MTB | 10/05/2024 | 15:34
L’Italia sale sul gradino più alto del podio nella staffetta agli Europei MTB in svolgimento a Cheile Grădiștei in Romania. Mirko Celestino l’aveva detto ieri, alla vigilia della prova, che il gruppo allestito per l’occasione era di primo livello e che avrebbe puntato al successo. E’ così è stato.
Il Team Relay azzurro, composto da Simone Avondetto, Matteo Siffredi, Chiara Teocchi, Giada Martinoli, Valentina Corvi e Mattia Stenico ha ingaggiato un’entusiasmante duello con la Francia, favorita alla vigilia, che si è risolto a favore nostro solo nella parte finale. Sotto lo striscione, al termine di 1h01'36" di gara, è transitato per primo Mattia Stenico, ultimo frazionista, con 19" sul francese Carod e ben 55" sullo Svizzero Litscher.
L'Italia parte bene con Avondetto, autore di una prova maiuscola e della miglior prestazione assoluta sul giro, al pari del transalpino Musy. Al primo cambio le due nazionali mettono subito in chiaro la questione e lasciano capire che sarà difficile per le altre stargli dietro. Matteo Siffredi compie il primo allungo per l'Italia, lasciando ad una ventina di secondi la concorrenza. Chiara Teocchi conserva il vantaggio, mentre la giovanissima Giada Martinoli perde leggermente rispetto alle avversarie. In quel frangente, nel corso del quarto giro, si rifanno sotto Francia e Svizzera ma è Valentina Corvi che rimette le nostre ruote avanti a tutti passando il testimone a Mattia Stenico con una manciata di secondi di vantaggio. Mattia lascia sfogare i diretti concorrenti per sferrare l'attacco decisivo nei chilometri finali e regalare così il primo titolo continentale di questa spedizione.
"Sapevamo di essere forti e che però dovevamo competere con formazioni molti competitive, per questo siamo partiti a tutta con Avondetto e Siffredi. Brava Chiara Teocchi a tenere il vantaggio, come anche Valentina Corvi a ricostruirne uno nuovo. Grande carattere di Mattia Stenico che, nonostante l'emozione per essere tra i più giovani in gara, ha corso con abilità e astuzia, facendo sfogare l'avversario diretto per poi attaccarlo sugli strappi più duri. Brava anche Giada Martinoli, giovane e forse presa dall'emozione, ma che si è confrontata con abilità contro avversarie sulla carta più forti.
E' stata una bella giornata, nella quale i ragazzi hanno dato veramente il massimo, dimostrando un grande attaccamento alla maglia, così come lo staff presente qui in Romania, super impegnato a causa anche delle condizioni del terreno e del fango. Un lavoro di team per un successo che ci permette di guardare ai prossimi giorni con fiducia."
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