Unica formazione World Tour al via del Tour of Hainan 2024, l’Astana Qazaqstan sarà inevitabilmente la squadra faro della breve corsa a tappe cinese. Da ciò che gli uomini in maglia celeste vorranno fare e dal ritmo che essi potranno imprimere in determinate fasi dipenderanno verosimilmente gli esiti delle varie frazioni in programma e, conseguentemente, anche la definizione della classifica generale.
Per coprire al meglio questo ruolo e incidere su ogni terreno, la compagine asiatica ha portato una selezione molto competitiva di cui fanno parte anche Henok Mulubrhan e il giovane azzurro Alessandro Romele, uomini che, a seconda di come si evolverà la corsa, potranno risultare molto utili alla causa kazaka. Queste le loro parole alla vigilia del via da Qionghai.
Mulubrhan: «In Cina ci sono un sacco di buone gare. Al Qinghai Lake è stato bello e abbiamo ottenuto un buon risultato. Ora sono molto contento di partecipare a questa corsa. Non so come sarà il clima, penso sarà piuttosto caldo ma per me non è un problema. Penso che, come squadra, siamo pronti, l’atmosfera è buona, speriamo di fare un buon risultato: abbiamo sprinter, uomini per generale, vedremo come andrà giorno dopo giorno e cosa offrirà la corsa. È un bene per il team essere qui, la corsa è di buon livello. Lutsenko? È un leader, condividiamo le responsabilità e vediamo che piega prenderanno le cose tappa dopo tappa».
Romele: «È la mia prima volta qui e tutto è nuovo per me: il paese, le persone…L’approccio è stato buono. È un piacere per me essere qui e partecipare a questa crescita globale del ciclismo perché ho davvero notato che negli ultimi anni tutto il mondo sta scoprendo questo fantastico sport. Sono già uscito per un giro in bici subito dopo esser arrivato qui dopo il volo, domani faremo il primo allenamento con la squadra e vedremo sicuramente anche come sarà il tempo. Credo sarà un po' più duro che in Italia: qui il caldo è diverso, c’è un’umidità maggiore quindi la sensazione è che si stia meglio da noi in questo momento. Quattro anni fa sono stato in Australia e c’erano 45-46 gradi ma nonostante la temperatura fosse più alta, c’era meno umidità. Quindi sì, ho già provato qualcosa del genere ma mai in una corsa a tappe e penso che per la mia crescita sia una buona cosa. Come squadra abbiamo tutti gli strumenti per fare bene. Abbiamo una selezione molto forte, con velocisti, leader per la generale, potremo provare qualche fuga…vedremo come muoverci giorno dopo giorno. Comunque possiamo davvero fare una bella corsa anche se con il nome che portiamo sappiamo che tutti vogliono competere contro di noi e batterci. La mia stagione? Posso ritenermi fortunato perché quest'anno ho avuto l'opportunità di fare un ottimo calendario con la squadra Devo e allo stesso tempo anche con la squadra World Tour come l’Alula Tour a gennaio o il Giro d'Abruzzo. Posso essere molto soddisfatto e orgoglioso della mia stagione perché credo di aver ottenuto ottimi risultati. Al momento la mia condizione è piuttosto buona. A luglio ho fatto tre settimane in altura a Livigno con la squadra svolgendo un bel blocco di allenamenti, in Romania recentemente sono andato piuttosto bene, vediamo ora come andranno le cose qui. Punto a trovare una condizione ancora migliore per l’ultima parte di stagione».
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