Classe 2006, il friulano Stefano Viezzi oggi a Benidorm non è riuscito a mantenere la maglia di leader nella classifica di Coppa del Mondo nella categoria juniores. I francesi hanno fatto un ottimo gioco di squadra e la catena rotta nel penultimo giro ha finito di compromettere una gara nella quale il giovane azzurro era nelle posizioni migliori.
«Il percorso mi piaceva e sapevo che potevo giocarmela nell’ultimo giro – ha detto Viezzi dopo il traguardo –, purtroppo si è rotta la catena. Sono cose che possono succedere e avevo controllato tutto fino alla fine, ma non è servito. Ho cercato di non perdere troppo anche se il gruppetto dei primi ha preso subito il largo. Ma io non sono uno che si abbatte facilmente».
Stefano Viezzi ha cercato di recuperare il più possibile ma alla fine si è dovuto accontentare di un sesto posto in una gara dominata dalla Francia, con la vittoria andata al campione europeo Sparfel, che corre nella formazione giovanile della Decathlon AG2R. «Le sensazioni in gara erano buone è stato un peccato, ma spero di rifarmi domenica prossima e di riprendere la maglia di leader della mia categoria».
Non è facile superare in gara un momento di difficoltà quando sei nel gruppo dei migliori, ma l’azzurro è riuscito a mantenere i nervi saldi e a ripartire dopo il cambio di bici.
«In quel momento ho pensato di essere il ragazzo più sfortunato del mondo. Ma in quando accade un problema come quello, l’unica cosa che puoi fare è di non arrenderti e ripartire il prima possibile. Poi i francesi hanno fatto il loro gioco di squadra e io sono rimasto dietro. Ma c’è ancora una possibilità domenica prossima e poi c'è il Mondiale dove voglio essere al massimo della forma».
Stefano Viezzi il prossimo febbraio soffierà su una torta con 18 candeline e il suo sogno è quello di assomigliare a Mathieu van der Poel, che per lui è un autentico idolo.
«Van der Poel è il mio corridore preferito, è un idolo per me e mi piacerebbe assomigliargli in tutto. Lui va forte nel ciclocross e anche sulla strada e anche a me piacerebbe un giorno poter fare quello che fa lui, ma è difficile perché è veramente un campione unico. Io faccio anche ciclismo su strada, ma per il momento il ciclocross viene al primo posto».
Stefano studia al liceo scientifico con indirizzo sportivo a Udine e riesce a conciliare bene lo studio con lo sport e in classe sia i professori che i compagni lo seguono e lo sostengono. «Ho scelto questa scuola perché sono uno sportivo e a scuola i miei professori mi danno molta serenità. Penso di aver fatto fino ad oggi delle scelte giuste e poi crescendo vedremo se dovrò cambiare qualcosa».
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