LISBONA. «Sono molto contento di come è iniziata questa Vuelta anche perché questa crono non era del tutto adatta a me. Io sono più portato per altre prove contro il tempo, più lunghe e più impegnative. Però sono soddisfatto della prestazione».
Antonio Tiberi gronda sudore che più che una crono sembra sia appena terminato una gara di nuoto. Prima di salire sui rulli gli ausiliari del suo team, Bahrain-Victorius, lo coprono con un giubbino refrigerante e asciugamani messi in ammollo in acqua ghiacciata. Quella di Tiberi è stata una buonissima crono e il suo diesse, Franco Pellizotti, se ne era accorto subito dopo il traguardo («Bravo, vedrai che faranno fatica ad arrivarti davanti»).
Lasciamo perdere gli specialisti e prendiamo in considerazione gli uomini di classifica. Il migliore è stato lo sloveno Primoz Roglic, che ha tolto subito i dubbi sul suo stato di forma. Joao Almeida, idolo di casa, gli ha lasciato 2”, Tiberi 11”. Ma Antonio guadagna su tutti gli altri: Vlasov è a 1”, Martinez a 6”, Yates a 7”, Mas a 12”; Rodriguez a 19”, Kuss a 26” con Landa a 38”.
Però, forse quello che più conta, è la serenità che il ragazzo laziale lascia trasparire. «Il Giro mi ha cambiato, mi ha dato più consapevolezza nei miei mezzi. Più fiducia. Adesso sono qui alla Vuelta da leader e spero di fare ancora meglio. Comunque qui ci sono avversari fortissimi».
L’obiettivo?
«Considerando che sono al secondo grande giro e questa è una Vuelta molto dura sarei contento di arrivare a Madrid nella top ten. sarebbe un grande risultato».
Nei giorni scorsi eri teso? Sentivi la corsa?
«Nei giorni scorsi no, ma questa mattina un pochino si. Un po’ di tensione la sentivo».
Hai scelto di partire presto per il vento?
«Certo. In teoria verso sera sarebbe dovuto aumentare. Poi è anche una questione di recupero, di avere più ore a disposizione. Partire alle 4 o alle 7 non è la stessa cosa».
Domani, seconda tappa?
«Eh, è impegnativa. Dobbiamo stare attenti soprattutto al vento. Bisogna correre davanti anche per evitare problemi».
A seguirlo in ammiraglia, Franco Pellizotti. «Sono contento. Antonio è andato bene. Io sono convinto che farà molto bene. Inutile nasconderci, puntiamo in alto».
Qualcuno ha ipotizzato che Tiberi potrebbe scegliere di andare fuori classifica per cercare poi una vittoria di tappa. «Non scherziamo, dai. Facciamo i seri… Altro che finire fuori classifica. Follia».
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