I VOTI DI STAGI. POGACAR NON FA REGALI, VINGEGAARD NON LI VUOLE, CASSANI&MAGRINI SPIEGANO PERCHE'

I VOTI DEL DIRETTORE | 20/07/2024 | 18:57
di Pier Augusto Stagi

Tadej POGACAR. 10. “Gna fà”, non ce la fa a regalar tappe. È un agonista e come tale si comporta. Non è qui per fare le pierre, è qui per vincere il Tour de France, a viso aperto. I saggi diranno: vedrai che pagherà tutto assieme. Credete davvero che non lo sappia, che non l’abbia messo in conto? Fin che può si diverte lui, e quando sarà il momento si divertiranno gli altri, per il momento godiamoci questo ciclismo, che ci fa parlare di ciclismo, che ci divide in fazioni, che ci tira fuori il meglio e il peggio di noi stessi, pur sempre nel rispetto della lealtà sportiva. Ricordo a diversi ex corridori che parlano di “codici non scritti”, che un regolamento c’è è parla chiaramente di lealtà sportiva. Ogni atleta è chiamato a dare sempre il massimo, fino alla fine, pena – se un giudice volesse essere fiscale - anche la squalifica. Nota a margine: maglia gialla color del sole, ma anche dell’oro, come il valore di questo prodigio della natura che Mauro Gianetti si terrà ben stretto ritoccandogli l’ingaggio e portandolo a 12 milioni di euro a stagione. Numeri da record, anche in banca.


Jonas VINGEGAARD. 10 e lode. Immenso, fino alla fine, per come si difende, per come attacca Evenepoel, per come accetta il verdetto della strada e il non regalo di Taddeo: «Ho spinto forte pur sapendo che, se fossimo arrivati allo sprint, non avrei avuto chance. Non devo rimproverarmi, nulla, né Tadej ha qualcosa da rimproverarsi. Io sono contento di come sono andato», l’omaggio del danese. Noi siamo contenti di vederlo lì, appena sotto l’immensità, anche lui è infinito.


Richard CARAPAZ. 10. Lotta come un leone, sarà non solo il degno grimpeur del Tour, ma anche il più combattivo, con una condotta di gara da grande corridore, che qui arriva non al top, ma chiude in un crescendo di assoluto livello e qualità. Meriterebbe la vittoria, ma con questi due mostruosi corridori il suo terzo posto vale quanto un successo.

Remco EVENEPOEL. 8. Non si risparmia, anche lui non fa calcoli, in perfetto ciclismo contemporaneo. Non pensa alla gallina di domani, ma all’uovo di oggi, che alla fine è un po’ sbattuto, ma buono lo stesso. Grande Tour, per un corridore del quale non abbiamo scoperto ancora tutta la grandezza. 

Enric MAS. 6,5. Corsa di avanguardia, ma alla fine arriva con le polveri bagnate.

Joao ALMEIDA. 10. È un uomo squadra. L’uomo più valido, dell’uomo più prezioso. Senza prezzo.

Matteo JORGENSON. 7,5. Grande lavoro il suo, anche se da l’idea di essere parecchio in riserva.

Mikel LANDA. 8,5. Trova la sua dimensione: spalla di prestigio per un corridore prestigioso.

Adam YATES. 8. Fa corsa per sè, per risalire posizioni e ne guadagna una. Per gli UAE tre corridori nei primi sei: Pogacar 1°, Almeida 4° e Adam Yates 6°.

CASSANI & MAGRINI. 10. I gemelli diversi della tivù, uno per quella di Stato, l’altro per Eurosport. Uno al fianco di Stefano Rizzato, l’altro di Luca Gregorio. Uno ex corridore di buon livello, l’altro anche. Entrambi opinionisti muniti di opinioni, provano a difendere l’operato di Taddeo che vince senza soluzione di continuità, come facevano i Merckx e gli Hinault, i quali non lasciavano agli avversari nemmeno i circuiti (Eddy arrivava anche a doppiare gli avversari), visto che divoravano tutto e tutti e proprio per questo sono ancora oggi nella storia del ciclismo perché hanno fatto i Merckx e gli Hinault: fino in fondo, sempre. Cassani e Magrini si battono per far capire questa cosa elementare al popolo del ciclismo (sono fortunatamente una minoranza), un po’ come spiegare che la terra è rotonda, ma alcuni hanno davvero la testa quadra.

