Il Radicchio d’oro ha celebrato ieri sera la propria 25esima edizione e lo ha fatto con lo stile, l’eleganza e la classe che da sempre contraddistinguono il premio ideato nel 1999 da Pietro Gallonetto ed Egidio Fior e promosso dal Consorzio dei Ristoranti del Radicchio.
Una serata ricca di stelle quella dedicata al Radicchio Rosso di Treviso IGP che ha fatto registrare il tutto esaurito sia al Teatro Accademico di Castelfranco Veneto sia alla cena di gala che si è tenuta al Ristorante Rino Fior.
LE PREMIAZIONI – Una folta platea ha fatto da cornice alla sfilata dei big sul palco dell’Accademico dove a condurre la serata sono stati Savino Zaba insieme ad una radiosa Ofelia Passaponti, Miss Italia 2024: il primo riconoscimento “Premio Casatella Dop alla trevigianità” è stato consegnato nelle mani del ristoratore Dino Caramel da Lorenzo Brugnera, Presidente Consorzio Casatella Trevigiana DOP. E’ stata poi la volta delle segnalazioni dalla terra trevigiana con Annachiara Sarto per le Missioni Umanitarie, Walter Fraccaro per la Musica e Giuseppe Minniti per la Medicina.
Ad Attilio Tosatto e Celsio Paganini è andato il riconoscimento assegnato dal Consorzio Produttori del Radicchio Rosso di Treviso IGP per la Commercializzazione; Lidia Bastianich, invece, ha ricevuto a New York il Premio per la Valorizzazione del Radicchio Rosso di Treviso IGP inviando un videomessaggio agli ospiti della cerimonia castellana.
Un pizzico di emozione ha accompagnato la consegna da parte di Miss Italia, Ofelia Passaponti, del premio per il senso civico ad Angela Isaac, che in occasione della recente alluvione di Catania non ha esitato ad intervenire per salvare la vita di una persona in difficoltà: “In quel momento non ci ho pensato, è stato istintivo per me. Sono onorata di ricevere questo premio così prestigioso” ha spiegato Angela Isaac.
Il “Nessun dorma” cantato da Walter Fraccaro accompagnato dall’orchestra diretta dal Maestro Diego Basso ha fatto vibrare i cuori di tutti i presenti e, allo stesso tempo, ha reso omaggio al ricordo del Maestro Giacomo Puccini nel centenario dalla morte; alla Fondazione Simonetta Puccini, rappresentata dalla Direttrice Patrizia Mavilla, è andato quindi il Radicchio d’Oro per la Musica.
Ad alzare ulteriormente l’interesse è stato il talk show diretto dal Senatore Luca De Carlo con il giornalista Luca Gialanella, che ha coinvolto il Presidente della Fondazione La Biennale di Venezia, Pietrangelo Buttafuoco a cui è stato consegnato il Premio per la Cultura: “Per scrivere il nostro futuro in un contesto sempre più globalizzato e competitivo è fondamentale tornare alle origini, alla nostra terra e quindi alla zappa. Chi perde il valore delle proprie origini rischia di dimenticare la propria identità, una identità che è inevitabilmente legata alla propria terra da cui trarre i frutti e tramandare le proprie conoscenze” l’invito espresso da Buttafuoco.
“Il Radicchio è uno degli ingredienti più “pop” che conosco” ha aggiunto lo chef Davide Oldani premiato con il riconoscimento all’Enogastronomia insieme a Maddalena Fossati, direttrice de “La Cucina Italiana”. E se Oldani ha ricevuto anche una preziosa bicicletta da corsa griffata Pinarello oltre ai consigli del Campione del Mondo di Varese 2008, il castellano Alessandro Ballan, a ricordare il valore della cucina tricolore è stata Maddalena Fossati: “Sono felice che il Governo Italiano abbia colto il suggerimento di candidare la cucina italiana come Patrimonio immateriale dell’Umanità perché è un insieme di valori che ci rappresenta nel mondo e che ci consente di valorizzare i prodotti della nostra terra come il Radicchio Rosso di Treviso IGP”.
