alla forza di un gruppo incredibile, maturo e composto da tanti elementi che oggi si stanno facendo notare anche nel mondo dei professionisti.
I numeri della stagione 2018 pongono il Team Colpack ancora ai vertici della categoria Elite e Under 23 nazionale ed internazionale. In totale si contano 33 vittorie, 22 ottenute su strada e 11 su pista. È stata sicuramente l’annata dei secondi posti, ben 41 quelli raccolti dai ragazzi del team diretto da Antonio Bevilacqua (34 su strada e 7 su pista). Capite bene che se con un pizzico di fortuna in più alcuni di questi fossere stati successi, non ci si discostava di molto da quanto fatto negli anni passati. Sono stati 26, invece, i terzi posti (20 su strada e 6 su pista). Il Team Colpack, quindi, è salito per 100 volte sul podio.
I plurivincitori di stagione sono Francesco Lamon con 8 vittorie tutte ottenute su pista, poi c’è Alessandro Covi con 6 vittorie tutte su strada. Gli altri sigilli, contando anche le vittorie dei singoli componenti delle tre cronosquadre vinte (una con Lucca in Nuova Caledonia, poi la Cronosquadre della Versilia ed il Campionato Italiano) e quelle su pista portano la firma di Filippo Rocchetti (3), Stefano Oldani (3), Francesco Romano (3), Andrea Toniatti (3), Riccardo Lucca (3), Andrea Bagioli (2), Davide Baldaccini (2), Davide Plebani (2), Nicolas Dalla Valle (2), Carloalberto Giordani (2), Enrico Zanoncello (1), Stefano Baffi (1), James Felix Meo (1).
Una stagione 2018 che ha portato in dote anche un titolo europeo dell’Inseguimento a squadre su pista a Glasow con Francesco Lamon, già medaglia di bronzo ai Mondiali di Apeldoorn nella stessa specialità. Il pistard veneziano ha raccolto anche due titoli italiani (Omnium e Madison) al Velodromo Vigorelli di Milano e si è confermato tra i migliori specialisti a livello internazionale vincendo nei velodromi di mezza Europa: Mosca, Brno, Grenchen e Fiorenzuola dove ha anche vinto la 6 Giorni delle Rose Internazionale.
Lo scorso 6 ottobre a Treviglio la squadra del presidente Beppe Colleoni si è confermata anche sul gradino più alto del podio del Campionato Italiano Cronosquadre con il quartetto composto da Stefano Oldani, Carloalberto Giordani, Nicolas Dalla Valle e Davide Plebani.
Il varesino Alessandro Covi si è distinto in modo particolare vincendo sei corse tra cui due tappe in Spagna alla Vuelta al Bidasoa, dove ha concluso al secondo posto nella classifica finale e vinto le classifiche a punti, scalatore e miglior straniero. È stato il miglior corridore italiano al Giro d’Italia Under 23 e soprattutto ha vinto in maglia azzurra una bellissima tappa al prestigioso Tour de l’Avenir, in Francia.
Straordinaria è stata sicuramente la stagione del valtellinese Andrea Bagioli, al primo anno tra gli Under 23, capace di vincere una tappa e la classifica finale al Toscana, Terra di ciclismo, è arrivato secondo alla Liegi-Bastogne-Liegi U23 e al Piccolo Giro di Lombardia e terzo al Gp Palio del Recioto di Negrar.
Sia Covi che Bagioli hanno vestito la maglia azzurra al Mondiale di Innsbruck.
Il siciliano Francesco Romano ha vinto la quarta tappa e la classifica finale della Vuelta a Navarra, in Spagna, mentre il marchigiano Filippo Rocchetti, tra i suoi tre successi, annovera due internazionali come la Piccola Sanremo e il Trofeo Città di Brescia.
Insomma, tanti risultati di prestigio di cui andare fieri, una base importante su cui progettare un futuro che serba in cantiere importanti novità che saranno svelate nelle prossime settimane.
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