Per molti la notizia è passata in secondo piano quasi come fosse una normale operazione di mercato, ma in realtà l’ingresso ufficiale della Red Bull nel ciclismo professionistico è uno di quegli eventi destinati a rivoluzionare il mercato e lo stato dell’arte.
Certo, solo il 26 gennaio prossimo l’acquisizione da parte di Red Bull del 51% di RD pro cycling e RD Beteiligungs (le società di gestione del team Bora Hansgrohe) dovrebbe essere autorizzata dall'Autorità per la Concorrenza austriaca e quindi diventare operativa, ma gli effetti dell’operazione sono già evidenti.
E il primo nome coinvolto nelle voci di mercato è quello di Wout Van Aert, campione che da anni è sponsorizzato da Red Bull e che indossa proprio per questo un casco diverso da quello dei compagni di squadra.
Il podcast della rivista olandese WielerFlits, firmato da Maxim Horssels, lancia la prima bomba: «Non sono solito fare affermazioni audaci, ma stavolta ora oso farle - spiega il giornalista olandese -. Ve lo anticipo: Wout van Aert sarà un corridore della Bora Hansgrohe dal 2025. Lo ingaggeranno rilevando il suo contratto al termine della stagione 2024». E non si tratta di un contratto da poco, visto che il belga ha appena rinnovato fino al 2026 per 2,2 milioni di euro a stagione.
RedBull è sponsor anche di Anton Palzer, biker che pedala nel team WorldTour in maglia Bora, e sarebbe stata anche il grande regista dell’operazione Roglic, approdato alla Bora Hansgrohe nella sessione di mercato di fine stagione.
Perso Uijtdebroeks al termine di un braccio di ferro nello scorso mese di dicembre, la Bora si prepara quindi a ripagare la Visma | Lease a Bike della stessa moneta puntando dritta su Van Aert. Senza contare che si tratta solo del primo passo di una rivoluzone targata Red Bull…