Nell’ultima parte della serata, la consegna dei premi riservati al mondo dello sport: in primis le ragazze della nazionale italiana di Ginnastica Artistica che hanno brillato alle recenti Olimpiadi di Parigi con Alice D’Amato, Manila Esposito, Angela Andreoli, Giorgia Villa ed Elisa Iorio premiate da Fabio Fontana e dall’Avv. Maurizio Paniz. E’ stata poi la volta del direttore di RaiSport, Iacopo Volpi, dell’arbitro Daniele Orsato, insignito del Premio Gigi Agnolin e di Gabriella Dorio, che ha ricevuto il
Premio Segnalazioni dalla Terra Veneta.
A consegnare la tradizionale corona di radicchio a Miss Italia 2024, Ofelia Passaponti, è stato infine Pietro Fior, nipote di Egidio e figlio di Fabio Fior che nel dietro le quinte hanno curato ogni dettaglio di un evento pienamente riuscito.
LE DICHIARAZIONI – Egidio Fior, Presidente del Consorzio dei Ristoranti del Radicchio, ha sottolineato: “Il Radicchio d’oro compie 25 anni e anche quest’anno ci ha regalato una serata indimenticabile ricca di cultura, solidarietà e personaggi di grandissimo spessore. Voglio ringraziare Pietro Gallonetto e tutto il Comitato d’onore per l’ottimo lavoro svolto anche quest’anno, un grande grazie va anche al Comune di Castelfranco Veneto, al Consorzio dei produttori del Radicchio Rosso di Treviso IGP, al Consorzio della Casatella Trevigiana DOP e a tutte le aziende che sono al nostro fianco nella realizzazione di questo progetto che ogni anno si arricchisce di nuovi importanti elementi”.
LA CENA DI GALA - La serata è proseguita poi con la tradizionale cena di gala al Ristorante Rino Fior dove gli chef del Consorzio dei Ristoranti del Radicchio hanno deliziato una platea di oltre 300 commensali con un menù caratterizzato da quelle che saranno le perle del menù invernali. All’entrèe composta da un cornetto di zucca accompagnato dal Radicchio di Treviso alla brace, da un croccante di rapa rossa e da un cremoso ai funghi, hanno fatto seguito il branzino accompagnato da patata di Moriago e radicchio marinato al melograno, l’immancabile risotto al Radicchio di Treviso IGP con scaglie di stravecchio selezione oro, i tortelli verdi al re spadone su specchio di casatella trevigiana DOP e cialda di zucca e il medaglione di vitello in crosta di mandorle e grana con ristretto di “Capo di stato DOC Montello” con Radicchio di Treviso brasato. La conclusione con il dessert in onore del 25° anniversario del Radicchio d’oro ha congedato la folta platea dando appuntamento al 2025.
I RICONOSCIMENTI CONSEGNATI IN OCCASIONE DEL PREMIO RADICCHIO D’ORO 2024
Enogastronomia: Davide Oldani - Chef / Maddalena Fossati – Direttrice de “La cucina italiana”
Sport: Alice D’Amato, Manila Esposito, Angela Andreoli, Giorgia Villa e Elisa Iorio – Naz. Italiana Ginnastica Artistica Femminile / Iacopo Volpi – Giornalista sportivo, direttore di RaiSport
Cultura: Pietrangelo Buttafuoco – Presidente Fondazione La Biennale di Venezia / Patrizia Mavilla - Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini
Premio Agnolin: Daniele Orsato (Arbitro di calcio)
Premio alla Solidarietà: Angela Isaac
Segnalazioni dalla Terra Veneta: Gabriella Dorio (Sport)
Segnalazioni dalla Terra Trevigiana:
Per le missioni umanitarie: Annachiara Sarto
Per la musica: Walter Fraccaro
Per la medicina: Dott. Giuseppe Minniti - Unità Complessa di Cardiochirurgia – Ospedale Treviso
Premio Casatella Trevigiana DOP alla trevigianità: Dino Caramel
Premio Consorzio Produttori del Radicchio:
Per la valorizzazione del radicchio IGP: Lidia Bastianich
Per la commercializzazione del radicchio IGP: Celso Paganini e Attilio Tosatto
RADICCHIO D’ORO, LA STORIA DEL PREMIO
Il Premio Radicchio d’Oro nasce dall’idea di Egidio Fior e di Pietro Gallonetto con il supporto del Gruppo dei Ristoratori del Radicchio di conferire un riconoscimento alle personalità che si distinguono nell’ambito dell’enogastronomia, dello sport e della cultura. Fin dalla prima edizione nel 1999 la serata di premiazione è il punto di incontro di figure di spicco a livello nazionale, provenienti da diversi ambiti e accomunati dagli stessi valori.