Lance ARMSTRONG. 2. Il grande baro e bugiardo (liestrong) ha la pretesa di insegnare le buone maniere. Dopo aver mangiato a quattro palmenti con le mani a più non posso, ora vorrebbe insegnare il galateo. Per spiegare l’ingordigia di Pogacar, rasenta il comico: «Non deve fare l’errore di farsi odiare e di far venire dubbi sulla sua grandezza», dice il libero pensatore a piede libero. E poi ancora: «Vi ricordate sul Mont Ventoux? Ho lasciato vincere la tappa a Marco Pantani, ma lui non ne era contento». Ma va? 

Quelli CHE… 2. Forse è giusto che il ciclismo sia considerato uno sport di poveretti, fatto di bari e persone poco raccomandabili. Forse è giusto che non si debba trovare sponsor per allestire una squadra di World Tour come è altrettanto giusto che ci considerino sempre la cenerentola tra gli sport più nobili e popolari. Non appena si ha un campione, o meglio dei campioni di livello superiore che divertono e incatenano l’interesse degli appassionati (anche noi come sito stiamo facendo ascolti pazzeschi), ecco che ci si impegna nella demolizione. E la cosa curiosa è che questo meccanismo autolesionistico da “cupio dissolvi” viene proprio dal nostro interno, da ex corridori e addetti ai lavori, quelli che… la sanno sempre lunghissima, senza per altro produrre una prova che una. Io, noi, molti come me e come noi saranno anche “dei pistola” che bevono tutto quello che vedono, ma non mi sono mai permesso di pormi domande o denigrare l’operato di Sinner o Alcaraz, della nazionale spagnola campione d’Europa o del Real Madrid. Gusto lo spettacolo, punto. Spesso si accusano i giornali e i giornalisti di essere sempre pronti ad avanzare dubbi “ad cazzum”, ma la cosa bella è che oggi stiamo vivendo un processo di autodemolizione dal nostro interno che è semplicemente folle e doloroso. Nel mondo della scienza un test per essere considerato valido deve essere replicabile. Nella pratica scientifica la riproducibilità dell'esperimento è fondamentale: è un modo per controllare i dati e renderli disponibili per ulteriori ricerche e di trasparenza. Tutti i confronti che vengono fatti in questi giorni a distanza di anni non hanno alcun valore scientifico. C’è solo un modo, che è dato dal tempo: test, provette e analisi. Attendiamo fiduciosi.


Copyright © TBW
COMMENTI
Stagi
20 luglio 2024 19:20 Cicorececconi
Io non condivido il suo pensiero e penso di non aver la testa quadra. Ci vuole rispetto nella vita, anche per chi la pensa diversamente. Viceversa chiudete la sezione commenti.

Altra cosa
20 luglio 2024 19:23 Cicorececconi
Non e' che citando Cassani e Magrini si deve per forza avere ragione. Giusto per dirla tutta. Posso esprimere anche questo parere/opinione ?

Stavolta sbaglia
20 luglio 2024 19:28 Albertone
Pogacar poteva restare li tranquillo. Non sono d'accordo con il suo commento, specialmente dove apostrofa chi non la pensa come Lei. E non e' la prima volta che capita questa cosa.

In ogni caso viava Vingegaard
20 luglio 2024 19:31 ghorio
Sinceramente sentire i telecronisti e i vari Cassani e Magrini su eventuali regali di Pogacar provo sempre un giudizio negativo. In qualsiasi gara chi corre , lo fa per vincere. I gesti deamicisiani possono esistere ma non è sempre così. Quanto al duo Mas-Carapaz, invece di scattare e farsi la lotta tra di loro avrebbero dovuto darsi i cambi e cercare di arrivare per la vittoria. Ad ogni modo anche Mas merita 7: ha dimostrato di essere in recupero e magari alla Vuelta avrà qualche soddisfazione.

Pagelle
20 luglio 2024 19:42 Panassa
Concordo in pieno col direttore. Condivido tutto il pensiero da pogacar e vingegaard a cassani e magrini. Per finire ad armstrong gente che come moggi nel calcio non dovrebbe più essere nemmeno intervistata

Stagi voto 2
20 luglio 2024 19:59 alerossi
Critica armstrong ma elogia pogacar. Un controsenso. Gli atteggiamenti in gara di pogacar da dittatore sono gli stessi dell'americano, quindi perchè uno viene elogiato e l'altro criticato? L'unica differenza è che ora ci sono i controlli e 20 anni fa no, quindi le vittorie di uno sono valide e quelle dell'altro no. Ma qui si parla di atteggiamento e quindi il voto deve essere lo stesso.

