GROENEWEGEN. «VOGLIO CONFERMARMI TRA I BIG DELLO SPRINT. E AL TOUR..»

PROFESSIONISTI | 07/12/2023 | 08:21
di Francesca Monzone

Dylan Groenewegen ha 30 anni e i successi per lui in carriera sono 69, di cui 6 nella stagione appena terminata. Nel 2024 vuole migliorare e, anche se nel suo Team Jayco AlUla ci sono corridori come Michael Matthews e Caleb Ewan, vuole essere lui il velocista di punta della squadra per il prossimo Tour de France.


Vincere uno sprint di gruppo è sempre più difficile, ma Groenewegen è certo di poter tornare a brillare come nel 2019, quando in una sola stagione era riuscito ad essere il più veloce sulla linea del traguardo, per ben 15 volte.


«Non penso che sia necessariamente diventato più difficile vincere delle tappe. Penso solo che lo sprint si stia evolvendo – ha detto il trentenne corridore che ha conquistato cinque tappe al Tour de France - Al giorno d'oggi intere squadre non corrono più al servizio di un unico velocista. Basta guardare la mia squadra e la mia leadership condivisa con Simon Yates nel Tour della scorsa estate. Ora ci sono spesso tre o quattro corridori in un treno di velocisti di una  squadra».

Oggi vincere è sempre più difficile e nelle volate, il successo spesso, viene conquistato dalla squadra che ha il treno più veloce. «Può darsi che il percorso delle tappe sia diverso rispetto a prima. Una corsa può diventare più difficile anche  a causa delle salite o perché anche il gruppo rende la corsa più dura. Penso che Jasper Philipsen al Tour abbia avuto il miglior equilibrio. Ma sicuramente ho anche la convinzione  che avrei potuto avere delle vittorie anche io».

Al prossimo Tour de France Groenewegen avrà a che fare con i migliori velocisti del mondo e tra questi ci sono due vecchie conoscenze: Fabio Jakobsen e Mark Cavendish. Le vicende che riguardano Groenewegen e Jakobsen risalgono al 2020, quando nel finale della prima tappa del Giro di Polonia Groenewegen fece finire oltre le transenne Jakobsen, che a causa delle ferite riportate, rimase diversi giorni in coma farmacologico. Tra i due velocisti non c’è mai stata una grande amicizia e Groenewegen, anche se ha sempre riconosciuto le proprie colpe, ha sempre detto che non aveva mai avuto un rapporto di amicizia con l’avversario. «Non è mai stato mio amico e non lo è nemmeno adesso – ha spiegato Groenewegen - È comunque un grande ciclista, quando c’è stato l’incidente era il periodo del Covid, il mio stop è durato molto tempo, sono stato sospeso e quindi non ero più sicuro del mio livello. Inoltre, mia moglie era incinta e la nascita del nostro primo figlio è stata complicata e quindi il ciclismo per me non era più al primo posto». Mayson, il figlio di Groenewegen, è nato prematuro e nei mesi successivi alla nascita è stato sottoposto ad alcuni ricoveri e per questo il velocista olandese non aveva più la concentrazione necessaria per essere il più veloce in una volata.

Per quanto riguarda il suo rapporto con Cavendish, le cose sono diverse e per il campione britannico Dylan ha un forte rispetto e spera che possa battere il record di vittorie al Tour de France che condivide con Eddy Merckx. «Dove non ha vinto Mark? Farà di tutto per battere il record di Eddy Merckx. È il velocista più intelligente nel finale e forse il miglior sprinter di tutti i tempi».
 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Per volare vola e pare un gabbiano. Potente ed elegante, financo regale. Eppure Jo­na­than Milan, l’uomo sul quale il ciclismo italiano prova a ricostruire il proprio futuro pensando al proprio passato, si sente un toro. Sarà per quel suo fisico...


Se per tutti noi il periodo delle feste è speciale, lo è ancora di più per un giovane atleta. E allora scopriamo come passava il Natale il giovane Fabio Aru.«Quando correvo, durante il periodo di Natale avevo la possibilità di...


Riuscire a vincere al primo anno tra i pro’ non capita a tutti. Davide Persico però, salito di categoria all’inizio del 2024 con la maglia della Bingoal-WB, ce l’ha fatta portandosi a casa la sesta tappa del Tour of...


Dicembre è tempo di squadre in ritiro e rose da ufficializzare, un "valzer" nel quale alcuni corridori possono rimanere senza contratto per la stagione che comincerà poco dopo. Uno degli italiani ancora in cerca di squadra è il classe 1997...


È Natale, rosso e bianco sono due dei colori che caratterizzano questo periodo di festa. Gli stessi colori evocano ricordi speciali a Cristina Tonetti: «Sono i colori della maglia a pois!». L’ atleta della Laboral Kutxa – Fundación, lanciandosi in...


Con l’ingaggio di Joe Pidcock, fratello minore di Tom, la Q36.5 Pro Cycling Team ha chiuso il suo roster per la stagione 2025. Venticinque i corridori in organico in rappresentanza di ben 12 nazionalità : Australia, Belgio, Canada, Germania, Irlanda,...


Filippo Pozzato è persona che ferma proprio non ci riesce a stare. Nemmeno a Natale. Lunedì, insieme a una trentina di persone, si è messo a pedalare nei dintorni di Bassano del Grappa su percorsi perlopiù gravel, non facendosi spaventare...


Una manifestazione sportiva animata da atleti di diverse fasce d’età ed anche una giornata di festa in cui gli amanti del ciclismo si incontrano per vivere la loro passione. È grazie a questo mix che il Cross della Vigilia è...


Natale si trascorre in famiglia, ma se a tavola una sedia resta vuota non si può fare festa. Soprattutto se il posto libero era di un ragazzo di 21 anni che aveva tutta una vita davanti e nel nuovo anno...


Si era preso una pausa ed ora è pronto a tornare in sella. Andrea Pusateri, classe 1993, in realtà non ha mai smesso amare la bici, semplicemente aveva scelto di pedalare verso nuove avventure ma adesso ha scelto di tornare...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024