Molti pensieri negativi sono passati nella mente dei corridori che ieri nella quinta tappa del Giro del Delfinato sono finiti a terra a causa dell’asfalto reso scivoloso dalla pioggia.
Il gruppo aveva appena affrontato un tratto in salita di 1,8 chilometri al 5%, poi nella discesa verso Marennes, a 21 chilometri dall'arrivo, in tanti sono finiti a terra. Tra questi c’era anche Remco Evenepoel, ripreso dalle telecamere mentre era seduto in mezzo all’erba circondato dai suoi compagni di squadra. L’espressione del belga cupa sul viso, non lasciava dubbi e subito si è pensato a un nuovo infortunio. Per fortuna Evenepoel si è rialzato e dopo aver ricevuto una nuova bici ha raggiunto il resto del gruppo che si era messo in movimento. «Amo il mio lavoro – ha detto Evenepoel – Ma quando accadono queste cose inizi a guardarlo in modo un po' più negativo». Anche per Remco Evenepoel la caduta non ha causato danni, ma la paura comunque si è sentita e il pensiero è tornato immediatamente al 4 aprile, quando il belga ha fratturato la clavicola al Giro dei Paesi Baschi.
«Ho colpito tutto il lato destro del corpo: spalla, anca e ginocchio, ma non troppo pesantemente. Quando è successo ho provato una sensazione molto triste. Sono rimasto seduto a terra per un po' perché non riuscivo subito a muovere il ginocchio, e ho pensato: potrebbe succedere di nuovo, dopo il mio lungo percorso per ritornare in gara, e soprattutto dopo le belle sensazioni di ieri? Ho avuto ogni genere di cose che mi passavano per la testa».
A causa della caduta nel gruppo la corsa è stata neutralizzata e per questo non ci sono stati vincitori e anche la classifica generale non ha subito modifiche.
«Per fortuna la neutralizzazione mi ha permesso di prendermi quel tempo che ho usato per far sì che tutto si riassorbisse e, fortunatamente, una volta che l'adrenalina è scesa, ho subito sentito che tutto funzionava nel modo giusto. Ci sono stati ragazzi che sono finiti molto peggio, si vedeva subito che alcuni avevano una lesione alla clavicola. Sembrava un campo di battaglia».