RAI
20 luglio 2024 20:13 uybello79
Per il tour la RAI ha azzeccato la coppia di commentatori ed è stato insolitamente piacevole seguirli a differenza di quanto fatto al giro...rimane però un disastro su tutto il resto, reclame, siglette inutili, Pancani e Garzelli insulsi, e meno male che ci han risparmiato Genovese...per concludere ribalto una scritta presente su diverse salite: meno Bulba e più ...ulva!!!

quelli che......
20 luglio 2024 20:23 geom54
ciclismo, passione unica insuperabile, e vederlo è un'estasi, di più non so dire

NON SONO D'ACCORDO
20 luglio 2024 21:17 alevr86
Da grande tifoso di Tadej non sono assolutamente d'accordo con i voti e le considerazioni fatte. E non perchè Tadej doveva lasciare vincere la tappa a Jonas ma per l'atteggiamento che ha avuto nei suoi confronti, non dando più volte un cambio richiesto dal danese (risparmiando un po' di energie) e perchè gli è scattato in faccia a 200 mt dal traguardo. Penso che per il ciclismo oggi non sia stata una bella pagina, sportivamente parlando. Avrei preferito attaccasse brutalmente a 3-4 km e dimostrasse di essere ancora il più forte. Stavolta il messaggio è stato diverso e lo sintetizzo: "Qui si fa come dico io".

In ogni caso viva Vingegaard
20 luglio 2024 21:18 ghorio
Questa volta non si possono commentare i voti del direttore ?

Sono fenomeni dello sport
20 luglio 2024 22:11 michele79
Non maestri di vita almeno per me. Quindi esseri umani con le loro comuni debolezze e anche qualcosa in più alle volte. Perché nella mia testa se sono bello ricco famoso innamorato e supercampione che sta per fare la doppietta dopo 26 anni dall'ultimo, cosa ancora mi manca o quale vuoto sento di dover colmare per arrivare ad infierire su un valido avversario che già si è dichiarato sconfitto e per di più stavolta con l'aggiunta di una buona dose di opportunismo? Non trovo risposta. Solo la considerazione che l'anno passato a le markstein ultima tappa di montagna accadde più o meno la stessa cosa a parti invertite con la differenza che vingo non riuscì a vincere la volata.

QUELLI CHE ...2
20 luglio 2024 22:27 gianni
Concordo perfettamente con l’osservazione “Quelli che… 2”. Se il più bravo vince va applaudito. I sospetti senza una valida prova sono fuffa. Fra l’altro, il ciclismo è sport controllatissimo. E non viene in mente che Pogacar era già fortissimo a 18 anni? E ancora, facendo un passo indietro, rammento la polemica sulla “frullata” di Froom sul Ventoux. Sospetti anche allora, ma senza mai dire una banalità: quel tratto del Ventoux è in controtendenza da cui l’aumento di ritmo della pedalata. Così un bel gesto atletico è stato archiviato come “sospetto”.
saluti
Gianni Cometti, Cureggio (Novara)

Armstrong
20 luglio 2024 22:58 Angliru
Meglio lui di tanti ex che hanno avuto affari con il doping, ma che fanno i verginelli nel gruppo. Come Ds e come guide dei giovani talenti. E qui taccio, perche' certi nomi li sapete anche voi.

Direttore
20 luglio 2024 23:43 Hal3Al
Stagi,concordo con quanto scritto da Lei. Si attendono repliche da Quelli che....

Tadej
20 luglio 2024 23:56 bendibike
Salve direttore, ma nel ciclismo altro che Eddy Merckx, gli altri corridori che negli anni passati avevano un comportamento diverso erano tutti stupidi,cosa vuole che dicano i commentatori in TV ? Cani vecchi sanno come ci si comporta in gruppo.Si può dominare anche in un altro modo, oggi Vingegard accettava la vittoria perché si era fatto un bel mazzo tirando solo lui, e tutto il popolo del ciclismo avrebbe capito, ma Pogacar ha un altro modo di fare, e va benissimo se lo merita, ma ci sono anche altri modi di interpretare certi arrivi.

Per i + giovani,o per chi avesse la memoria corta
21 luglio 2024 00:09 pickett
L'esimio Direttore,che oggi vomita insulti esagerati contro Armstrong,fino al giorno prima della sua confessione da Oprah Winfrey,lo osannavaa con gli stessi salamelecchi e le stesse iperboli che oggi tributa a Pogacar.

alerossi
21 luglio 2024 00:10 maxlrose
paragonare armstrong a Pogacar? veramente .... ti auguro di essere un troll,ma davvero....