Il Premio è cresciuto in questi anni grazie all’entusiasmo degli organizzatori, di chi ha creduto che fosse utile e di tutti i partecipanti, ospiti e premiati. Il Radicchio di Treviso è il vero protagonista dell’evento: trionfa sui piatti e sui decori attorniato da illustri ospiti del mondo dello sport, dello spettacolo, dell’arte, della letteratura, della moda, della televisione, della canzone, della cucina, della solidarietà, dell’impresa.
Il Radicchio d’Oro è molto più di un Premio. È soprattutto un evento che ormai è diventato un simbolo, una festa di eccellenze, un convivio tra persone diverse per attitudine e abilità ma accomunate dagli stessi sentimenti, dalle stesse passioni e dagli stessi valori. Dopo lo stop imposto dalla Pandemia da Covid-19 nel 2020, il premio è ripartito regolarmente nel 2021 con una edizione stellare che ha richiamato l’attenzione di tutta la stampa nazionale ed internazionale inaugurando così il nuovo corso che guarda sempre più al futuro.
Nel 2023, tra gli altri, sono stati premiati la direttrice dei Musei Vaticani, Barbara Jatta, il designatore arbitrale Gianluca Rocchi e l’ex cestista Luigi Datome.
IL COMITATO D’ONORE
DIEGO BASSO Maestro Direttore d’Orchestra
PAOLO BRINIS Giornalista Mediaset
WALTER BRUNELLO Presidente Radici Venete APS
ANTONIO CERLENIZZA Libero professionista
LUCA DE CARLO Senatore
EGIDIO FIOR Presidente Consorzio Ristoranti del Radicchio
PIETRO GALLONETTO Libero professionista, organizzatore del Premio
LUCA GIALANELLA Giornalista, Capo servizio Gazzetta dello Sport
BEPPE GIOIA Giornalista
STEFANO MARCON Presidente Prov. di Treviso e Sindaco di Castelfranco Veneto
RENATO MASON Segretario C.G.I.A. Mestre
MAURIZIO PANIZ Avvocato
LEOPOLDO PASSAZI Commercialista
PIER AUGUSTO STAGI Giornalista, direttore Tuttobiciweb
DENIS SUSANNA Direttore del Consorzio Tutela Radicchio Rosso di Treviso IGP e Variegato di Castelfranco IGP
ANTONIO ZAPPI Componente Comitato Nazionale AIA
I RISTORANTI DEL RADICCHIO
Ristorante Albertini – Visnadello di Villorba (Tv)
Ristorante Alla Pasina – Dosson di Casier (Tv)
Ristorante Antico Podere dei Conti – Susegana (Tv)
Ristorante con locanda Da Gerry – Monfumo (Tv)
Ristorante Rino Fior – Castelfranco Veneto (Tv)
Ristorante Locanda San Lorenzo – Puos d’Alpago (Bl)
Ristorante San Martino – Scorzè (Ve)
Ristorante Seda – Vittorio Veneto (Tv)
Pizzeria Da Ezio – Alano di Piave (Bl)
Dolcefreddo Moralberti – Paese (Tv)
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