E’ totalmente priva di ogni difficoltà o rilievo altimetrico questa terza tappa che punta tutta a nord e attraversa la pianura Padana con partenza in Emilia-Romagna e arrivo in Lombardia. Niente a che vedere con la frazione di ieri che ha portato l'austriaco Wildauer (Team Tirol) a conquitare il successo a Sestola e la maglia rosa.
E’ Rio Saliceto, in provincia di Reggio Emilia, al confine con quella di Modena, il comune che ospita le operazioni di ritrovo e partenza. E’ uno dei comuni inseriti fra quelli che costituiscono l’unione dei comuni “Pianura Reggiana”. Il suo territorio è distinto da una fitta rete di canali di bonifica e d’irrigazione e pure la sua denominazione si collega alla natura del territorio – rio si riferisce a canale mentre saliceto ai numerosi alberi di salice lungo i corsi d’acqua –. E’ zona di fertile produzione agricola che, in tempi più recenti, è stata affiancata da molteplici attività produttive con edifici, civili e religiosi, di pregio come il Teatro Comunale che ha ospitato personaggi di spicco.
Rio Saliceto collega il suo nome al ciclismo principalmente per il Gran Premio di Rio Saliceto e Correggio, corsa in linea professionisti disputata dal 1994 al 2004, sostenuta dalla passione, sempre discreta e signorile, di Leo Brunetti e da un gruppo di suoi amici, lungo un circuito pianeggiante attraverso anche la vicina Correggio. Era conosciuta anche come trofeo Navigare, dal nome dell’azienda d’abbigliamento fondata appunto da Leo Brunetti, che ha sostenuto anche per molti anni il team dell’amico, pure lui reggiano, Bruno Reverberi, il popolare “zio”, sempre sulla breccia nella sua , ininterrotta, attività fra i professionisti iniziata nel lontano 1982 e poi affiancato dal figlio Roberto. Il marchio Navigare è tuttora presenza frequente nel panorama ciclistico portato avanti con passione da un gruppo d’amici di Leo Brunetti. E Navigare è presente anche al Giro d’Italia under 23 2018.
La corsa raggiunge la vicina Novellara, con vari edifici di rilievo ed economia agricola molto sviluppata in vari comparti. Nella piscina di Novellara, gestita dal padre, buon nuotatore pure lui, ha nuotato a lungo, da giovanissimo, il carpigiano Gregorio “Greg” Paltrinieri, campione olimpico e mondiale in carica dei 1500 stile libero.
Si propone poi la piacevole cittadina d’origine medievale di Gualtieri, sulle rive del Po, il grande fiume che segna anche il confine con la Lombardia, provincia di Cremona. Notevole è la piazza Bentivoglio, rinascimentale, sulla quale si affaccia anche l’omonimo palazzo, vicino alla Torre dell’Orologio. Il Palazzo ospita la collezione di quadri di valore appartenuta al concittadino Umberto Tirelli (1928-Roma 1990), notissimo costumista e storico collezionista d’abiti e costumi di scena per teatro e cinema.
Sempre nel Palazzo Bentivoglio è situato il “Museo Documentario e Centro Studi Antonio Ligabue”, pittore “naif” (Zurigo 1899-Gualtieri 1965) con vita avventurosa e sfortunata.
Dopo il passaggio del Po si approda a Viadana, con estesissimo territorio e bagnata anche dall’Olio che qui confluisce nel Po. E’ il comune più vasto della provincia di Mantova con diversi motivi d’interesse presenti nel territorio. Nello sport è nota per la sviluppata attività nel rugby. Con Casalmaggiore si entra nella provincia di Cremona, sempre lungo il Po, con la bella piazza Garibaldi, dove si trova il neo-gotico Palazzo Comunale, il palazzo Diotti che fu proprietà del pittore del luogo Giuseppe Diotti (1779-1846), con interessanti raccolte d’opere del 1800.
Il paesaggio è costantemente piatto, piattissimo e la tabella di marcia prevede il passaggio da San Giovanni in Croce con la splendida struttura del complesso monumentale naturalistico di Villa medici del Vascello, entrato nel patrimonio comunale.
Il capoluogo Cremona si propone con i suoi straordinari e unici edifici architettonici, la sua lunga storia attraverso varie epoche e le sue specialità alimentari, gastronomiche e di varia arte, note in tutto il mondo.
