Il Comitato Direttivo dell’Uci ha preso decisioni importanti per quanto riguarda l’utilizzo di glucocorticoidi e analgesici, in particolare il Tramadol.
Ricordiamo - si legge nel comunicato Uci - che i glucocorticoidi possono avere effetti indesiderati che, in caso di incidente o urgenza medica, possono mettere a rischio la vita del paziente. Nel ciclismo, bisogna considerare che le potenziali onseguenze dei costicosteroidi rappresentano una controindicazione medica all’attività agonistica.
Per questo l’Uci si rivolgerà ad esperti internazionali per definire quali test possano essere realizzati prima di una corsa con lo scopo di evidenziare un eventuale insufficienza surrenale, che vieterebbe la partecipazione alla corsa (si lavora sulla base dei controlli regolarmente effettuati dalle squadre che fanno parte del MPCC, ndr).
L’Uci ricorda anche che le infiltrazioni locali di glucocorticoidi devono essere dichiarati dai medici sociali ed esigono uno stop di almeno otto giorni per l’atleta.
Per quanto riguarda il Tramadol, analgesico potente che èassociato ad effetti indesiderabili come vertigini, perdita di lucidità, sonnlenza o dipendenza.
L’UCI ha quindi deciso di vietare l’utilizzo di Tramadol in corsa, in base a studi medici che sono attualmente inn corso e che a breve porterà all’inserimento di questo medicinalie nell’elenco delle sostanze vietate.
L’obiettivo dell’Uci è che le misure su corticoidi e Tramadol entrino in vigore il 1° gennaio 2019.