Reduce dal training camp di Calpe, il team Colpack si presenta oggi ufficialmente per il suo... ultimo anno. Come Continental, s'intende. Il nome completo, come sapete, è Team MBH Bank Colpack Ballan CSB, in seguito all'ingresso in società della banca ungherese che permetterà l'anno prossimo alla squadra di approdare tra i professionisti.
Il board tecnico-dirigenziale è sempre lo stesso, ma con una fresca aggiunta: al presidente Antonio Bevilacqua e alla team manager Rossella Dileo si affiancano come direttori sportivi Gianluca Valoti, Flavio Miozzo, Giuseppe Dileo, e la new entry Davide Martinelli che appena trentenne ha appeso la bici al chiodo ed è salito sull'ammiraglia orobica. Un figlio d'arte che proprio oggi vive una giornata particolare, dato che papà Beppe, che l'ha diretto peraltro nell'ultimo quadriennio in Astana, era il diesse di Marco Pantani.
L'organico comprende 19 corridori, più i 3 "pistard veloci" Stefano Minuta, Daniele Napolitano e il neo-arrivo di prim'ordine Matteo Bianchi. In 7 hanno lasciato rispetto alla scorsa stagione: Davide Persico è passato professionista nella Bingoal, esordendo con un secondo posto di tappa al Tour Colombia, mentre Nicolas Milesi, Alessandro Romele e Ruben Sanchez si sono accasati nelle formazioni development rispettivamente di Arkea, Astana e Caja Rural; sono partiti inoltre Luca Cretti, Francesco Della Lunga e Ronan O'Connor. Ad arrivare in MBH Colpack, oltre a Bianchi, sono stati invece Christian Bagatin (proprio oggi operato alla clavicola e quindi assente), i "neo-Conti" (provenienti dalla categoria Juniores) Leonardo Vesco, Angelo Monister, un altro gran giovane pistard come Matteo Fiorin e il figlio-nipote d'arte Edoardo Cipollini, e in ossequio al main sponsor i magiari Zoltan Lepold, Balint Orosz e Mark Valent.
Gli undici confermati del roster (tredici con Minuta e Napolitano) sono Diego Bracalente, Gabriele Casalini, Florian Kajamini, Lorenzo Nespoli, Leonardo Volpato, il figlio d'arte Samuel Quaranta, l'esponente di una dinastia Lorenzo Masciarelli, il vincitore di Capodarco Matteo Ambrosini, il promettente scalatore Sergio Meris, l'ulteriore pistard Davide Boscaro e il ceco Pavel Novak.
La presentazione ha appena avuto luogo al Life Hotel di Bergamo, condotta dalla giornalista Maria Pia Beltran, e si è aperta con un sentito applauso dei numerosi presenti in sala per commemorare Marco Pantani.
Cordiano Dagnoni: «La Federciclismo è orgogliosa di ciò che porta avanti questa struttura molto ambiziosa, la portiamo ad esempio per tanti altri che hanno passione ma non ancora idee chiare come le loro. Ringrazio i nuovi sponsori ungheresi, in Italia abbiamo bisogno di investitori stranieri e auguro grosse soddisfazioni.»
Cesare Di Cintio: «Ringrazio il presidente federale per il supporto a tutto il movimento, sono emozionato da bergamasco di poter associare la mia città a una grande società ciclistica. Aspetto a braccia aperte la MBH Colpack Ballan Csb nella Lega Professionisti, forza Italia e forza Ungheria!»
Antonio Bevilacqua: «Voglio esprimere tutta la nostra gratitudine a Beppe Colleoni per questi 25 anni di "matrimonio" (scatta altro spontaneo applauso, ndr) che ci stanno portando sempre più in alto. Abbiamo vinto Giri e Mondiali Under 23 e ci siamo fatti conoscere pure a livello europeo. Ringrazio Zoltan Bebto e Gilberto Simoni di avermi fatto conoscere Gabor Peak e aver permesso di creare questo progetto italo-ungherese.»
Rossella Dileo: «Ringrazio per la sua presenza Norma Gimondi e complimnti per come continua a la sua opera lavorando coi bambini. In seconda fila vedo e ricordo con affetto nostri ex corridori che mi hanno dato parecchio filo da torcere, che sono Mirko Celestino e Ivan Quaranta, grandi con la maglia azzurra. Ringrazio Davide Cassani per avermi ricordato, unico tra gli "avversari", cosa eravamo e cosa siamo, in un momento difficile. Grazie a Giuseppe Colleoni perché senza di lui non avrei potuto fare il lavoro che mi appassiona. Grazie a MBH Bank per aver avuto fiducia in noi, grazie a Ballan e Csb e agli altri sponsor tecnici e più "piccoli". Cari miei direttori sportivi, lavorate sempre meglio in collaborazione tra generazioni differenti: sarà una bella sfida. E un grande applauso a tutto lo staff tecnico, in primis gli accompagnatori senza i quali non potremmo svolgere questa attività.»
Lo stesso patron Colleoni interviene dopo che Matteo Bianchi gli consegna la maglia di campione europeo vinta ad Apeldoorn: «Ne ho tante di queste maglie e ho tanti bei ricordi vissuti in prima persona in ammiraglia. Ho avuto tutto dal ciclismo e da Bevilacqua. Tanti ragazzi passati da noi sono diventati campioni, come Ganna e molti altri.»
Zoltan Bebto: «Ho corso in Italia negli anni Novanta e conosco bene il modo di lavorare di questo Paese e di questa squadra, penso sia un'opportunità formidabile.»
