TUTTA COLPA DELLE DONNE

GATTI&MISFATTI | 25/03/2024 | 08:19
di Cristiano Gatti

Scava scava, gira e rigira, alla fine si arriva sempre allo stesso pun­to, lo stesso dei gialli: se non è stato il maggiordomo, cercate la femmina. Nell’epo­ca gloriosa che mette al rogo il sessismo, frontiera soft e ruf­fiana della misoginia, ecco emergere dal mon­do dello sport una curiosa coincidenza di storie emblematiche: Ala­phi­lippe e Berrettini, scava sca­va, gira e rigira, se non van­no più è colpa delle donne.


Non facciamola lunga col notiziario, che travalicando nel gossip è decisamente risaputo dalle mas­se. Dopo un periodo di buio, di rendimento sotto gli standard personali, ai due campioni viene consegnata la diagnosi: ti credo che non vai più, ti porti sotto il tetto di casa, soprattutto sotto le lenzuola, la tua im­placabile ma­lattia, quella compagna rovinosa per la vita d’atleta. Su Alaphilippe (tra pa­ren­tesi un fuoriclasse che io ho amato tan­to, in senso buono) ci pen­sa il suo datore di lavoro Le­fe­vere a spiegare tutto: troppe feste, troppe distrazioni, ha in testa solo la sua Marion. Quan­to a Berrettini, ci pensa l’Italia intera a darsi la spiegazione: non vince più manco il torneo di Centocelle perché la Melissa Satta gli ha prosciugato il cervello.


Ma tu pensa. È così semplice. Cosa stan­no a inventarsi preparatori, motivatori, mental-coach, tabelle diete meditazioni orientali, cosa impazziscono le squadre e gli allenatori a cercare una soluzione: tutti soldi buttati, basta che il campione torni single. È quella femmina satanica la spiegazione e la ro­vina, la spiegazione della rovina. E io che come tanti ero con­vinto invece del contrario, in nome del famoso credo po­polare “accanto a un grande uomo c’è sempre una grande don­na”. Qui nello sport, a quanto pare, vale il contrario: accanto a un atleta in crisi c’è sempre una bella donna. Bi­sogna da­re un taglio netto, gi­rare alla larga, togliersi l’idea fissa dalla testa...

Nel ciclismo è una gloriosa tradizione che ci portiamo dietro, il fa­moso polpettone Coppi-Da­ma­bianca come caposaldo di riferimento. Ma neppure gli altri sport scherzano: se la com­pagna di tanti campioni è la notte al night, le auto rombanti, la polvere bianca, si fa finta di niente. O comunque si tollera. Ma se c’è di mezzo una donna, non ci sono dubbi: scatta l’Inqui­si­zione e la strega va messa al rogo, ar­rostita a puntino in no­me del­la serenità e della piena efficienza richieste al campione. Come se questo campione, a dirla tutta, fosse un semideficiente incapace d’intendere e di volere, succube e marionetta della fatalona. Difatti: ciclicamente, gli stessi campioni si vedono costretti a dare spiegazioni che non sarebbero minimamente tenuti a dare, del ti­po la mia compagna non c’entra niente. Siamo a questi pun­ti: che un ragazzo debba chiedere scusa per avere una sua vita sentimentale. E la cosa più bella è che nessuno più coglie la vergogna di questo andazzo. Nel terzo millennio, mica nel Medio Evo.

Fantastico Berrettini: an­nunciando di essere guarito dai malanni, di aver intrapreso il cammino del­la resurrezione, ci tiene a precisare che Melissa non c’è più, basta, si sono lasciati. Co­me a dire: sto facendo davvero tutto per bene. Non la­scio niente al caso. Di fatto consegnando un jolly in mano ai truci moralisti misogini che da mesi la raccontavano proprio così, Berrettini non va più perché c’è Melissa. Quan­to ad Alaphilippe, è intervenuta più lei di lui, con Ma­rion che invita Lefevere a fare il manager e a non entrare nel­la vita sentimentale del campione.

