Nel quadro della ricca premiazione delle Benemerenze Sportive del CONI MILANO nella serata di lunedì 9 dicembre 2024, all’Auditorium Gaber del Consiglio Regionale al grattacielo Pirelli di Milano, Domenico De Lillo - plurititolato della pista ai suoi bei dì nella spettacolare specialità del mezzofondo, poi continuata come apprezzato conduttore dei mezzi meccanici, tecnico nell’ambito della pista dove ha condotto Bruno Vicino alla conquista di due titoli iridati e un altro con Roberto Dotti - ha ricevuto da Cordiano Dagnoni, presidente FCI e collega di De Lillo nel ruolo di “manetta”, (in gergo ciclistico milanese è il conduttore dei mezzi meccanici del mezzofondo), così come suo padre Mario e il fratello Christian, la Stella d'Argento al Merito Sportivo.
De Lillo è stato anche direttore sportivo in varie squadre dilettanti d’eccellenza e, soprattutto, nella Nuova Baggio San Siro di patron Alcide Cerato per poi passare nel ruolo fra i professionisti seguendo un (meglio “il”) suo beniamino, il talentuoso Moreno Argentin e quindi approdare dapprima alla Sammontana e poi alla Bianchi Gewiss.
Componente a lungo nella Commissione Tecnica della Lega Ciclismo Professionistico ha pure collaborato per anni con il Giro d’Italia, nell’area corsa nella sezione conduzione vetture ospiti vip, in coppia con l’amico e sodale, milanese verace lui, Marino Vigna, oro dell’inseguimento a squadre alle Olimpiadi di Roma
In tema di milanesità di nascita De Lillo ha ricevuto nel 2015 anche l’ambitissimo riconoscimento della municipalità di Milano, l’Ambrogino d’Oro anche se il papà, apprezzato massaggiatore e figura di spicco nel ruolo nelle riunioni, frequenti, anzi frequentissime allora, al Velodromo Vigorelli, era pugliese di nascita.
Per matrimonio con la moglie Rosy Nico De Lillo ha acquisito anche la cittadinanza svizzera e, nell’ambiente, quando si dice semplicemente “lo svizzero” si sa che il chiamato in causa è lui.
Lo hanno accompagnato allo scenografico Auditorium Gaber, la moglie, le figlie e il nipote Matteo che ha pure tentato la carriera in bici ma ha ben presto, nonostante i consigli dello “zio” (così era stato invitato dal nonno per indicarlo nell’ambiente) ha lasciato i pedali per un volante al Giro d’Italia, sempre area ospitalità in gara.
La cerimonia ha visto sfilare sul palco un elevatissimo numero d’atleti e personalità varie con la presenza attiva del presidente Coni Regionale Marco Riva, il vicepresidente vicario Claudio Maria Pedrazzini, la vicepresidente Carola Mangiarotti e altri vari nomi di peso specifico elevato nello sport e diversi rappresentanti dell’istituzione sportiva nazionale quale Claudia Giordani, vice presidente Coni nazionale.
Prossimo traguardò per De Lillo, dopo il bronzo e l’argento di questo riconoscimento, non nasconde di puntare alla conquistare l’oro. Auguri.
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