Jasper Philipsen è il favorito numero uno per il Campionato Europeo di oggi, ma la vittoria non è mai scontata:se dovesse scattare una fuga o arrivare un attacco di Van der Poel, allora sarebbe difficile per il belga tentare di vincere allo sprint. Il Belgio sarà la nazione con più possibilità di successo, perché oltre a Philipsen ci sarà anche Merlier, che appare tra i favoriti in caso di volata.
«Se ci sarà uno sprint, sia io che Merlier avremo la nostra possibilità – ha detto Philipsen in conferenza - Non penso che sarà un problema per noi sprintare insieme. Abbiamo una squadra di otto corridori, molti dei quali hanno esperienza nelle volate. C'è spazio per ognuno di noi e non sarà neanche un problema organizzare due treni».
Philipsen è uno dei migliori corridori al mondo, ma il tecnico della nazionale belga lo ha escluso dalla selezione dei Giochi Olimpici e questo aveva causato un po’ di attrito tra i due.
«Se devo basarmi sul risultato, comprendo la decisione di Vanthourenhout – ha continuato Philipsen - La mia delusione è stata per i criteri di selezione più che per la scelta della nazionale. Ai tempi dei Giochi ero quarto nel ranking UCI. In quale sport qualcuno che è così in alto nella classifica mondiale non può partecipare ai Giochi? Lo trovo assurdo. Mi sarebbe piaciuto essere a Parigi, ma forse tra quattro anni avrò una seconda possibilità a Los Angeles».
Philipsen corre per l’Alpecin-Deceuninck e molte delle sue vittorie sono arrivate grazie al compagno di squadra Mathieu van der Poel, che lo ha pilotato nelle volate. Questa volta però il belga e l’olandese saranno avversari, ma questo non preoccupa molto Philipsen.
«Naturalmente io e Mathieu saremo avversari. Ma onestamente non vedo uno scenario in cui dovrei rincorrerlo. Sarò il velocista della nazionale belga, l'idea è quella di risparmiare quante più energie possibili fino alla fine. Se dovessi correre dietro a Mathieu significherebbe che non ci sono più corridori del Belgio. È possibile ma non mi aspetto una cosa del genere».
Guardando ai mesi scorsi, Philipsen ha vissuto un periodo difficile al Tour de France perché non riusciva a vincere e c’è stato un momento in cui ha anche pensato di lasciare la corsa. Poi finalmente è arrivata la vittoria nella decima tappa e ancora altre due nella tredicesima e nella sedicesima, che hanno portato il fiammingo a trovare una nuova fiducia in se stesso. C’è stata poi una lunga pausa e adesso, il belga è pronto a conquistare il titolo continentale.
«Non sappiamo ancora il motivo degli insuccessi nella prima parte del Tour. Dobbiamo ancora analizzare bene quello che è successo. Ci sono stati dei momenti in cui lo stress era molto alto e probabilmente ho pensato anche di lasciare la corsa. Poi la situazione si è sbloccata, ma alla fine ero veramente sfinito. Ho dovuto prendere un lungo periodo di riposo, durante il quale ho dormito tanto. Poi sono andato a Livigno per fare un periodo in altura prima dell’Europeo. Mi è piaciuto allenarmi lì, perché ci sono tante cose da fare quando non sei in bici. Insomma mi ha aiutato a rigenerarmi sia fisicamente che mentalmente e adesso mi sento veramente bene».
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