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Sotto il traguardo di Eastern Mountain David Gaudu si è lasciato andare ad un vero e proprio urlo liberatorio sprigionando tutta la sua gioia e consapevole di aver dato letteralmente tutto. Subito dopo la linea di arrivo si è accasciato al suolo, sfinito distrutto, ma con un sorriso stampato sul volto: aveva appena battuto allo sprint Adam Yates.
Qualche giorno fa, proprio alla vigilia del Tour of Oman , avevamo avuto la possibilità di fare una lunga chiacchierata con il corridore francese che in questo 2025 ha puntato tutto sul Giro d'Italia in cui proverà ad andare all'assalto del podio. In inverno ha cambiato molto della preparazione e la vittoria odierna al Tour dell'Oman è la dimostrazione che è decisamente sulla direzione giusta. "È proprio bello iniziare la stagione con una vittoria, non avrei potuto chiedere di meglio. Questo inverno mi sono allenato davvero tanto anche per migliorare l'esplosivitá, non ero molto sicuro dei cambiamenti, ma ora sto capendo di aver fatto la scelta giusta. Per noi ciclisti la stagione è sempre più lunga, ma soprattutto difficile da gestire, bisogna essere al 100% sempre e in ogni gara ed è qualcosa di veramente complicato. Aver iniziato in questo modo per me è molto importante perché mi dà la spinta giusta per poi affrontare tutto il resto. E poi non è mica da tutti battere si questo terreno un atleta del calibro di Adam Yates." spiega Gaudu felicissimo di aver iniziato la sua stagione nel migliore dei modi.
Il corridore francese della Groupama Fdj ha ringraziato uno ad uno i suoi compagni per il prezioso lavoro fatto durante la giornata mettendolo poi nella miglior posizione per affrontare la salita finale. "I ragazzi sono stati fantastici, per tutta la giornata sono stato al mio fianco, hanno collaborato duramente per controllare la fuga e sul finale hanno fatto una tirata micidiale. Sapevo che Yates era l'uomo da battere, lui in questi finali è incredibile e non potevo permettermi di lasciarlo andare. È stato il primo ad accelerare e poi ci ho provato io, una, due volte, era sempre sulla mia ruota ed era impossible staccarlo. Poi ho visto che mancava pochissimo al traguardo e mi sono detto che dovevo provare a dare tutto, era la mia occasione, non potevo lasciarmela scappare" prosegue Gaudu che negli ultimi chilometri è stato protagonista di una vero e proprio testa a testa con Adam Yates terminato letteralmente sulla linea di arrivo.
Il britannico è a tutti gli effetti l'avversario più pericoloso e che dopodomani, nella tappa regina verso Green Mountain proverà ad andare all'assalto della maglia rossa di leader di Gaudu. "Sinceramente non conosco la salita, ne ho sentito solo parlare e da quello che ho visto si addice meglio ad Adam Yates che a me. Con la maglia di leader addosso sarà tutta nostra la responsabilità di controllare la corsa, ma noi dobbiamo cercare di rimanere calmi e di fare il nostro meglio. Non ho mai vinto una maglia di leader e potrebbe essere finalmente l'occasione, prometto che darò tutto me stesso".
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