Campione solo nei numeri
21 luglio 2024 00:11 Bullet
Il ciclismo in questo Tour ha buttato all'aria molti dei valori che si sperava ci fossero ancora in uno sport di fatica e quindi di rispetto reciproco e tutto questo grazie al bimbo fenomeno sloveno. Non guarderò mai più allo stesso modo questo corridore, alcuni campioni del passato rispetto a lui erano dei giganti ma per davvero.

Domanda
21 luglio 2024 00:34 Buzz66
Cosa avrebbe dovuto fare? Collaborare con Vingegaard e falsare la lotta per il secondo posto? È questo il vostro concetto di sport, o è solo antipatia per lo sloveno? O forse…peggio ancora…avrebbe dovuto fare un regalo? Offendendo il solo corridore che lo ha battuto per due anni di fila in modo netto e inequivocabile?
Si chiama sport. Il più forte vince. Stavolta era lui, la prossima…

Lance
21 luglio 2024 01:00 Bullet
Lance nel suo podcast ha detto chiaro che a certi livelli non conta solo la prestazione ma anche la politica e che ha fatto il più grosso errore che potesse fare volendo vincere come su Jorgenson quando non ce n'era più nessun bisogno...inoltre ha detto che quando correva neanche lui la vedeva così e andrebbe ascoltato visto cosa gli ha fatto cambiare idea nel frattempo.

Ipocriti noiosi
21 luglio 2024 03:26 Finisseur
Nello sport si gareggia e si compete per vincere. Punto. Negli anni 90 si lasciava vincere dietro compenso se avete amici corridori di quegli anni ve lo confesseranno.

Max rose
21 luglio 2024 03:31 Finisseur
Alerossi è semplicemente uno che non ha idea del ciclismo e da tre anni a questa parte fa l hater di sagan e pogacar, pensa che tipo

Brutto vizio
21 luglio 2024 07:01 Giovanni c
Brutto vizio quello di etichettare con frasi non belle, chi la pensa diversamente. Testa quadra perche' ? Assurdo leggere certe frasi da asilo

Comunque
21 luglio 2024 07:07 Giovanni c
Comunque noto che pur di dar ragionevsu un articolo, ogni volta escono nuovi utenti, mai visti e mai letti. E i commenti di altri invece,non vengono pubblicati. Lo noto solo io ??? Mi sembra un giochino strano

Magari
21 luglio 2024 07:20 Greg1981
Magari chi ha la TESTA QUADRA e' una brava persona e magari msnda avanti il mondo, non parlando solo di ciclismo. Caro Stagi, l'umilta', l'umilta'

Nel ciclismo
21 luglio 2024 07:27 Bicio2702
chi regala le corse è ridicolo.
Ognuno corre con la sua maglia e deve render conto al suo presidente.
Tutti i vostri buonismi sono ipocriti e ridicoli.

Pogacar
21 luglio 2024 07:55 GianEnri
Non sarà una delle più belle vittorie dello sloveno, ma nata dalla dinamica tattica della gara voluta nel finale dalla Soudal e la risposta di Vingo. E dalla estrema rivalità delle due squadre in cui niente si regala, anzi.

REGALI E RISPETTO
21 luglio 2024 08:00 stargate
Secondo una corrente di pensiero, ieri Pogacar si sarebbe comportato in maniera opportunistica, poco sportivamente. Ergo: avrebbe dovuto far vincere Vingegaard, visto che, dopo l’attacco a Evenepoel, il peso della corsa era stato (quasi) tutto sulle sue spalle. Posto che, a mio giudizio, un regalo sarebbe stato offensivo e poco rispettoso per il danese (a mo’ di re: “tieniti ‘sto contentino, sei stato bravuccio”), mi chiedo cosa avrebbe dovuto fare lo sloveno. Collaborare con l’avversario? Apriti cielo, si sarebbe detto che aveva corso, per chissà quale recondito motivo, contro Evenepoel. L’unico ad avere interesse a porre più secondi tra sé e oil belga, per mettere al sicuro il secondo posto in vista della cronometro di oggi, era Vingo, Pogacar non poteva essere interessato, quindi non poteva comportarsi diversamente. (Alberto Pionca – Cagliari)

Bullet
21 luglio 2024 08:25 De Vlaemink69
Bravo, stesso pensiero.Certi gestì non si devono fare per forza,ma è il piacere nel farli che ti fanno diventare 'un grande '.

