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Ancora nubi fosche sul futuro di Miguel Angel Lopez, lo scalatore colombiano sospeso dall'Uci lo scorso luglio - ma mai condannato - a causa di una possibile violazione delle norme antidoping evidenziata dai lavoratori dell'International Testing Agency.
Il corridore è coinvolto nell'inchiesta Ilex portata avanti dalla giustizia spagnola, ha sempre negato ogni addebito ma ora il quotidiano iberico AS pubblica nuove prove che Lopez abbia assunto menotropina prescrittagli dal dottor Marcos Maynar.
L'UCI ha sospeso Lopez sospettando un possibile possesso e uso della sostanza nelle settimane precedenti il Giro d'Italia 2022. AS ha ottenuto un rapporto dalla Guardia Civil che confermerebbe i fatti: il rapporto contiene conversazioni, intercettate dall'agenzia investigativa, tra Lopez e il dottor Maynar che avrebbe fatto arrivare la sostanza in Ungheria, dove partiva la corsa rosa, tramite il massaggiatore Vicente Belda García.
«Ti manderò quello che ti serve per il Giro. Controlla attentamente e se hai domande chiedi pure. Vicente ha il "testis"» ha scritto Maynar a López il 1° maggio, una settimana prima della partenza della corsa. Secondo gli investigatori, "Testis" è il nome in codice usato per identificare la menotropina: il farmaco sarebbe stato somministrato per via endovenosa a Lopez il 4 e 6 maggio, ma gli avrebbe causato un'infiammazione costringendo al ritiro durante la quarta tappa a causa di un non meglio precisato «infortunio all'anca». Il tutto all'oscuro dello staff medico sociale della Astana Qazaqstan, formazione nella quale militava Lopez nel 2022, come scrive fra l'altro El Pais.
Nonostante le presunte prove raccolte contro Lopez, secondo quanto scrive Ciclo21 il pubblico ministero sarebbe intenzionato a chiedere l'archiviazione del caso mentre rimane aperta la questione sportiva: il corridore al momento rimane sospeso e, in caso di squalifica, rischia di vedersi cancellare tutti i risultati ottenuti dal mese di maggio 2022 fino al momento dello stop.