La piazza del Comune presenta, in successione, la cattedrale, dove convivono in armonia vari stili, il Battistero, lo storico, notissimo e altissimo campanile, il Torrazzo e la Loggia dei Militi. Il violino, la liuteria in generale, è in primo piano il cremonese Antonio Stradivari (1644-1737), è marchio d’unica qualità della città che presenta la storia in materia nel Museo del violino. Altra “t”, fra il Torrazzo e un’altra assai nota e spesso evocata delle tre associate a Cremona, appartiene al “torrone”, squisita specialità dolciaria.
La sviluppata e tradizionale agricoltura del territorio è integrata con un ramificato settore industriale nell’alimentare, in varie declinazioni, nel siderurgico e metalmeccanico.
La città ha varie gloriose società sportive e, nel ciclismo, il Circuito del Porto-Trofeo Arvedi, organizzato dal CCC 1891 (Circolo Ciclistico Cremonese) di lunga storia, è una classica del ciclismo giovanile con pregevole albo d’oro.
Si raggiunge, sempre in ambientazione prevalente agricola, Santa Maria dei Sabbioni, località sede comunale della municipalità di Cappella Cantone e quindi Castelleone, caratterizzata da edifici che ricordano la sua storia, sia in ambito religioso, sia civile, circondato da imponenti mura, è importante polo d’attività con svariate produzioni diversificate in molteplici settori.
Crema è il secondo comune per popolazione preceduta solo dal capoluogo Cremona e sorge nel parco del fiume Serio. Ha vissuto varie e articolate vicende storiche. Il Duomo di Santa Maria Assunta, in stile lombardo- gotico, terminato a metà del 1300, l’ex chiesa di San Domenico, ora adibito a suggestivo teatro, il Santuario di Santa Maria della Croce sono pregevoli testimonianze così come altri edifici storici cittadini che riflettono il passato della bella città. Da ricordare sono pure belle ville sparse nel territorio, alcune con opere di vari artisti di rilievo. A Crema il velodromo, con pista in cemento, intitolato ad Adriano Baffi della vicina Vailate, è pronto a riprendere l’intensa attività di un passato non troppo lontano del Consorzio della Pista, primo responsabile fu Ettore Villa, il papà di Marco Villa, dopo i cospicui lavori di manutenzione degli ultimi anni.
Dopo Castel Gabbiano, con la bella struttura di Villa Grifoni Sant’Angelo, si giunge in provincia di Bergamo, terra sempre ad alto tasso di passione e pratica del ciclismo, passando per Masano, frazione di Caravaggio e quindi Cologno al Serio, con il caratteristico centro storico d’impronta medievale con il borgo dove sorge la struttura fortificata di Castel Liteggio.
Si raggiunge Ghisalba, popoloso centro di lunga tradizione agricola con la bella chiesa di forma rotonda con cupola progettata dal famoso architetto e marchese milanese Luigi Cagnola prima di raggiungere il traguardo di Mornico al Serio.
E’ qui che termina questa frazione che non dovrebbe sfuggire alle ruote veloci del gruppo per l’assoluta e piatta linearità del percorso. Nel territorio comunale sorgono notevoli costruzioni e, fra queste, spicca Palazzo Perini, la sede municipale attuale, con un bel porticato del XVII secolo. Sono di rilievo anche Villa Terzi-Dolci con colonne di stile toscano e il Palazzo Alessandri-Biasca con parco.
E’ un centro che contempera una sviluppata agricoltura con successivi e numerosi insediamenti produttivi di varia tipologia.
E’ qui che ha sede la Colpack, azienda leader nella produzione di sacchi in polietilene per la raccolta differenziata, un nome che, oltre alle valenze produttive industriali, si colloca – e da molti anni, con continuità – nel panorama di vertice del ciclismo italiano Under 23 ed Elite dopo esperienze anche nel settore professionistico.
Il nome di riferimento, competenza e passione per il ciclismo è quello del presidente Giuseppe “Beppe” Colleoni, patron del Team e titolare dell’omonima azienda. Con i suoi validi e affiatati collaboratori il Team Colpack, con Beppe Colleoni che non è solamente lo sponsor ma di più, molto di più, costituisce un’eccellenza del movimento ciclistico e un vivaio pressoché inesauribile.
Giuseppe Figini
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