Van der Poel si è fermato... a dieci. Niente 11 su 11 per Mathieu, che ieri a Benidorm si è dovuto accontentare del quinto posto. L’olandese ha dovuto fare i conti con la sfortuna in Spagna, prima con i problemi alla catena che lo hanno costretto a finire nelle retrovie e poi per colpa di una caduta nella quale ha battuto spalla e ginocchio sinistro.
«All'inizio ho avuto problemi con la catena e ho dovuto inseguire il gruppo, ma poi ho reuperato - ha detto van der Poel dopo la gara - Ma nel penultimo giro, dopo un tratto in sabbia, ho colpito un palo che per fortuna era imbottito e sono caduto a terra e ho battuto un po’ troppo forte la spalla e mi faceva male».
Per l’olandese il risultato di Benidorm non è imputabile solo alla sfortuna, ma dopo undici gare, la stanchezza inizia a farsi vedere.
«Non sento più le gambe fresche come prima, l’allenamento fatto in Spagna è stato impegnativo e anche se in questa gara non ho avuto cattive impressioni, posso dire però che non ero più fresco come a inizio stagione». Van der Poel ieri ha perso e questo gli ha fatto comprendere che la vittoria al Mondiale di Tabor non sarà poi tanto scontata. «Non sono riuscito a recuperare e Wout era difficile da andare a riprendere. Non ho vinto ma questo non mi toglierà sonno la notte. Alla fine non è neanche andata così male e la spalla tutto sommato sta bene, potrò continuare ad allenarmi normalmente».
Fino ad ora Van der Poel non aveva perso un sola gara di ciclocross in questa stagione, ma a Benidorm le cose non sono andate come lui aveva immaginato. «Non è una cosa che mi preoccupa più di tanto: l’importante è stare veramente bene tra due settimane. Mi sono allenato duramente anche per questo appuntamento. Qui in Spagna avrei potuto vincere se le cose fossero andate in un modo diverso e penso che avremmo avuto una gara emozionante fino alla fine, ma non è andata in questo modo».
Il percorso della Coppa del Mondo di Benidorm è stato quasi identico a quello dello scorso anno ma Van der Poel, che proprio nel 2023 arrivò primo davanti a Van Aert, non ama molto questo tracciato e lo trova poco adatto ad una gara di ciclocross. «Secondo me non dovrebbero più esserci percorsi di questo tipo nel ciclocross. Questo è anche quello che ho detto l'anno scorso quando ho vinto. Il pubblico ovviamente compensa molto, ma se dobbiamo rimanere sul livello di percorso, allora non è certo una cosa di cui ho bisogno. Capisco che sia fantastico per gli spettatori, perché sarà sempre una battaglia all'ultimo sangue, dove è quasi impossibile liberarsi degli avversari, ma non è un percorso che fa per me».
Ieri la vittoria è andata a Van Aert e questo successo sicuramente avrà alzato l’umore del belga, che in questa stagione ha corso veramente poco con la bici da ciclocross.
«Il fatto che Van Aert abbia vinto questa gara non significa che cambierà i suoi piani e verrà a correre il Mondiale a Tabor. Penso solamente che sia stata una gara emozionante e questo vuol dire che nella sfida iridata vedremo certamente una gara di altissimo livello».
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