Quanto è cresciuto il ciclismo malese grazie al Tour de Langkawi lo dimostra la presenza in corsa di Ren Bao Tsen, il primo figlio di un partecipante alla corsa nata nel 1996 su impulso di Mahathir Mohamad, il primo ministro innamoratosi dell'isola da cui è partita anche l'edizione 2024.
Il 21enne in forza al club australiano Criterion BEx Racing, in questi giorni in gara con la Nazionale malese, è nato e cresciuto a Kuala Lumpur, dove oggi è partita la quinta tappa. È il primogenito di Seong Heong, che ha corso nella massima categoria negli anni Novanta, facendo anche esperienza in Europa. I consulenti svizzeri che hanno aiutato il comitato locale nell'organizzazione delle prime edizioni diedero infatti l'opportunità al miglior corridore malese dell'epoca di prendere parte ad alcune corse nel proprio paese tanto che oggi può dire di aver corso anche con Marco Pantani al Giro di Svizzera 1997.
«Grazie al ciclismo ho viaggiato e vissuto molte esperienze. Da ieri sono al seguito del Tour de Langkawi per incitare Ren Bao, ma soprattutto per godermi l'atmosfera della corsa, sentire il calore del pubblico, vivere la festa di questa grande manifestazione» ci racconta Seong Heong Tsen, che ha partecipato al Tour of Langkawi dal 1996 al 2003 e oggi lavora come elettristica.
«Ho smesso di gareggiare a 34 anni, mio figlio è nato due settimane prima del mio ultimo Tour de Langkawi. Ora pedalo ancora ma decisamente meno, il lavoro nel mondo delle luci mi tiene impegnato, ma qualche giorno di vacanza per seguire la corsa più importante del nostro paese non potevo non prendermelo» continua l'ex corridore malese, prima di passare la parola al figlio.
«Per me la bicicletta è libertà e felicità. Il ciclismo non è un lavoro abituale, è una sfida imprevedibile, che ha pro e contro. In questi giorni non sono riuscito a esprimermi al meglio, a Cameron Highlands ho vissuto una giornata no, ma oggi è stato emozionante partire dalle Petrona Towers, praticamente a due passi da casa. Il mio obiettivo quest'anno è di accumulare esperienza, imparare a correre meglio e accumulare preziosi punti UCI. I miei idoli? Non ne ho uno in particolare, ovviamente apprezzo Tadej Pogacar, tutti vorremmo essere come lui, ma rispetto tutti in gruppo» commenta Ren Bao, che spera di meritare un contratto con un team Professional e magari seguire le orme di papà, venendo a correre in Europa.
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