«Finalmente abbiamo visto una volata vera. Ora non ci resta che aspettare che cominci il Tour». Re Leone è bello tonico al termine della decima tappa del Tour.
Mario, dicevamo…
«Che finalmente abbiamo visto una volata vera con una squadra, la Alpecin Deceuninck, che ha messo in fila il gruppo anche se solo negli ultimissimi chilometri. Però sono stati bravi e ha vinto quello che secondo me è il velocista numero 1 al mondo in questo momento».
Ha funzionato molto bene anche MVDP come ultimo uomo.
«Ecco, bravo: ultimo uomo. Perché in questo ciclismo, che ormai tutti definiscono ‘moderno’, c’è anche un problema di terminologia, di semantica. Ora si parla di ‘lead out’ che tradotto sarebbe quello che ti ‘tira fuori’. Ma io davanti a me non volevo uno che mi tirava fuori, volevo uno che alzasse la velocità. Che mi lanciasse. Fuori mi avevano tirato prima gli altri compagni mettendo bene in fila il gruppo».
Invece anche oggi a 6 km dal traguardo il gruppo teneva ancora tutta la carreggiata. Perché non si riesce più a mettere il gruppo bello stirato?
«Boh, forse eravamo stupidi noi che così facendo pensavamo di mettere in difficoltà gli altri. Oggi pare che basti tirare due chilometri».
Forse perché ora le squadre sono in corsa con meno corridori di prima, solo otto.
«Non credo che questo sia il problema. Noi eravamo di più ma nel finale io avevo a disposizione 5-6 compagni. Mica dieci».
In questi arrivi continuo a tenere d’occhio Cavendish. Voglio vedere se fa il bis. Invece, prima e dopo la vittoria clamorosa non s’è più visto.
«Anche oggi è come si fosse estraniato dalla lotta. Sparito. Tutto molto strano».
Comunque è stata una tappa noiosa, mi pare…
«Queste tappe è giusto che ci siano, non si può sempre pretendere che siano tutti a tutta a fare fuoco e fiamme. Piuttosto ti chiedo: a te pare normale che in una tappa così mettano una discesa da 90 all’ora che finisce ai -4? Non si poteva arrivare diversamente? Perché hai visto che il gruppo ha preso delle ondulate che sembravano stormi. Ma gli stormi non sbagliano di un millimetro, non si scontrano. Se qui uno fa il minimo errore succede un patatrac».
All’inizio mi hai detto che aspetti parta il Tour.
«La corsa vera sono convinto che comincerà martedì prossimo, dopo il secondo giorno di riposo. La Visma sta preparando il soufflé. Sai che per cucinarlo tutto deve essere perfetto: ingredienti, tempi, temperature… Tutto deve essere calcolato e misurato con assoluta precisione. Scientifico».