
Demi VOLLERING. 10 e lode. Seconda vittoria netta nettissima dell’olandese in piazza del Campo. L’allieva che supera la maestra. La principessa che batte la regina in 3 ore e 48’ di sfida bella e spettacolare, su strade che sono già storia e tra una folla che anno dopo anno si fa sempre più numerosa. E anche questo, nell’8 marzo di Toscana d’Italia e del mondo, è un gran bel salto culturale. Per la 28enne fuoriclasse olandese è il secondo sigillo in carriera, che si va ad aggiungere a due Liegi, due Vuelta a Burgos, un Tour, una Vuelta, un Tour di Romandia. E siamo solo all’inizio…
Anna VAN der BREGGEN. 10. Assente dalle corse da due anni, forte di due titoli mondiali e una serie infinita di titoli (7 Frecce Vallone, un oro olimpico, due Liegi, un Fiandre e una Strade Bianche oltre a 4 Giri) dimostra al mondo di non essersi dimenticata come si fa. La 34enne campionessa olandese è l'unica capace a rispondere al controattacco di Demi Vollering. Il bello che l’anno scorso l’ex iridata era in ammiraglia a seguire proprio al Vollering e anche oggi la segue. La insegue. Fin che può.
Juliette LABOUS. 9. La 26enne transalpina della FDJ Suez è un portento. Resta nel vivo della corsa fino alla fine, scortando la propria capitana (stesso discorso per Evita Muzic), Demi Vollering, che poi spiccherà il volo. Finirà quarta.
Pauline FERRAND PREVOT. 5,5. Superato il rifornimento, su asfalto, quando mancano 40 km dal traguardo, allunga la campionessa olimpica di cross country olimpico e prende il largo con altre 6 atlete. Con la leader del Team Visma Lease a Bike, Evita Muzic (FDJ Suez), Jara Kastelijn (Fenix Deceunick), Kimberley Le Court (Ag Insurance), Femke Gerritse (SD Worx), Marte Berg Edseth (Uno X Mobility) e Mavi Garcia (Liv Alula Jayco). Poi, però, perde il momento, l’attimo per stare dietro alle due grandi protagoniste. Per lei è una sconfitta, che brucia.
Mavi GARCIA. 5,5. Corsa di assoluto livello, le manca solo la gamba per rispondere a quelle due scatenate.
Yara KASTELIJN. 6. La 27enne olandese rende grande l’Olanda alla Strade Bianche: quattro nelle prime sette. Lei fa corsa di avanguardia, ma è già molto quello che riesce a ottenere.
Puck PIETERSE. 7. Ha solo 22 anni, ma corre con grande sicurezza e determinazione una corsa che non guarda in faccia a nessuno. Finisce 7°: molto bene!
Niamh FISHER-BLACK. 6. La 24enne neozelandese porta nella top-ten la Lidl-Trek: non è un risultato da capogiro, ma è un risultato.
Noemi RÜEGG. 6. La 23enne svizzera della EF Edication-Oatly finisce la sua prova al 9° posto, dopo una corsa di grande sacrificio.
Silke SMULDERS. 6. Altra olandese, la quinta che chiude decima. La 23enne della Liv AlUla Jayco dimostra di avere numeri per poter stare con le migliori. Può solo crescere.
Elisa LONGO BORGHNI. S.V. Vive una giornata di grande sofferenza, giornata no per la regina del ciclismo italiano: ci sta. Comincia ad avere problemi intestinali a 50 km dal traguardo. Vomita a più riprese. La campionessa d’Italia è solita a non arrendersi facilmente, è donna di temperamento assoluto, che non lascia mai nulla di intentato, ma contro il destino ci si può fare davvero poco, se non riprovarci, tra un po’. Alla prossima Elisa. In ogni caso, nonostante sia più facile ritirarsi che andare avanti, lei finisce la corsa sfinita. Da regina.
Silvia PERSICO. 5. Resta nel finale con le migliori, ma sul più bello scompare dalla scena.
Monica TRINCA COLONEL. 6. La 24enne valtellinese della Liv AlUla Jayco è la prima delle italiane: 11°. Per una ragazza che è al suo esordio nel grande ciclismo è un risultato più che apprezzabile.
Katarzyna NIEWADOMA. 17. Cade quando mancano all’arrivo 50 km. La polacca che ha disputato tutte le edizioni precedenti e ha sfiorato in più occasioni la vittoria oggi è costretta al ritiro.
Virginia BORTOLI. 6. Ha il merito, con Franziska Brausse (Ceratizit Pro Cycling Team), di scattare dopo soli 9 km. Ci provano, con coraggio, e danno un senso alla propria giornata. Al km 21 il gruppo torna compatto.
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.