"Gibo" Simoni: «In Ungheria c'è una forte passione per il ciclismo, incrementata anche dalla grande partenza del Giro d'Italia, una voglia di ciclismo che stiamo esportando qua in Italia tramite la MBH Colpack Ballan Csb. Sarà un bel binomio sotto i colori verde, bianco e rosso che accomunano i due Paesi.»
Istvan Kutas, direttore comunicazione MBH Bank: «Sono onorato di essere qua, noi siamo la seconda banca d'Ungheria e un'eccellenza del settore economico che crede nei valori dello sport. Sponsorizziamo la Nazionale olimpica e molte squadre di calcio del nostro Paese, ora abbiamo anche questa bella condivisione con l'Italia nel ciclismo. Sono sicuro che grazie alla vostra tradizione faremo crescere al meglio i talenti magiari.»
La banca ungherese era rappresentata anche da Gabor Deak, a cui Bevilacqua ha donato una bici Cinelli del team all'insegna dell'ambizione di salire insieme di livello e portare il movimento ungherese al pari di quello italiano.
Momento degli sponsor italiani adesso, Alessandro Ballan (solo omonimo, naturalmente, dell'ex campione del mondo): «Siamo ormai da anni con questa squadra, è un'importante passione di famiglia che ci ha portati a suo tempo a vincere corse di prestigio e ci ha permesso di consolidare la nostra immagine pure nel nostro core business delle porte da garage, che sono le migliori d'Italia. Fa sempre piacere quando arrivano rinforzi pure dall'estero e si rafforza la mentalità del voler crescere. La filosofia della squadra è sempre stata quella del trainare i talenti verso il professionismo, speriamo che col passaggio Pro dell'anno prossimo rusciremo a fare qualcosa di ancora più grande.»
Renato D'Aprile di CSB: «Da leader in Italia nella distribuzione di prodotti siderurgici, siamo entrati tre anni fa nel ciclismo senza conoscere questo sport. Posso dire che con la famiglia Dileo, di cui vorrei ringraziare papà Nicola che l'anno scorso ci ha lasciato, e con tutto il team Colpack ci stiamo appassionando e siamo felici di partecipare a questa crescente ambizione. Pensate che la prima corsa dove ho partecipato da spettatore è stato un trionfo alla coppa San Geo!»
Norma Gimondi: «Mio papà ha scritto le pagine più importanti del ciclismo italiano e veniva da un paese della Val Brembana, ha incarnato i valori bergamaschi della tenacia e della determinazione. Era grande amico di Nicola Dileo, che ha saputo instillare i figli Rossella e Beppe la sua passione e visione del futuro. Ringrazio loro e Antonio Bevilacqua di aver voluto oggi ricordare Felice Gimondi, spero che dall'alto potrà dare begli input ai vostri ragazzi, dopo averlo fatto di persona negli anni passati quando partecipava alle presentazioni della squadra. Il binomio Bergamo-Ungheria andrà avanti perché entrambe sono tipologie di persone che parlano poco e fanno i fatti.»
Momento direttori sportivi: Martinelli (che sentirete pure lunedì nel podcast BlaBlaBike) esprime fiducia non solo nei confronti degli attuali tre corridori ungheresi che fanno parte della Continental, ma anche degli Juniores che si allenano con la squadra. Senza dimenticare «un ringraziamento a Beppe Colleoni, se dopo 25 anni siamo qui a lanciare un nuovo progetto è in gran parte merito suo».
Beppe Dileo: «Mi hanno colpito profondamente le parole di Norma e Renato, è proprio quella passione che alimenta ogni anno sempre più la volontà e la forza di fare crescere la squadra e i ragazzi. Questa novità nel progetto è uno stimolo fortissimo.»
Flavio Miozzo: «In ritiro ho visto impegno, serietà e qualità. Poco alla volta metteremo sul campo questi valori.»
Ganluca Valoti: «Ho cerchiato in rosso sul calendario il Giro di Ungheria a maggio, cercheremo di dare il massimo con una squadra giovane che potrà lottare persino con alcune squadre World Tour. Valorizzeremo senz'altro MBH Bank.»
I corridori, infine. Meris: «Sono prontissimo e tengo molto al Giro d'Ungheria. L'anno scorso ho conquistato una vittoria di tappa al Giro di Val d'Aosta e sono certo che quest'anno acquisirò l'esperienza per passare al professionismo.»
Cipollini: «Essendo un 1° anno non so bene cosa aspettarmi, di sicuro sono contento del livello mostrato da me e i compagni nel ritiro e l'emozione di cominciare con questa famiglia è davvero tanta.»
Quaranta: «Quest'anno sono tra gli "anziani" della squadra, cerco di trasmettere ai compagni ciò che ho imparato in quattro anni. Per me è l'ultimo anno Under 23, quest'anno mi aspetto di fare il salto di qualità. La sfida Cipollini-Quaranta? Spero non ci sia, visto come va lui...»
Bianchi: «Ringrazio la passione di Colpack e tutti gli sponsor per il supporto che danno anche ai talenti della pista.»
Valent: «Io e i miei connazionali siamo felicissimi per questa partnership internazionale, grazie a MBH Bank di adoperarsi per permettere a noi ungheresi di correre in una squadra italiana di questo livello. Ho belle sensazioni.»
Ultimo ma non meno importante, a permeare l'evento è stata la ricorrenza dei 30 anni dalla prima formazione Juniores creata dall'accoppiata Bevilacqua-Dileo. Un lungo percorso che continua e punta sempre più in alto.