La storia del ciclismo italiano è ricca di corse che non si disputano più ma che hanno fatto la storia: per questo abbiamo pensato di proporvi una nuova rubrica che le tiri fuori dal cassetto dei ricordi. Se avete una foto d'archivio nel cassetto, un ritaglio di giornale o desiderate che si racconti di questa o quella corsa, non esitate a scriverci agli indirizzi info@tuttobiciweb.it oppure daniloviga@gmail.com. Buona lettura.
Storia, emozioni, fascino. Peri corridori italiani, Il Giro del Ticino era tutto questo. In questo nostro racconto ci limiteremo ovviamente a ricordare i successi e i piazzamenti dei nostri ciclisti che in seguito si sono distinti anche in campo professionistico.
La nascita la si deve alla passione e all'impegno di tre protagonisti dei primi Giri del Ticino: A. Rezzonico, R. Soldati e "Pep" Gerosa, che in seguito passarono il testimone alla Società Sport 1905 Lugano presieduta dall’architetto Livio Lenzi.
La sede di arrivo è stata posta il più delle volte nella città di Lugano, mentre il luogo di partenza alternava tra le località di Losone, Contone e Noranco con il passaggio del Monte Ceneri e la salita di Arogno quali punti chiave della competizione di 150 chilometri.
La corsa esordì nel 1936 con la vittoria dell’elvetico Walter Jaeseli, e con gli atleti svizzeri che conquistarono il Giro nelle successive quattordici edizioni praticamente fino al 1950. La prima vittoria italiana fu per mano di Vasco Ciapini dell’US Porta Romana nel 1951. Il tricolore sventolò anche l’anno dopo per merito di Bruno Monti dell’AS Roma. Si arriva così alla doppietta di Remo Stefanoni. L’allora portacolori della Società Binda trionfò in solitaria nel 1960 con 1’50” su Giacomo Arrigani e Paolo Carlesi, e dodici mesi più tardi davanti allo svizzero Rech e Guarini. Seguirono le affermazioni di Adriano Passuello del VC Varese Ganna, di Antonio Toniolo della Ignis Comerio e di Giuseppe Franzetti nel 1964 e nel 1966. Nella seconda occasione, con le insegne della Società Binda, anticipò Giorgio Macchi di 20” e Francesco Parini di 50”. Poi, fu la volta di Carlo Gallazzi della Unione Ciclistica Bustese e soprattutto di Davide Boifava nell’edizione del 1968. Il bresciano, che fece un'ottima carriera da professionista con la Molteni, Scic e Magniflex, arrivò al traguardo con 2’ di vantaggio su Alberto Tazzi e sull’allora compagno di squadra nella IAG Gazoldo, Giacinto Santambrogio. La supremazia degli italiani proseguì nel 1970 con l'acuto di Pier Carlo Ossola (VC Varese Ganna) che si mise alle spalle Zileno Cerchiaro (Pedale Castanese) e Franco Barotto con oltre 2' di vantaggio; con Giuliano Fontana nel 1971 capace di bissare il successo per il VC Varese Ganna allo sprint sullo stesso Ossola, mentre Francesco Mainatti chiuse il podio con un gap di 6'13". E ancora Alfredo Chinetti nel 1972. Con indosso la gloriosa livrea della UC Comense 1887 il varesino fece suo il traguardo elvetico anticipando di 2' Alberto Meroni, di 2'20" Claudio Cavalli, Enrico Mazzola, Giuseppe Mereghetti ed Enrico Rossi. Dopo il successo di Fausto Stiz nel 1975, che pur essendo nato in Svizzera, precisamente a Stanza, volentieri citiamo per le sue imprese in numerose gare nel nostro Paese, arriviamo al 1977 anno in cui il brianzolo Giancarlo Casiraghi della Pozzi Ferramente di Birone vinse a tavolino. Fu infatti l'elvetico René Thalmann ad imporsi in volata su Casiraghi ma la giuria riscontrò una irregolarità del corridore di casa (cambio di ruota non consentito) declassandolo al secondo posto. Vittoria dunque a Casiraghi con la "Pozzi" che piazzò Sergio Consonni in terza posizione e Silvano Contini in settima. Quarto si classificò Donato Masi del GS Amiantite. La Lema Mobili fece doppietta nel 1978. Sprint a due, e affermazione di Walter Delle Case sul compagno Emanuele Bombini. Terzo classificato, a 1'02", Luca Bortolin del Velo Club Mendrisio, quarto Fausto Gianoli e quinto Stefano Maino della Novartiplast. Ancora Italia nel 1979 con il trionfo per distacco di Maurizio Piovani della System Holz: per la piazza d'onore è Ruggero Bortolaso (Olmina Legnano) a 1'33" a spuntarla sul rosso crociato Rocco Cattaneo. Quest'ultimo ci riprova l'anno seguente (1980) ma trova sulla sua strada un Emanuele Bombini esplosivo. Il pavese della Isal Tessari lo relega al secondo posto, poi Valerio Piva, Alessandro Paganessi e Fausto Stiz rifiniscono le prime cinque posizioni. Due anni più tardi, era il 1982, il Giro del Ticino fa segnare il dominio della Novartiplast di patron Mario Cioli. A esultare fu Luca Rota davanti al compagno Michele Dell'Oca, terzo Luigi Sessolo e quarto Claudio Chiappucci della Isal Tessari: sesto Tullio Cortinovis, settimo Alberto Volpi a completare il trionfo per il team di Cogliate.
