Simone Roganti è morto venerdì sera per problemi cardiaci del tutto riconducibili a quelli che 12 anni fa hanno portato alla tragica fine di Piermario Morosini sul campo di gioco dello Stadio Adriatico. Come per lo sfortunato calciatore del Livorno, che ebbe un arresto cardiaco per una displasia aritmiogena, nel caso del 21enne ciclista di Spoltore l'autopsia avrebbe evidenziato problemi di conduzione elettrica al ventricolo destro. Una malattia genetica che però, spiegano gli specialisti, potrebbe essere diagnosticata con una risonanza magnetica, o magari sospettata con una ecografia. L'indagine aperta dalla procura pescarese deve infatti fare luce anche sui trascorsi dell'atleta e indagare su tutto il percorso analitico e sanitario al quale è stato sottoposto per svolgere la sua attività sportiva. L'inchiesta deve insomma capire se nel passato il ragazzo può avere dato segnali in tal senso e in che modo gli è stata data l'idoneità sportiva.
La cerimonia funebre si svolgerà domani, mercoledi 4 Settembre, alle ore 17:00 presso la chiesa San Panfilo di Spoltore (Pescara)