Atmosfera mozzafiato ai piedi delle Alpi Occidentali. A quota 750 metri sul livello del mare, incastonata in una valle immersa nei colori del foliage, la Carovana del Giro d’Italia Ciclocross è stata accolta con lo spirito di una festa attesa da tempo. Si, perché la città di Cantoira (TO), che quest’oggi è stata sede della quinta tappa del Giro d’Italia Ciclocross, una gara valida per il “G.P. KWB Caldaie - 2° Trofeo Valli di Lanzo CX” nonché della Coppa Piemonte, non si è certo fatta trovare impreparata. In fondo aspettava questo evento da 4 anni, da quell’ottobre 2019 che ha incantato gli appassionati di sport e di montagna. E così ha rinnovato un’accoglienza straordinaria, con tutto il paese bardato a festa con i colori rosa e della bandiera italiana, per celebrare il legame speciale con il Giro d’Italia Ciclocross e rendere speciale la tappa, oltre il percorso che di per sé sarebbe bastato. Al punto che qualcuno ha persino aperto le porte di casa per invitare a pranzo gli atleti appena reduci dallo sforzo
Con l’organizzazione del GS Brunero 1906 e il supporto dell’ASD Romano Scotti può andare negli annali questa quinta tappa che ha coinvolto coralmente, ciascuno per la sua parte, un paese intero. L’evento, che ha goduto del patrocinio di Regione Piemonte, col sostegno di Unione Montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone e della locale Pro Loco, ha offerto ai partecipanti un percorso estremamente esigente, lungo circa 3000 m e con 100 metri di dislivello per ogni giro, che ha raccolto un vasto apprezzamento sia dei tecnici che degli atleti. Un'altra carta importante nel mazzo delle varietà di percorsi che il Gito d’Italia Ciclocross offre da sempre alla disciplina.
Visibilmente felice la sindaca Franca Vivenza, che in questi giorni è stata anche un valido supporto pratico agli organizzatori: «È stata di nuovo una meravigliosa giornata di sport, condivisione e amicizia. Abbiamo replicato l’esperienza di 4 anni fa come se fossero passati pochi giorni, siamo felicissimi di avervi mostrato il nostro lato migliore, noi stessi, i cittadini di Cantoira. Spero di tutto cuore che si possa replicare presto, qui a Cantoira il Giro d’Italia Ciclocross è il benvenuto».
«Tornare qui è una grande emozione, ci si sente accolti come in famiglia – le ha fatto eco Fausto Scotti, Presidente del Comitato Organizzatore – abbiamo avuto la sensazione di non disturbare, pur avendo bloccato la strada principale del paese, ma di essere i protagonisti di una festa cucita su misura per noi. Gli abitanti di Cantoira sono stati straordinari! Grazie quindi alle forze dell’ordine e a tutti i volontari per il grande e poderoso lavoro che ci ha consentito di vivere in serenità questa quinta tappa. Grazie a tutti coloro che ci hanno onorato della presenza, rendendo sempre più salda la famiglia del GIC!».
Com’è andata la giornata agonistica? Ecco quiUOMINI OPEN – È una progressiva selezione sul duro tracciato collinare a caratterizzare tutta la prima parte di gara, la più difficile da digerire quest’oggi considerati i 60’ di battaglia sulle aspre rampe in sinistra Stura. Prima in 7, poi in 6, quindi in 3 e finalmente solo in due in testa: Antonio Folcarelli (Race Mountain Folcarelli Team), la maglia rosa, con Marco Pavan (Team Cingolani), galvanizzato dal pubblico di casa. Per la coppia, però, non è stato facile sbarazzarsi in fretta della compagnia di Tommaso Cafueri (in maglia bianca, DP 66), Marino Fruet, che ha anche condotto la corsa per un breve intervallo, Alan Zanolini e Simone Vari.
