La conferenza stampa del presidente federale Cordiano Dagnoni e il Giro d’Onore hanno rappresentato anche un grande happening di commissari tecnici e collaboratori delle varie Nazionali azzurre. Il ct azzurro degli Under 23 Marino Amadori ha idee chiare in merito all’impostazione della nuova stagione.
«In gennaio – afferma Marino, classe 1957, vincitore da corridore professionista di Coppa Agostoni, Giro del Piemonte, Coppa Sabatini, Placci, Trofeo Matteotti, Gran Premio di Prato e una Tappa alla Tirreno Adriatico – faremo dei test a numerosi Under 23 al velodromo di Montichiari. Avrò la collaborazione del settore Performance della FCI e prevediamo di testare tra i 30 e i 40 corridori. Cercheremo anche mediante i test di crearci una buona base su cui partire. L’invito sarà rivolto a corridori dei teams Continental e squadre di club italiane».
Chiaramente sul taccuino di Amadori ci sono già svariati nomi. «Inizialmente farò molto affidamento sui ragazzi tesserati per le Development. Simone Gualdi, Edoardo Zamperini e Federico Savino sono alcuni degli atleti di riferimento. Logicamente anche Lorenzo Mark Finn, Campione del Mondo Juniores 2024, e altri ragazzi».
Amadori ha molta considerazione di Pietro Mattio, dal 2023 alla Visma-Leasebike Development. Amadori al cuneese ha fatto disputare pure il Mondiale di Zurigo. «Mattio – dice il ct – ha corso molto per la squadra. In generale Pietro dovrebbe pensare di più a sé stesso. Deve esprimere anche più cattiveria, ha le potenzialità per fare bella figura».
Nel 2025 si celebrerà un evento storico: per la prima volta i Campionati del Mondo su strada si svolgeranno in Africa.
«In Rwanda – spiega il ct romagnolo – si gareggerà in media altura, a quota 1500. Sarà ancora un Campionato del Mondo dall’altimetria molto impegnativa. E la cronometro in gran parte si svolgerà sul circuito della prova su strada in linea, per cui è un’altra specialità in cui serviranno forti attitudini da passista scalatore. Tra Campionati d’Europa in Francia sempre su tracciato molto duro e Mondiali su strada ci sarà solo una settimana di distanza, i corridori dovranno dare il massimo in un breve spazio temporale».
In pratica Amadori toglie dagli azzurrabili per Europei e prove iridate Belletta, Luca Giaimi e altri passisti veloci.
«Uno come Belletta può essermi utile nella Coppa delle Nazioni che comprende 2 gare a tappe». Giaimi si è distinto per la conquista di titoli e primati del mondo soprattutto in pista. E il ct di Predappio fa un assist al collega Marco Villa. «Proprio perché Campionato d’Europa su strada e Mondiale nel 2025 saranno ravvicinati e con medesime caratteristiche altimetriche a Giaimi consiglio di curare bene l’attività su pista nel 2025, naturalmente per la caccia ai titoli».
Elementi come Manuel Oioli, dal primo gennaio alla MBH Bank Colpack Ballan CSB, e Mirko Bozzola, che vedremo alla Padovani, sono tra gli altri finisseur che potranno indossare la maglia azzurra in Coppa delle Nazioni.
Per la gioia di tanti appassionati ai Mondiali e Campionati d’Europa Under 23 del 2025 non potranno partecipare atleti tesserati nelle squadre catalogate World Tour e Professional dall’Uci.
«E’ una buona cosa – sottolinea Amadori, che da ct ha vinto i Mondiale in linea nel 2019 grazie a Samuele Battistella e con Filippo Baroncini nel 2021– perché negli ultimi anni quello degli Under 23 era diventato un Mondiale “B” di professionisti. Spesso i miei corridori sono andati a combattere con chi ha corso al Tour de France o alla Vuelta a Espana”.
I giovani già professionisti impossibilitati ad entrare nella Nazionale Elite delle gare con titoli in palio dovranno dare l’addio ai sogni di gloria azzurra nel 2025?
«Assolutamente no . Valuterò la possibilità di schierare anche loro in Coppa delle Nazioni, eventualmente al Tour de l’Avenir e altri cimenti. C’è ad esempio la VF Group-Bardiani Csf ha numerosi giovani validi in organico. Tuttavia il team della famiglia Reverberi è unicamente catalogato Uci Professional, per cui Filippo Turconi e gli altri boys saranno presi in considerazione solo per la Coppa delle Nazioni».