
È uno dei tanti mantra che sentiamo ripetere da anni, in particolare da quando è nato il ProTour nel 2005: nella riforma affronteremo anche l’armonizzazione dei calendari per evitare sovrapposizioni.
L’abbiamo sentito ripetere talmente tanto che ormai non ci crediamo neanche più, ma l’indignazione torna a salire ogni volta che si presenta un nuovo caso.
Stavolta il problema nasce con la nuova corsa israeliana che farà la sua comparsa in calendario il prossimo anno. Come anticipa Cyclingnews, sarà una corsa a tappe di cinque giorni e nelle intenzioni dovrebbe diventare una gara di preparazione al Giro.
Il patron della corsa è Sylvan Adams, magnate canadese che sostiene la Israel Cycling Academy e che vuol dare continuità al progetto di portare il grande ciclismo nel Paese dopo il grande successo del Giro d’Italia.
Il problema nasce dalla collocazione in calendario: la corsa israeliana andrà in scena nella seconda metà di aprile andando a scontrarsi con il Tour of the Alps, il Tour of Croatia, con la Freccia Vallone e la Liegi.
Alla faccia della sempre proclamata, ma mai attuata, armonizzazione dei calendari. E soprattutto del continuo calo del numero di squadre e di corridori in organico per ciascuna di esse.