Kaden GROVES. 8. Il 25enne velocista australiano coglie oggi la quinta affermazione sulle strade della Vuelta, primo hurrà in questa stagione. Dopo una giornata soporifera, condizionata dal vento contrario, Kaden resta ben coperto fino alla fine, alle spalle di Van Aert e vince facile facile.
Wout VAN AERT. 5,5. L’etichetta di eterno secondo comincerà a stargli sui cosiddetti, ma i numeri son numeri (tre secondi posti e sei terzi, in stagione). È un piazzato di successo, che quest’anno però ha vinto solo due corse. Si consola con gli abbuoni, che lo mettono in rosso: un po' come il suo bilancio stagionale. Fin qui.
Edoardo AFFINI. 6,5. Resta lì, con il capitano, fino alla fine. Gli tira la volata, come può e fin che può, ma non è sufficiente per far volare Wout.
Corbin STRONG. 7. Il 24enne australiano si butta nella mischia e ottiene un ottimo terzo posto.
Miquel PAU. 7. Il 23enne della Kern non è un drago delle volate, ma oggi sembra un aquilone.
Filippo BARONCINI. 7. Dopo una buonissima cronometro, oggi si butta anche in volata e rimedia un prezioso decimo posto.
Bryan COQUARD. 4. Se Groves era il grande favorito assieme a Van Aert, anche il transalpino aveva ottime chance, ma nemmeno si fa vedere.
Ibon RUIZ. 6,5. Il 25enne della Kern Pharma prende e va fin dal primo metro di una tappa piuttosto lunga, visti i 194 km in programma. A Ibon si accoda immediatamente Luis Ángel Maté, 40enne della Euskaltel – Euskadi. È domenica, ma per loro non è giornata di riposo, tutt’al più una “gita” fuoriporta, alla loro portata.
Stefan KÜNG. 6. Da cronoman a scalatore: a tempo. Nel senso che fa di necessità virtù e per dare senso alla sua Vuelta, trova il modo di mettersi in mostra. Passa per primo sull’Alto de la Batalha, precedendo Roger Adrià (Red Bull - BORA - hansgrohe). È sua la maglia con i pallini blu: ma sarà un suo pallino? Tempo al tempo.
Dylan van BAARLE. 17. Un anno fa la Visma faceva collezioni di vittorie, quest’anno di cadute, e che cadute. Oggi finisce per le terre Dylan, che in zona rifornimento va gambe per aria a velocità non sostenuta, ma come spesso accade, se cadi quasi da fermo ti fai più male: così è stato. Fine della sua Vuelta.