Eccoci al giorno tanto atteso, quello con il primo arrivo in salita. Il primo verdetto. Oggi è infatti in programma la 4a tappa della Vuelta 2024: si va da Plasencia a Pico Villuercas, 170,5 km. Dopo tre tappe in Portogallo, entriamo in Spagna con una frazione tutta in Estremadura. Plasencia si trova sulla Ruta della Plata, il cammino di un migliaio di chilometri che partendo da Siviglia porta a Santiago. Durante la Guerra Civile spagnola, invece, divenne tristemente nota per il campo di concentramento nel quale venivano rinchiusi gli oppositori di Franco. Da Plasencia è la terza volta che una tappa della Vuelta prende il via: nelle due occasioni precedenti il traguardo è sempre stato a La Covatilla.
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Nella prima parte della tappa i corridori dovranno affrontare due salite abbastanza importanti: Puerto de Cabezabellosa, un 2a categoria, e Alto de Piornal, di 1a. In pratica, il terreno ideale per la fuga.
Pico Villuercas, con il Real Monastero di Guadalupe (patrimonio dell’umanità dal 1993) accoglierà per la seconda volta un arrivo di tappa. La prima è stata nel 2021 con la vittoria, in fuga, del francese Romain Bardet. E’ una salita durissima e complicata: sono 14,6 km al 6,2% ma attenzione perché dal 10° al 13° 3 km sono rampe sul cemento sulle quali si tocca anche il 20%. Poi, prima del traguardo, un altro strappo durissimo al 15-16%. Probabilmente non capiremo chi è il più forte, chi a Madrid si gusterà il trionfo, però vedremo chi non è in forma, chi non vincerà la Vuelta.
Per Kuss e Landa, battuti pesantemente nella crono, è la prima occasione di riscossa. Le curiosità sono tante: la prima riguarda Van Aert, come affronterà la salita? Mollerà perché non è il suo terreno e il suo compito sarà esaurito o proverà a tenere duro con un occhio alla classifica? La seconda riguarda Mc Nulty: sarà leader o gregario nella Uae?
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