GIRO D'ITALIA WOMEN. ELISA LONGO BORGHINI REGINA IN ROSA. L'ULTIMA TAPPA E' DI LE COURT PIENAAR

DONNE | 14/07/2024 | 14:30
di Giorgia Monguzzi

L'Italia ha dovuto attendere 16 lunghi anni, ma finalmente Elisa Longo Borghini è riuscita a riportare a casa il giro d'Italia donne. Nella rampa finale che portava a l'Aquila la campionessa italiana ha staccato Lotte Kopecky conservando con potenza, ma sopratuttto tanto cuore la maglia rosa che vestiva dalla prima tappa. La frazione di giornata è stata invece vinta da  Kimberley Le Court Pienaar (Ag Insurance) che ha regalato alle isole Mauritius la prima vittoria di tappa nella storia del Giro. Decisivo è stato il tentativo di attacco messo a segno negli ultimi 37 km dalla stessa le Court Pienaar con Ruth Edwards (Human Powered Health) e Franzisca Koch (Team Dsm) rispettivamente seconda e terza al traguardo. 


LA CORSA – Una battaglia letteralmente fino all’ultimo metro ha animato i 117 km da Pescara a L’Aquila, una frazione interamente Abruzzese che ha chiuso un Giro d’Italia Women che ha regalato un’emozione dopo l’altra. I Gpm ufficiali di giornata erano soltanto due, il gran premio della montagna di terza categoria di Forca di Penne e quello di prima di Castel del Monte. Lo scollinamento era a 50 km dal traguardo, ma fino a l’Aquila il percorso è stato tutt’altro che semplice, ma caratterizzato da continui sali e scendi. Mai nella storia del Giro la lotta è stata così aperta: in partenza a dividere Elisa Longo Borghini e Lotte Kopecky c'era solo 1 secondo. 


La prima vera fuga di giornata si forma dopo il traguardo volante di Catignano e viene promosso da Lucinda Brand (Lidl Trek) che viene raggiunta da Claire Steels (Team Movistar), Mie Ottestad (Uno X) e successivamente da Justine Ghekiere che consolida il suo primato per la maglia azzurra. Le quattro battistrada arrivano a guadagnare fino ad 1’00” di vantaggio, ma il grande lavoro messo in atto da Sd Worx e soprattutto dal Team Dsm sulla salita di Castel Del Monte, annulla il tentativo di attacco.

Dopo una lunga discesa iniziano i 40 km finali caratterizzati da un continuo sali e scendi che vedono alternarsi una serie di attacchi. L’attacco decisivo va via a 37 km dal traguardo sotto la spinta della campionessa nazionale delle Mauritius Kimberley Le Court Pienaar (Ag Inurance Soudal Team) che si porta con sé Ruth Edwards (Human Powered Health) e la campionessa Tedesca Franzisa Koch (Team Dsm). Le tre sono riuscite ad accumulare fino a 1'20" di margine sul gruppo dove si sono registrati diversi tentativi di attacco tra cui il più significativo è stato quello dell'olandese Loes Adegeest, ma nessuno è mai riuscito a prendere veramente il largo. 

Tutto si è deciso nel chilometro finale verso l'Aquila, tra le fuggitive è stata volata e Le Court Pienaar ha battuto le compagne di fuga regalando alle Mauritius un successo storico. In gruppo invece dopo ripetute accelerazioni di Lotte Kopecky, Elisa Longo Borghini ha messo a segno l'attacco decisivo che ha spiazzato tutte le avversarie. La campionesa italiana è giunta quarta sul traguardo lasciandosi andare ad un urlo liberatorio e a tanta emozione per la vittoria del Giro d'Italia Women. 

Lotte Kopecky ha chiuso così al scondo posto nella generale staccata di 21" vincendo però la maglia rossa della classifica a punti, Neve Bradbury, vincitrice della maglia bianca di miglior giovane ha completat il podio conclusivo. Justine Ghekiere ha vinto la maglia azzurra di miglior scalatrice. 

CLICCA QUI per leggere la diretta completa della corsa 

in aggiornamento

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COMMENTI
Bellissimo Giro , chi sale chi scende
14 luglio 2024 15:52 mimandapicone
Grande Giro, bella sfida, una grande vincitrice, bellissimo ciclismo, Longo Borghini stratosferica , Trek grande Team , mentre come abbiamo sempre affermato , grande delusione e disfatta per la UAE , nessuna in classifica generale, hanno vinto si una tappa con la bravissima Consonni ( guarda caso dicono in partenza) per il resto un terzo posto di una indecifrabile Magnaldi , poi tante ma tante brutte voci per questo ricco Team in discesa libera come risultati, responsabili i grandi capi che non sono capaci di trovare dove è il male, mentre nel Team maschile tutto è fantastico, se non intervengono loro m credo sarà sempre peggio in questo Team. Delusione profonda

Grande Longo Borghini
14 luglio 2024 16:07 torchemada
Spettacolo puro , grande Longo grande Team Treck , si sono mossi molto bene , tattica perfetta, cara Longo , non cambiare squadra, difficile trovare una complicità così, non esistono più le bandiere, tu cerca di esserlo, non guardare solo al soldo, ti potrebbe far sbagliare

Grande
14 luglio 2024 17:38 Hal3Al
Elisa,che altro dire.

Grande Giro e grande Elisa
14 luglio 2024 18:35 Frank46
Finalmente ha ottenuto la meritata gloria che le spetta anche in una grande gara a tappe.
Mi devo ricredere anche sul livello di agonismo generale che in alcune gare di un giorno recenti a parte gli ultimissimi km latitava.
Non ci sono stati tanti punti morti nelle varie tappe dove vedevi le atlete del gruppo nella parte posteriore dover procedere più tempo senza pedalare per non tamponare chi sta davanti di quanto ne dovevano passare facendo girare le gambe.

