Un gigante in cima al mondo. Quando scende dal podio Jonathan Milan è ancora incredulo per l'impresa compiuta, un’impresa che lo consegna alla storia dell'inseguimento: «Fin dalle qualifiche ho cercato di dare il massimo, ma prima della finale non ero così sicuro di farcela. Il tempo fatto segnare da Charlton nel pomeriggio era straordinario e ancora non riesco a credere di averlo battuto. Ho pensato soltanto alla pista e alla tabella che ci eravamo dati con Villa. Sono forse partito troppo forte ma a quel punto non potevo rallentare e ho spinto fino alla fine. Non pensavo di battere il record, nel senso che non era l’obiettivo primario perché quando sei in finale pensi a portare a casa l’oro. Però contro un avversario così sapevo che per vincere dovevo fare qualcosa di eccezionale».
Accanto a Milan, evidentemente emozionato c'è il ct Marco Villa: «Perdere nello stesso anno due record del mondo che sentivamo nostri sarebbe stata veramente dura. Jonathan merita i complimenti di tutto lo sport italiano. Quando questo pomeriggio il ragazzo inglese ha abbassato il limite di Pippo con una prestazione incredibile, ma Milan - che a sua volta aveva migliorato il suo tempo di 4 secondi - non si è scomposto. Ha puntato alla vittoria ed anche al record del mondo. E’ il premio per un ragazzo che è cresciuto nel confronto con Ganna senza mai demoralizzarsi e che oggi ha firmato un'impresa fantastica».