Surreale, incredibile, impossibile? Scegliete voi l'aggettivo, ma sappiate che l'ultimo - impossibile - non va bene, perché è accaduto veramente. La gara è la Vuelta a Andalucia femminile che è scattata oggi con la vittoria di Silke Smulders, protagonista della vicenda è la Federazione della Guinea Bissau. Nelle scorse settimane i dirigenti della federazione africana hanno contattato Deporinter, la società che organizza la corsa, per iscrivere la propria nazionale: accordo presto raggiunto, anche perché la nazionale è stata poi iscritta ad una gara in programma a Eibar e alla Volta a Catalunya femminile, che si corre dal 7 al 9 giugno.
Come da prassi, Deporinter ha inviato le iscrizioni ricevute all'UCI e ha effettuato le prenotazioni negli hotel situati nelle proivince di Cadice, Jaén, Granada e Málaga. Ieri sera alle 23 ormai scoccate, della delegazione africana nessuna traccia, nessun dirigente risponde al telefono né ai messaggi social.
In realtà, poche ore prima, i dirigenti si sono accorti di aver iscritto tesserati uomini e non donne: quindi hanno pensato bene di non farsi più sentire dai dirigenti andalusi e hanno immediatamemnte cancellato l'iscrizione alla corsa catalana.
Ma non finisce qui perché gli organizzatori della Vuelta a Andalucia hanno confermato ai nostri colleghi di Marca di voler chiedere i danni alla Federazione della Guinea Bissau per i danni subiti. Anche perché hanno avuto problemi anche con la formazione messicana BMC Patobike le cui atlete non hanno ricevuto i documenti necessari all'espatrio e quindi non hanno potuto raggiungere la Spagna.
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