Riceviamo volentieri pubblichiamo la lettera aperta di Giovanni Chierico, Team Manager del Pro.Gi.T Cycling Team.
Spett.le Redazione, sono Giovanni Chierico, direttore sportivo e team manager della Pro.Gi.T. Cycling Team di Bari, unica Società ciclistica U23/Elite in Puglia e nel Sud Italia che da ben 25 anni è affiliata in FCI / UCI con le categorie Internazionali Juniores - U23 - Elite tesserando ogni anno circa 25 ragazzi in totale.
Abbiamo sempre partecipato alle gare organizzate in Puglia, come la Ceglie Messapica e la Targa Crocifisso a Polignano a Mare che oggi fanno parte del Giro di Puglia Challenge, che non è una gara a tappe bensì una manifestazione su più prove, per l'appunto definita Challenge.
Da qualche anno a questa parte gli organizzatori di queste gare hanno deciso di dichiararle Nazionali invece che Regionali e, pertanto, sono ad invito: una Società non può liberamente iscriversi (tecnicamente sono di classe 1.12).
Di fatto fino allo scorso anno la nostra Società ha partecipato, seppur con non poche discussioni con gli organizzatori in merito a disponibilità per pernottamenti ai nostri atleti - provenienti anche da fuori regione: siamo un team internazionale che allinea anche corridori stranieri - e rimborsi come per tutte le altre Società invitate: per il fatto di essere una Società pugliese secondo loro non avremmo avuto diritto a nulla.
Non abbiamo mai ricevuto l'identico trattamento riservato a tutte le altre Società ma a noi ciò che premeva maggiormente era poter garantire un alloggio ai nostri ragazzi pur di poter far gareggiare e confrontarci con le Società che durante l'anno incontriamo in giro per l'Italia e all'estero, facendolo almeno una volta in Puglia per i nostri Sponsor e per il Comitato Regionale che ci rappresenta.
Quest'anno, silenzio Non aver ricevuto nessuna telefonata, a differenza delle altre Società, non aver ricevuto nessun invito su iniziativa di alcuno dei 4 organizzatori, non aver ricevuto nemmeno una risposta alle email inviate ai singoli organizzatori e al comitato organizzativo centrale con regolari richieste di invito a poter partecipare, ci costringe a pensare che gli organizzatori non ci vogliono tra i piedi.
Eppure il coordinatore del "Consorzio", che raggruppa al suo seguito i 4 organizzatori, ha esplicitamente affermato, durante la conferenza stampa tenutasi proprio a Lucera, che il loro obiettivo principale nell'organizzare queste 4 gare era quello di promuovere il movimento nella nostra regione ma soprattutto evitare che i corridori pugliesi dovessero sempre sobbarcarsi trasferte incredibili fuori regione per poter gareggiare.
Tali affermazioni sarebbero condivisibili ed encomiabili se fosse dato seguito con i fatti ma in realtà restano solo concetti espressi a parole, non seguiti da fatti concreti, probabilmente perchè, dietro a tutto, ciò vi è una politica-sportiva "antisportiva".
Grazie alla nostra visibilità, ma soprattutto alla onestà intellettuale di altri Organizzatori che sono rimasti indignati, così come moltissime Squadre che parteciperanno al Giro di Puglia, nel sapere che non abbiamo ricevuto l'invito proprio dagli organizzatori delle gare nella nostra Regione Puglia, siamo stati invitati in altre competizioni, sempre di categoria Nazionale, in Emila Romagna, invito che abbiamo accettato aspettando fino ai primi di settembre per dare la nostra adesione, tempo ultimo per le registrazioni federali-regolamentari. Correremo lontano dalla nostra Regione mentre il ciclismo approda nella nostra Regione.
Tra i nostri atleti abbiamo un ragazzi che vive proprio di Lucera, atleta che ha meritato anche interesse da parte della nostra Nazionale Italiana su pista per i suoi tempi nella specialità Velocità, con tanto di medaglia di bronzo ai Campionati Italiani pista 2023.
Altri nostri atleti, visto che purtroppo il patrimonio regionale è alquanto "carente", provengono da Messina, Rieti, La Spezia, Carrara, Reggio Emilia, L'Aquila, abbiamo un ucraino residente in L'Aquila presso un nostro punto di appoggio, visto che in Puglia non si riesce ad avere un ritiro Squadra adeguato, e Lecce solo per quanto riguarda i nostri U23 ed Elite.
Se poi dovessimo ascoltare qualcuno, che evidentemente predica bene ma razzola male, dovremmo cedere i nostri migliori ragazzi a Società di fuori regione per poter dare loro maggiori possibilità: potrebbero allora partecipare "di sponda" a queste corse come pugliesi di origine ma tesserati in Società fuori regione?
Non biasimo i Sindaci nè i sostenitori pubblici nè tantomeno la Regione Puglia che hanno sostenuto le iniziative in quanto sono certo che non conoscono tutti questi retroscena, che non fanno onore al ciclismo e a chi crede e sostiene questo sport nella nostra Regione.
Giovanni Chierico
Team Manager Pro.Gi.T Cycling Team