UAE. INAUGURATA LA SEDE DEL TEAM. GALLERY

PROFESSIONISTI | 27/04/2017 | 11:02
Che Magnago non sia Abu Dhabi, lo dice la temperatura, il sole velato e quel brindisi a Prosecco che fa comunque da buon augurio. Tra via Marconi a Magnago e la corniche delle Nation Towers passa, però, anche una macchina organizzativa che oggi, alla vigilia del Giro d'Italia, fa dell'Uae Emirates non più un'ambiziosa scommessa, ma una realtà solida. E destinata a crescere ancora.

"L'inaugurazione di questa nostra nuova sede", spiega il team manager Beppe Saronni, "fa parte del nostro progetto di crescita, atletico ma ancor prima organizzativo. Si tratta di una crescita programmata, prevista", che oggi ha la forma dei nuovi bus Setra a disposizione per atleti e per il servizio officina.

L'immagine conta, lo sanno negli Emirati e lo sanno ancor meglio gli ex Lampre, che ai divanetti in pelle del bus affiancano un quartier generale più ampio, probabilmente più funzionale, "ma che soprattutto risponde alle esigenze logistiche di restare fuori dall'hinterland milanese, evitare il traffico degli spostamenti ai mezzi pesanti e di avere Malpensa a 10 minuti di distanza", continua Saronni.

Al taglio del nastro c'è Ernesto Colnago, che ritrova Saronni e ascolta le sue parole di ricordo per Michele Scarponi: "In questi giorni, trovare la serenità non è facile, soprattutto per chi con Michele ci ha lavorato. Questo dramma ci deve portare a parlare della sicurezza sulle strade. Nel nostro piccolo, tre corridori dovranno rinunciare al Giro per le conseguenze di problemi sulle strade: Durasek, Niemiec e Atapuma".

s.a.
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