Ho conosciuto Ezio Iachelini nel 2000, affacciandomi in quegli anni al mondo del ciclismo e al negozio di Cles, dove veloce e prestante pistolero affermava la sua autorità con le brugole al posto del Winchester.
Quando entrai in negozio non pronunciò parola: Ezio aveva di fronte due donne romagnole abbastanza loquaci, la riserva di Cles poteva correre dei pericoli. La situazione si normalizzò quando gli dissi che ero amica del guerriero Navajo, suo fratello di sangue, Maurizio "Tiger" Fondriest.
Quell’uomo così simile a Tex Willer era ed è il fidato meccanico di Maurizio Fondriest, nonché storico direttore sportivo degli Juniores della U.C. Valle di Non. La sua officina raccontava delle sue tribù di ciclisti e di un Trentino sempre generoso con il mondo delle due ruote, quella che potremmo definire oggi piccola Slovenia d’Italia. E la foto con un giovane Moscon spiccava tra quelle più recenti.
Una quindicina di anni fa Ezio è riuscito - con il suo ciclismo sincero a pane e acqua, meglio a salite e acqua - a darmi le risposte su cui ho costruito il mio amore eterno per questo sport. Non avrei potuto amare uno sport non pulito: le mele marce vanno scartate, in Trentino lo sanno bene.
Se lui è stato il capo supremo di tribù ci ciclisti che scorrazzavano nelle praterie della Val di Non, suo figlio Thomas Iac Willer ha seguito le orme paterne, diventando ranger. Tex lo ha addestrato nell'uso delle chiavi inglesi e il giovane meccanico ha appena inaugurato un bellissimo negozio nella riserva di Cles, chiamandolo IAC. Appunto.
Fino a qui il racconto è già abbastanza “fumettato”. Ezio è stato ribattezzato Tex per la sua passione, per la verità non troppo insolita, per il celebre personaggio di Bonelli. Insolito è il viaggio che si vive andando a mangiare polenta e crauti cucinati a casa sua dalla dolce Rosalba.
Tex dopo cena ti accompagna nel suo scrigno magico: una stanza che ospita una collezione di 40.000 copie di fumetti, custoditi e catalogati con la precisione che solo un bravo meccanico può garantire. Il luogo è fatato.
Al termine della visita Ezio con un sorriso autentico e vivo ti saluta. E per incanto rientra nel fumetto.
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