Da quale pulpito
21 luglio 2024 14:35 CarloBike
Stagi, capirei se lavorasse al Cern, ma fa il direttore di una testata che si occupa di ciclismo. Terra piatta e testa quadra riferito a chi la pensa diversamente? Le consiglio piu' umilta'. Dia retta

NON È PERCHÉ VINCI MA COME VINCI
21 luglio 2024 15:47 alevr86
Lo ripeto, sono un grande tifoso di Tadej ma sono in disaccordo con quanto scritto. Non perché doveva lasciare la vittoria al rivale, questo non va bene. Ma perché con il suo atteggiamento gli ha mancato di rispetto. Lui avrebbe avuto le gambe per staccarlo prima invece si è messo in scia per molti km e a 150 mt ha fatto lo scatto della vita quando bastava un colpo di pedale in più per abbattere Jonas che era sfinito. Questo suo atteggiamento, da uno che segue ciclismo da quasi 30 anni, lo trovo a dir poco fastidioso. Nello sport conta vincere ma è ancora più importante il rispetto dei tuoi rivali e dei valori fondanti dello sport. Quanto troverà qualcuno che farà la stessa cosa con lui (prima o poi capiterà) capirà di aver sbagliato nell' atteggiamento. Probabilmente ha sputato via il veleno di due anni di Visma che gli correva contro, ci sta. Ma non è sicuramente la classe del campione questa, come qualcuno vuole far credere, ma piuttosto un atteggiamento da quasi "bullo" nel far capire "qui comando io".

MA SI PUÒ DIRE TESTA QUADRA
21 luglio 2024 15:56 alevr86
Forse è questa la cosa più triste. Un direttore che da un appellativo del genere a chi la pensa diversamente. Questo è proprio uno spot per il giornalismo democratico che fa informazione. Mi viene solo da ridere. Capisco fosse il titolare di un bar, ma se sei un direttore di un giornale online se sei un vero uomo dimettiti. O cresceranno dei giornali dittatoriali, in cui se non la pensi come il direttore, vai a casa.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Sono le ragazze del quartetto a regalare all'Italia la prima medaglia nella rassegna iridata di Ballerup: Martina Fidanza (rientrata al posto di Letizia Paternoster, impegnata nell'eliminazione), Martina Alzini, Chiara Consonni e Vittoria Guazzini hanno conquistato il bronzo battendo nettamente in...


Letizia Paternoster si ferma ai piedi del podio nella Eliminazione, specialità nella quale è stata campionessa del mondo nel 2021. Il titolo mondiale è di Ally Wollaston, 23 enne talento neozelandese, che interrompe il regno di Lotte Kopecki, costretta ad...


Sfuma negli ultimi giri il sogno del quartetto femminile dell'inseguimento a squadre di arrivare alla finale per la medaglia d'oro mondiale. Letizia Paternoster, Martina Alzini, Chiara Consonni e Vittoria Guazzini sono partite fortissimo nella sfida con la Germania, sono arrivate...


Oggi si è svolto in Belgio il classico Kermiscross di Ardooie. Tra gli elite successo del campione europeo il belga Michael Vanthourenhout, della Pauwels Sauzen Bingoal, davanti al connazionale e compagno di squadra Eli Iserbyt e Witse Meeussen (Crelan Corendon)....


Per il secondo giorno consecutivo Dries De Bondt si è lanciato all’attacco animando il Tour of Guangxi con un fuga che non ha avuto fortuna ma gli ha permesso di rafforzare la leadership nella classifica dei GPM, graduatoria per la...


Un progetto che cresce a tutta velocità e punta decisamente in alto. Dopo due anni di grande successo per il TDT-Unibet ProTeam, la formazione olandese cambierà nome e... nazionalità. Dal 2025 si chiamerà infatti Unibet Tietema Rockets e correrà...


Quella in programma domani, venerdì 18 ottobre 2024, si preannuncia la Serenissima Gravel più dura di sempre. Non sono previsti metri di dislivello, ma la pioggia incessante caduta sulle strade della Regione Veneto negli ultimi giorni lascia presagire un tracciato...


Mai sfidare una donna di carattere, infliggendole una ingiusta umiliazione: la reazione che può scatenare rischia di diventare imprevedibile. Una carriera in sella. Accadde cinquant’anni fa con la bresciana Mary Cressari, pioniera del ciclismo femminile su strada e...


Selle San Marco,  la storica azienda nata a Rossano Veneto nel 1935, ha appena ampliato con Mantra la  propria collezione per il mondo del ciclismo off road, in particolare, questa nuova sella trova spazio su bici da trail, enduro e gravel. Dietro quello...


Con il Giro del Veneto, organizzato da Venturo ASD (in collaborazione con PPSport Events) si è chiusa la 4^ tappa della Coppa Italia delle Regioni 2024, la challenge promossa dalla Lega Ciclismo in collaborazione con la Conferenza delle Regioni e...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024