Sono vicini a tante cose, soprattutto al bello e alla loro conservazione. Sono azienda ancora oggi amica delle due ruote, dell'Uci, di uno sport che noi amiamo profondamente e che è nel DNA di questa azienda nata per volontà di Rodolfo Squinzi e esplosa grazie alla visione di Giorgio Squinzi e di sua moglie Adriana Spazzoli, oggi è realtà planetaria mandata avanti dalla presidentessa Laura Squinzi e dai nipoti Veronica e Marco Squinzi, al pari di Simona Giorgetta: una squadra, che fa squadra in perfetto stile Mapei. Visione e ricerca. Una parola: qualità.
In queste ore è stata inaugurata la rinata Notre-Dame de Paris. Un capolavoro artistico e religioso, colpita da un grave incendio il 15 aprile 2019. Mapei ha fatto parte di un gruppo di eccellenze per il recupero di questa bellezza gotica tra le più visitate al mondo.
Collaborando con le due imprese esecutrici Lefèvre e CCR (gruppo BALAS), che hanno vinto le gare d'appalto lanciate dall'istituto pubblico Rebâtir Notre-Dame de Paris, ente committente, l'azienda italiana ha fornito soluzioni per il restauro delle volte del transetto, dei due bracci del transetto e della navata (Lefèvre) oltre che del coro (CCR).
Per questo progetto Mapei ha messo in pratica le proprie conoscenze e competenze più avanzate nel campo del rinforzo strutturale. I lavori di ricostruzione delle volte hanno avuto inizio durante la primavera 2022, dopo la formazione di muratori e scalpellini sul corretto utilizzo della soluzione scelta da parte di Mapei. I lavori si sono svolti ogni giorno nel massimo rispetto del patrimonio e con la competenza di diversi esperti nel campo del restauro di monumenti storici.
Con l’obiettivo di ripristinare la situazione precedente all’incendio, per il restauro della cattedrale è stata utilizzata una malta premiscelata, a base di calce idraulica naturale (NHL) ed Eco-Pozzolana, fornita da Mapei e rinforzata con la rete di fibra di vetro: una soluzione specificatamente sviluppata per il consolidamento di opere storiche, e approvata da una équipe di tre architetti specializzati in monumenti storici e responsabili del progetto: Philippe Villeneuve, Rémi Fromont e Pascal Prunet con la collaborazione, per le strutture, dell’architetto italiano Carlo Blasi. La soluzione proposta da Mapei è stata oggetto di un anno di test, con numerosi esperimenti condotti in laboratorio e in situ, prima di essere definitivamente approvata dai tre architetti.
«Questo intervento strutturale, agendo come un vero e proprio guscio, restituisce alle volte in muratura la loro originaria forma e resistenza – dichiara Thomas Briac, ingegnere addetto ai lavori dell'azienda Lefèvre – mitigando gli effetti di futuri movimenti ed evitando fratture nei giunti con le adiacenti zone ricostruite. Il ricorso alle tecnologie più innovative è di grande aiuto perché un progetto sul patrimonio non è per questo un progetto fuori dal suo tempo».
«È stata molto apprezzata la lunga esperienza che Mapei può vantare relativamente alle malte impiegate nei lavori di restauro e consolidamento – dichiara Carlo Blasi, Consulente per la direzione dei lavori di rinforzo strutturale della Cattedrale di Notre Dame -. Mapei è stata in grado di dimostrare che i suoi materiali erano stati testati, sottoposti a varie prove e possedevano anche certificazioni relative alle loro resistenze».
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