Sfilata di campioni e campioncini ieri pomeriggio all’auditorium Capretti di via Piamarta per le tradizionali premiazioni della Federciclismo provinciale, occasione di fare un bilancio della stagione appena conclusa.
A fare gli onori di casa il presidente della Federciclo locale Gianni Pozzani che ha snocciolato alcuni numeri, dopo aver chiesto all’assemblea un minuto di silenzio contro la violenza sulle donne. Le società tesserate nel 2023 sono state 115, per una curiosa coincidenza stesso numero anche per le gare organizzate. I tesserati provinciali sono in totale 3859, in leggera flessione rispetto alle stagioni precedenti. Fanno ben sperare tuttavia i Giovanissimi che fra strada e fuori strada sono stati 611, non tutti impegnati in una attività continua e costante, ma va fatta la tara sull’età.
I nodi al pettine. Pozzani non ha nascosto i problemi determinati da una «scellerata» riforma dello sport che penalizza in mondo particolare le piccole società, linfa del movimento di base. «In settimana sono previste riunioni per affrontare il problema. Il timore è che le Federazioni, non solo quella ciclistica, si siano mosse in ritardo per rimediare ai disastri che questa riforma può apportare». C’è poi l’annosa questione del velodromo sul quale Pozzani alza le mani. «Credetemi, ho fatto il possibile perchè l’impianto torni a disposizione delle società locali, da cinque anni questa possibilità ci è negata. L’unica speranza - ha aggiunto sibillino - sono le elezioni locali e quelle della Federazione perchè di solito in prossimità delle scadenze elettorali si ottengono certi risultati».
La nostra provincia quest’anno ha ospitato due eventi importanti come l’assegnazione di sei tricolori giovanili strada, nella tradizionale cornice di Boario Terme con 650 partecipanti e otto tricolori mtb a Cortine di Nave per la regia del team Zaina e di Nadia De Negri, componente del comitato provinciale appena nominata ct della Nazionale fuori strada femminile, con 750 partenti.
Un plauso al comitato provinciale è arrivato anche da Lucia Trevisan in rappresentanza del Comitato Lombardo Fci e dal ct azzurro crono Marco Velo.
Sono seguite le premiazioni che hanno coinvolto anche il settore paralimpico dove Mirko Testa dell’Active team Leonessa ha conquistato il titolo mondiale, mentre altri paralimpici si sono aggiudicati il titolo italiano.
La Leonessa d’oro. Infine il premio Leonessa d’oro è stato assegnato per la prima volta ad una società, l’Uc Vallecamonica, per gli sforzi encomiabili che fa ogni anno per allestire una formazione giovanile e portarla a correre, con costi di trasferta notevoli.
Paolo Venturini dal Giornale di Brescia
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