Domenica a Tabor, nella Repubblica Ceca, Mathieu Van der Poel potrebbe dire addio al ciclocross. E’ un pensiero che da qualche tempo compare nella mente del campione olandese e l'appuntamento iridato potrebbe essere il suo canto del cigno.
Sono passati esattamente nove anni dal primo titolo mondiale di Mathieu van der Poel nel ciclocross, quando proprio a Tabor, arrivo primo davanti al suo rivale Wout van Aert. Era il 1° febbraio del 2015 e Mathieu Van der Poel con grande facilità conquistò la maglia iridata lasciandosi alle spalle Van Aert, staccato di 15 secondi, e Lars Van der Haar. Quello fu il suo primo titolo, seguito poi da quelli conquistati nel 2019, 2020, 2021 e 2023. Domenica per questo straordinario campione potrebbe arrivare la sesta maglia iridata proprio a Tabor, città che per lui ha un significato importante, ma è qui che potrebbe decidere di correre la sua ultima gara nel ciclocross.
Tutto è ancora da decidere, ma per certo sappiamo che questa non è una ipotesi da escludere.
«Di quel primo mondiale, ricordo che ero piuttosto nervoso – ha detto Van der Poel – ma so che domenica prossima non proverò le stesse sensazioni. Io e Wout decidemmo insieme che avremmo corso nella categoria elite e da allora abbiamo sempre lottato per chi sarebbe stato il primo e il secondo. Ricordo ancora di aver fatto la pipì un minuto prima dell'inizio. L'ultima volta che sono passato davanti al box dei meccanici, ho visto mio padre e Marc Dierickx lì in piedi e poi non ho più ricordi. Non ho immagini della festa ma ricordo solo che quello fu uno dei momenti più importanti della mia carriera».
Domenica prossima a Tabor sarà diverso. Van Aert non sarà in gara e Van der Poel - forte di 12 vittorie su 13 gare disputate - sarà il super favorito di giornata. Nello scorso mese di dicembre, durante il ritiro di Denia, l’olandese aveva detto che gli avrebbe fatto bene trascorrere un inverno senza fare ciclocross e questo potrebbe significare che siamo arrivati all’ultimo atto delle gare nel fango per questo straordinario atleta.
«Devo ancora valutare tutto, però posso dire che di per sé sarebbe positivo. Ho vinto il mio primo titolo mondiale a Tabor, e poi potrei vincere qui il mio ultimo titolo mondiale la prossima settimana. Tutto questo sarebbe perfetto ma non ho ancora preso una decisione. Se sentirò ancora la voglia di fare ciclocross continuerò a farlo comunque. Ma tutto deve avere anche un senso per me».
Il Mondiale sarà il momento più importante della stagione invernale di van der Poel che, dopo un breve periodo di riposo, inizierà la preparazione per le Classiche di primavera.
«L’inverno è sicuramente volato e non vedo l'ora che arrivi la gara a Tabor perché il titolo mondiale è sempre stato l’obiettivo principale di questa stagione. La vittoria nelle altre gare non era un obiettivo anche se sono felice dei risultati, ma l'unica cosa che mi interessava veramente è il Mondial per cui se non dovessi vincere non sarebbe stato un buon inverno. È arrivato anche il momento di finire questo periodo e di iniziare a lavorare per la primavera».
Van der Poel per il suo futuro vorrebbe trascorrere più tempo in Spagna, in modo da organizzare un lavoro ottimale per preparare la stagione su strada. Questo per lui potrebbe essere veramente l’ultimo atto nel ciclocross, ma la decisione finale ancora non è stata presa.
«Durante l’inverno ho avuto prestazioni migliori rispetto a quello che ci aspettavamo e questo fa ben sperare per Tabor, anche se gli errori si possono sempre commettere. Michael Vanthourenhout e Thibau Nys sono stati bravi nelle ultime settimane e a Tabor il percorso è adatto a loro. Come ho già detto, mi piacerebbe passare l’intero inverno in Spagna, ma con il ciclocross la gente si aspetta sempre delle prestazioni importanti da me. Penso che un intero inverno senza gare sicuramente farebbe molto bene anche alla testa».