Ovvio: non è escluso che una donna possa ro­vinare un uomo. Succede tante volte, succede ovunque. Figuriamoci nello sport. Ma può succedere, non è detto che sia la regola. Non esiste il dog­ma per cui “atleta innamorato, atleta rovinato”, o almeno atleta rammollito. La storia dello sport, come la storia degli uo­mini comuni, è piena di esempi contrari, di atleti che trovano in una donna quello che mancava, serenità, sicurezza, benessere, diciamo pure euforia e tanta birra in corpo. Cosa facciamo, anche a questi diciamo che devono assolutamente prendere le distanze dalla femmina, perché la femmina è la madre di tutte le tentazioni e di tutte le rovine?

Alla fine, ci ritroviamo per puro caso a chiudere ogni discorso di questo periodo con le parole mi­gliori, pronunciate non da Se­neca o da Nostro Signore, ma da un ragazzino con pochi peli della barba, casualmente campione pure lui, anzi campionissimo. “L’amore fa solo bene all'atleta. Certo bisogna trovare la donna giusta”. Le parole sono queste. Il ragazzino è Sinner.

da tuttoBICI di Marzo

Copyright © TBW
COMMENTI
Veramente
25 marzo 2024 09:20 Arrivo1991
Veramente il datore di lavoro di Alanphilippe ha dato la colpa a troppe feste ed alcol in primis : https://www.tuttobiciweb.it/article/2024/02/21/1708508265/patrick-lefevere-julian-alaphilippe
Detto cio', sono da condannare fermamente queste dichiarazioni.

Concordo
25 marzo 2024 12:07 frakie
Concordo con quanto esposto da Arrivo1991, in più aggiungo che per quanto riguarda Alanphilippe, può darsi che sia finito il suo periodo, nel senso che ha fatto diversi anni ad un livello altissimo, e mantenere certi ritmi di vita sportiva, è difficile, senza trascurare il confronto con i nuovi "mostri" presenti nelle gare oggi. Da vecchio appassionato di questo splendido sport, resto basito, ogni volta, dal livello di performance raggiunto nelle gare. Certe medie sono da Moto GP, non da gara ciclistica. Non è facile. Personalmente ringrazio, comunque, Alanphilippe, per le emozioni che mi ha regalato, senza entrare nel merito delle loro questioni economiche. Anche Lefevere per me ha fatto il suo tempo, colpa dell'età, colpa di qualche bicchiere di troppo, ma comunque le spara grosse spesso e volentieri. Viva il ciclismo.

Nuovi mostri
25 marzo 2024 13:40 Frank46
In realtà Sagan e Alaphilippe sono calati quando dovevano essere ancora al loro top per qualche anno, ma al loro apice non avevano niente in meno di Vanderpoel o Pogacar nelle classiche ed erano superiori rispetto a Van Aert.
Vanderpoel è la copia carbone di Sagan, Alaphilippe è stato un po' il nuovo Bettini anche se tecnicamente sono un po' differenti.
Alaphilippe era più esplosivo su strappi brevi e molto ripidi, teneva meglio su salite più lunghe e andava forte a crono. Bettini nonostante l'aspetto a volte era in grado di vincere volare di gruppo compatto inginocchiando velocisti mostruosi.
Entrambi avevano lo stesso modo di correre.

Non proprio cosi
25 marzo 2024 16:59 Carbonio67
Mi accodo al pensiero di Frakie e Arrivo1991. Inoltre come dice Frank46, Alanphilippe ( anche "grazie" ai tanti incidenti di gara) e' in calo non da oggi,ma da stagioni. Berrettini,premesso che non si capisce il parallelismo, e' stato incalzato dalle mille domande proprio di giornalisti ficcanaso,dato la Satta direi e' leggermente famosa in Italia. A domanda, Berrettini ha risposto,non certo per fare piazza pulita della sua vita privata in pubblico. E ripeto, Berrettini e' un tennista.

Articolo non corretto
25 marzo 2024 17:27 ghisallo34
Come le e' stato fatto notare, l'istrionico Patrik ha dichiarato anche altro. Mi sa non ha letto bene le sue dichiarazioni

Sig.Gatti
25 marzo 2024 18:28 Hal3Al
temo purtroppo visti i commenti che nessuno abbia colto il senso del suo articolo.

Considerazione
25 marzo 2024 19:05 italia
Questo modo di pensare che le women abbassano le prestazioni dei men, era in voga mezzo secolo fa; mi meraviglio che nel 2024 ancora persiste!!

