Il suo sogno è rendere questa corsa, questa giornata, qualcosa di più grande. Grande quanto il vuoto ha lasciato Francesco Cesarini - classe 62, nato a San Giacomo di Spoleto, mancato nel febbraio di quattro anni fa - uno dei corridori più leali ed eleganti che il ciclismo italiano a cavallo degli Anni Ottanta e Novanta abbia conosciuto.
Sua figlia Francesca da anni che sta lavorando per ricordare il suo adorato papà, per colmare solo in parte un vuoto che è pieno di affetto e attenzioni. «La cosa bella è che non sono sola, ma ho al mio fianco tante persone che volevano bene a papà e mi danno una mano – ci ha raccontato l’altra mattina, proprio alla partenza da Spoleto -. Il Memorial Francesco Cesarini è un momento di aggregazione e ricordo, in favore di ragazzini che coltivano il sano sogno di diventare un giorno campioni».
Il Memorial Cesarini, anche quest’anno, si terrà il prossimo 1° giugno, sotto la regia organizzativa del Bici Club Spoleto di Siro Castellani. Ci saranno almeno 150 giovanissimi, che animeranno la giornata.
«La finalità del Memorial Francesco Cesarini è quella di rispondere ai bisogni dei più piccoli – ha aggiunto Francesca -, alla loro necessità di integrarsi in una dimensione ludica e di coesione sociale a trecentosessanta gradi».
Tutto è pronto per queste piccole grandi speranze, giovani atleti che si misureranno sul bellissimo percorso del Giro della Rocca, in memoria di un interprete onesto e generoso come Francesco Cesarini. Francesca è pronta ad accogliere l’invasione di questi bimbi sognanti, mamma Donatella anche.
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