Qui si è vista una corsa vera, peccato solo il livello delle squadre delle due più importanti protagoniste perché chiamarle squadre è un offesa.
Appena la strada iniziava un po' a salire rimanevano con una sola compagna nonostante il gruppo fosse ancora numeroso.
Gaia Realini per la Longoborghini e Fisherblack per Lotte Kopecki non possono essere considerate delle squadre.
Voglio dire sono due ottime gregari di lusso e il resto della squadra dove sta però?
Possibile che molte squadre più piccole e senza atlete di peso avessero un numero di cicliste di medio livello superiore a quello delle squadre delle due grandi campionesse?

Anche perché era facile avere più atlete di medio livello di quelle due squadre li visto che li ce na stavano 0... Forse per la Lidl mezza... C'erano una grande campionessa, una grande gregaria e poi atlete per raggiungere il numero di iscritti.

Eppure la Lidl di atlete valide ne avrebbe nel roster e visto che tra le donne i GT sono di una sola settimana le potrebbero tranquillamente utilizzare in tutti e 3 i GT.

ops
14 luglio 2024 21:38 PedroGonzalezTVE
Magari domani cede la maglia a Realini..................

Frank46
14 luglio 2024 21:56 JeanRobic
Ma che c'entra. La Lidl-Trek ha soltanto Realini e Chapman per la salita e le altre sono gregarie da pianura tipo Brand, ci sono quelle che vanno in salita e quelle che vanno in pianura, se c'è una cosa del ciclismo femminile è che non ci sono tatticismi, tutte provano a rendere la corsa dura. Sono andate a tutta dall'inizio alla fine con 40 gradi all'ombra, sono soltanto da applaudire, anche ragazze di 18-19 anni appena passate dalla categoria junior, l'unica ombra è stata la squadra uzbeka palesemente di livello inferiore difatti è arrivata senza atlete all'ultima tappa, le altre hanno dato tutto, stare qui a disquisire per trovare il pelo nell'uovo e aver modo così di criticare a prescindere lo trovo veramente stucchevole. Piuttosto mi farei domande sul ciclismo maschile che oramai è diventato come la F1.

Longo Borghini - Uae
14 luglio 2024 22:36 KOBRA72
Grande Elisa , e' tutto l anno che e' la numero 1 , non solo in questo giro - Speriamo ora per L 'olimpiade - D'altro canto scrivete anche sempre della UAE , si dice che Elisa passi l anno prossimo propio Li - speriamo che cambino i vertici , e che anche lei non finisca nelle grinfie degli incompententi che ad oggi gestiscono il team , non li conosco ma sento di uno Spagnolo e di una donna Inglese , che non fanno altro che danni

Importanza attribuita
14 luglio 2024 23:15 AleC
Oggi una italiana ha vinto il Giro femminile in una tappa al cardiopalma
Apri TBW e trovi la notizia dopo il 10o articolo che spiega anche che marca di carta igienica usa Pogacar.
Mah...

JeanRobik
14 luglio 2024 23:28 Frank46
C'entra perché è una squadra squilibrata. La Chapman tra l' altro si staccava già quando ancora c'erano 20 atlete.
Nelle tappe di montagna e in realtà anche solo un po' vallonate non puoi rimanere solo con la Realini perché se poi si ritrovava nella stessa situazione di Kopecki anche lei avrebbe avuto la m...a fino al collo.
Che squadra è? L' impegno delle atlete ovviamente l'apprezzo ma chi gestisce la squadra dovrebbe rinforzarla.
A parti invertite Gaia Realini si ritrovava a dover tirare tutto il tempo in una tappa per lo più pianeggiante perché le sue compagne di squadra si staccano al primo strappo.

JeanRobik
14 luglio 2024 23:48 Frank46
Conosco bene il ciclismo femminile e non mi perdo una gara da anni.
Quella che nel ciclismo femminile c'è più spettacolo perché manca tatticismo è una frase fatta ma non è sempre così.
Negli ultimi anni c'è decisamente più spettacolo e più sfrontatezza nel ciclismo maschile.
Da quando si è ritirata la Van Vlauten il modo di approcciare le gare è cambiato.

Prima Vos, poi Van der breggen e infine Van Vlauten hanno dominato la scena e per via della loro superiorità erano solite partite anche da molto lontano ma spesso finivano per ottenere l'effetto ottenuto da Vanderpoel e Pogacar quest' anno in quasi tutte le corse.

La Longoborghini durante l' epopea di queste 3 fuoriclasse olandese che si sono alternate in una staffetta quasi perfetta, eccetto una rivalità tra Van Der Breggen e Van Vlauten, è sempre stata la prima delle umane.

Quest' anno in molte classiche il tatticismo l' ha fatta da padrona e l' unica che tentava realmente qualcosa era la Longoborghini, l' Amstel Gold Race di quest' anno è stata la gara femminile peggiore che abbia mai visto.

Questo Giro invece è stato un bel Giro anche se probabilmente l' incertezza è stata dovuta anche all' assenza della Vollering, l' ennesima olandese.
Per fortuna Vollering a differenza delle 3 precedenti fuoriclasse olandese nelle classiche è meno forte e quindi Longoborghini è diventata la più forte al mondo nelle classiche e la seconda più forte al mondo nei GT.
La Vos è ancora un osso duro nelle classiche ma comunque va la metà rispetto ai suoi tempi d' oro.

Considerazione
15 luglio 2024 10:37 italia
Vittoria di prestigio. e anche sofferta; il ciclismo femminile italiano e ai vertici mondiali e sarebbe cosa buona e giusta dargli più spazio sui media

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