@ Hal3Al
25 marzo 2024 21:36 Arrivo1991
Un conto e' citare esattamente cio' che ha detto il capo di Alanphilippe, un conto e' estrapolare un concetto rendendolo poi il " problema". E mi sembra giusto e doveroso aver citato lo stesso articolo di Tuttobici

Frakie
26 marzo 2024 00:34 apprendista passista
Concordo in tutto e per tutto. Il calo di fuoriclasse del calibro di Alaphilippe e Sagan è dovuto all'età, ai già diversi anni di professionismo ad altissimo livello e...ai nuovi, giovanissimi mostri che hanno alzato tanto l'asticella.

apprendista passista
26 marzo 2024 10:39 Carbonio67
Dici il vero. E con estremo rammarico, ricordo che Sagan ha fatto le ultimi stagioni quasi da "EX". Mi spiace infinitamente per lui, perchè vederlo vincere e fare mille show era uno spettacolo. Ricordo anocra quando ad un Tour Down Under, diede una mano a raccogliere gli striscioni dell'organizzazione ! Unico

Ma che dite?
26 marzo 2024 21:55 Kapelmuur89
Le vittorie di Sagan sono finite al tour 2018, esattamente quando ha annunciato la separazione dalla moglie.
Tenete presente anche che il figlio di Peter a luglio 2018 non aveva ancora compiuto un anno di vita.
Una situazione complicata per chiunque, che non ha nulla a che fare con le accuse di Lefevere ad Alaphilippe.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Ora è ufficiale: Maxim van Gils non è più un corridore della Lotto-Dstny. Tutte le parti hanno raggiunto un accordo ed è stata quindi sottoscritta la risoluzione del contratto. A questo punto si aspetta solo il benestare finale dell’Uci e...


Ci hanno provato fino all'ultimo, ma alla fine il Tour Colombia deve rinunciare alla sua edizione 2025. La corsa più importante del Paese sudamericano, celebre per la sua incredibile cornice di pubblico in tutte le tappe, conferma le grandi difficoltà...


Un passo avanti è stato fatto, quanto sarà utile ad avvicinarci alla conclusione della vicenda sarà solo il tempo a dircelo. I fatti: il consiglio comunale di Spresiano ha sancito la cessione gratuita da parte di Remo Mosole a favore...


Annunciati rinnovi e passaggi al professionismo di corridori U23 (sia promozioni interne come Raccagni,  Garchu e Buttigieg, sia un nuovo acquisto come Crescioli) in vista della prossima stagione il Team Polti Kometa piazza un colpo di mercato proveniente da un’altra formazione Professional. Dopo...


Il secondo innesto di pregio per il Team MBH Colpack Ballan CSB arriva dal Piemonte. Si tratta infatti di Manuel Oioli, corridore nato il 17 maggio 2003 a Borgomanero, città dove è anche residente.L’atleta proviene dalla società Q36.5 ed ha...


Leggenda, fuoriclasse, imbattibile, straordinario, ormai abbiamo finito le parole per descrivere Tadej Pogacar e il suo 2024, o forse non abbiamo mai usato quelle corrette. Quest’anno lo sloveno è entrato a tutti gli effetti nella storia regalando e regalandosi un’emozione...


Ci sono nuove modifiche ai regolamenti dell’UCI e questa volta a finire nel mirino dell’Unione Ciclistica Internazionale sono i rebreather con CO, ovvero il monossido di carbonio.  Durante il seminario annuale dell'UCI a Nizza, l'Unione Ciclistica Internazionale ha lanciato un...


Sono giorni concitati di incontri, telefonate, riunioni e vertici. E di grande preoccupazione on tutta l'Olanda. La colpa? Della NATO... La Federciclismo olandese, la KNWU ha reso noto infatti che, a causa del vertice della NATO che si svolgerà a...


Zurigo, Svizzera. Sabato 25 agosto 1923. Mondiali di ciclismo su strada, a quel tempo riservati esclusivamente ai dilettanti. Piove. Un corridore azzurro, forse ancora insonnolito, forse distratto, cade. Lui, un ginocchio ammaccato, sanguinante. La bici, una pedivella storta, contorta. Mancano...


C’era una volta la chiesetta dei Santi Filippo e Giacomo, le cui prime notizie risalgono al XIII secolo, in quel di Limbiate  (Monza e Brianza). Dopo essere stata centro della crescente comunità per secoli, viene abbandonata a favore di chiese...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024