Dal 1984 il Giro del Ticino diventa gare a tappe e si svolse dall'11 al 13 maggio. Al via si presentò la Novartiplast-Softwall che si aggiudcò la cronometro a squadre con Elli, Degani, Cortinovis, Botteon e Dell'Oca. La vittoria finale fu appannaggio dell'elvetico Jochen Baumann del team Allegro-Puch, quarto Mauro Gianetti attuale manager della UAE Team Emirates. Per vedere il primo successo italiano bisogna aspettare il 1996. Gli italiani furono padroni della situazione, con Roberto Sgambelluri (Trevigiani) vincitore di una tappa e della classifica generale davanti a Mazzanti e Commesso, mentre le altre frazioni vennero conquistate da Luca Mazzanti e Alessandro Spezialetti. Anche nel 1997 fu un monologo tricolore con la vittoria nella cronometro, da Rivera a Isone, e nella generale di Massimo Codol (Pagnoncelli), e nella seconda tappa, la Tenero-Isone, del compianto Oscar Cavagnis (Vigorplant Giusti Vellutex) davanti a Balzi, Codol e Ivan Basso. In classifica Codol anticipò Cavagnis di 17", il compagno di squadra Fabio Balzi di 38" e Basso di 59".
ALBO D’ORO
1936- Jaeseli Walter (Sui)
1937- Radaelli Fermo (Sui)
1938- Maag Hans (Sui)
1939- Sommer Albert (Sui)
1940- Zaugg Kurt (Sui)
1941- Plattner Oscar (Sui)
1942- Baumann Fritz (Sui)
1943- Sommer Hans (Sui)
1944- Croci Torti Emilio (Sui-Allegro)
1945- Croci Torti Emilio (Sui-Allegro)
1946- Schar Fritz (Sui-Cilo)
1947- Sommer Hans (Sui)
1948- Rossi Giovanni (Sui-Allegro)
1949- Reiser Walter (Sui)
1950- Hutmacher Willy (Sui)
1951- Ciapini Vasco (US Porta Romana)
1952- Monti Bruno (AS Roma)
1953- Brutsch Ewald (Sui)
1954- Hutmacher Willy (Sui)
1955- Ceroni Armando (Sui)
1956- Zuffelato Bruno (Sui-Allegro)
1957- Zuffelato Bruno (Sui-Allegro)
1958- Bonjour Georges (Sui)
1959- Jaisli Erwin (Sui)
1960- Stefanoni Remo (SC Binda)
1961- Stefanoni Remo (SC Binda)
1962- Passuello Adriano (VC Varese Ganna)
1963- Toniolo Antonio (Ignis Comerio)
1964- Franzetti Giuseppe (AS Edera)
1965- Luethi Hans (Sui)
1966- Franzetti Giuseppe (SC Binda)
1967- Gallazzi Carlo (UC Bustese)
1968- Boifava Davide (IAG Gazoldo)
1969- Huerlimann Eric (Sui)
1970- Ossola Pier Carlo (VC Varese Ganna)
1971- Fontana Giuliano (VC Varese Ganna)
1972- Chinetti Alfredo (UC Comense 1887)
1973- Nyffeler Ernst (Sui)
1974- Ravasi Renè (Sui-Velo Club Mendrisio)
1975- Stiz Fausto (UC Comense 1887)
1976- Puttini Roberto (Sui-Kanel Colnago)
1977- Casiraghi Giancarlo (Pozzi Ferramenta)
1978- Delle Case Walter (Lema Mobili)
1979- Piovani Maurizio (System Holz)
1980- Bombini Emanuele (Isal Tessari)
1981- Glaus Gilbert (Sui-Peugeot Michelin), 2. Antonio Leali (Isal Tessari)
1982- Rota Luca (Novartiplast)
1983- Ehrensberger Kurt (Sui-Velo Club Davos)
dal 1984 gara a tappe
Baumann Jochen (Sui-Velo Club Monte Tamaro)
1.tappa Cronosquadre: Novartiplast (Dell’Oca,Elli,Cortinovis,Degani,Botteon)
1985- Baumann Jochen (Sui-Allegro Puch)
1986- Wegmuller Thomas (Sui-Wuthrich Edco)
1987- Vincenz Claudio (Sui-Mondia Suntour)
1988- Soffredini Ottavio (Sui-Ferraroli VC Geneve)
1989- Koba Jan (Cze-Kristal Weinmann)
1990- Lanz Daniel (Sui-Tigra Gusto Rowo)
1991- non disputata
1992- Meister Beat (Sui)-GS Schumacher Fixtrager)
1993- Lanz Daniel (Sui-Tigra Gusto Rowo)
1.tappa: Silvio Caviglia(SC Gatorade)
1994- Aeschbach Alexander (Sui-Tissot Saeco)
1995- Camenzind Oscar (Sui-Velo Club Lugano)
1996- Sgambelluri Roberto (UC Trevigiani)
tappe vinte da: Luca Mazzanti (Rinascita Oboe), Alessandro Spezialetti (Euromop Giomo), Roberto Sgambelluri (UC Trevigiani)
1997- Codol Massimo (Ceramiche Pagnoncelli)
2.tappa: Oscar Cavagnis (Giusti Vigorplant Vellutex)
3.tappa: Massimo Codol (Pagnoncelli)
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