Joris Nieuwenhuis è un corridore dal grande talento che, oltre a correre nel ciclocross - specialità nella quale ha vinto un Mondiale Under 23 nel 2017 - è anche un ciclista su strada. Tra il 2020 e il 2022 Nieuwenhuis ha svolto un’attività importante con il Team DSM, e ha preso parte sia al Tour de France che alla Vuelta di Spagna e tra i suoi compagni di squadra c’erano Hindley e Matthews. Oggi l’olandese ha vinto in modo straordinario sul percorso di Vermiglio, dove ha attaccato fin dal primo giro, lasciandosi alle spalle tutti gli avversari.
«Vincere qui per me oggi ha un significato molto importante, perché vuol dire che le scelte che ho fatto sono state quelle giuste. Durante la corsa non ho voluto illudermi e solo nell’ultimo giro mi sono convinto che sarei stato io a vincere».
Nonostante la relativa facilità con cui ha gestito la corsa, tagliando il traguardo con oltre un minuto di vantaggio su Niels Vandeputte, il corridore della Baloise - Trek Lions ha detto che la vittoria non è stata facile da raggiungere e che questo risultato deriva tutto da una tecnica attenta, imparata dalle gare fatte con la BMX.
«Quando corro, dalla televisione sembra tutto facile quello che faccio, ma in realtà non è così - ha detto sorridendo Nieuwenhuis -: devo anche soffrire in gara, il risultato non arriva facilmente. Dovevo rimanere concentrato e un aiuto in più è arrivato anche dalla mia forma molto buona in questo periodo».
Nieuwenhuis è stato autore di una gara straordinaria, nella quale ha messo in difficoltà i suoi avversari fin dal primo giro, riuscendo a girare le curve in modo perfetto, senza avere il minimo indugio. Riguardo al risultato di oggi il ventisettenne olandese non ha dubbi ed è certo che alla base di questo successo ci siano le gare fatte con la BMX. «Prima praticavo molto la BMX e sono certo che quello che ho imparato con la BMX mi sia tornato utile nella gara di oggi. Ho vinto perché sono riuscito a mantenere la calma e tutto questo arriva proprio dalla mia esperienza con la BMX».