Attenzione della seconda metà di gara tutta concentrata sul duo di testa ed ecco il colpo di scena: prima Cafueri riesce a riportarsi sui fuggitivi con un poderoso colpo di pedale, subito dopo l’allungo di Pavan. E quando tutto sembrava fatta per una vittoria sui sentieri di casa, dalle ultime scalinate è comparso in testa Folcarelli, autore di uno straordinario recupero nelle ultime curve, potendo festeggiare una meritata vittoria in maglia rosa, potendo mettere quasi in cassaforte il simbolo del primato. Cosa che, dal canto suo, fa anche Tommaso Cafueri con la maglia bianca, forte del suo terzo posto sul podio assoluto. Appena giù dalle posizioni d’onore due ottimi Alan Zanolini (Sudtirol Post) e Martino Fruet (Lapierre Trentino).DONNE OPEN – Erano le favorite della vigilia e non si sono fatte attendere nemmeno una manciata di metri dopo la partenza: Gariboldi, Borello e Lechner hanno monopolizzato la gara regina delle categorie femminili, con la piemontese della DP 66 spinta dal pubblico di casa a fare bottino pieno di punti per approfittare dell’assenza della maglia rosa. Primi giri di controllo, poi un attacco di Rebecca Gariboldi, che ha subito pagato un giro no per un doppio inconveniente meccanico che l’ha costretta a due ingressi ravvicinati al box per poi recuperare sull’altoatesina Lechner e su Carlotta Borello.
A due tornate dalla fine la soluzione dello stallo: con un allungo poderoso Rebecca Gariboldi si è involata verso la seconda vittoria consecutiva in questo GIC, mentre alle sue spalle c’è stato un clima di controllo, sfociato in uno sprint deciso vinto da Eva Lechner su Carlotta Borello, a cui il podio sul gradino più basso fa clamorosamente sfumare il sogno maglia rosa. A vestire il nuovo simbolo del primato, con 108 punti contro 106, è proprio Rebecca Gariboldi! Eccezionale la prova di Giada Martinoli che, in maglia bianca, ha mantenuto saldamente la quarta posizione assoluta a una distanza relativa interessante dalla testa della corsa. Per lei simbolo del primato decisamente confermato.
Per la lissonese Rebecca Gariboldi, la gara «È stata particolarmente dura, oltre tutto ho avuto un problema meccanico al secondo giro, dovendo cambiare la bici due volte e ricucire sul due di testa. Non è stata quindi una gara regolare come da programmi ma ho dovuto andare ben oltre i limiti. Il ritmo sta tornando, sono molto contenta, sto lavorando duro settimana dopo settimana».JUNIORES – Tutto rosa il traguardo di Cantoira per la categoria È trionfo rosa in quel di Cantoira, con il leader di classifica Giacomo Serangeli (DP 66) a transitare a braccia al cielo. Gara, però, tutt’altro che scontata quella aggiudicatasi dall’umbro: per tutti i 43 minuti di gara, infatti, si è trattato di un lunghissimo testa a testa. Se la maglia rosa provava a fuggir via, di tutt’altro parere erano Fabbro, Duregon e Baruzzi, che hanno risposto colpo su colpo e lasciando il pubblico col fiato sospeso sino all’ultimo transito sulle scalinate. È lì che l’umbro ha allungato, mentre alle sue spalle le altre due posizioni del podio sono state decise allo sprint. Volata che ha premiato Ettore Fabbro (DP 66) su un ottimo Francesco Baruzzi (team Piton), bravissimo a rimontare negli ultimi metri su Pietro Duregon (VC San Vendemiano), saldamente in terza posizione per quasi tutta la corsa.
Per la maglia rosa si è trattato a conti fatti di una gara «Durissima, mai fatta una gara così dura, ho ancora le labbra serrate. Location bellissima, a partire dalla splendida accoglienza di ieri sera. Solo in discesa si poteva respirare, tutto il resto è stato molto complesso. La scalinata finale, inoltre, non finisce mai. Ora posso sognare in grande, manca solo una tappa».
ALLIEVI UOMINI – Gruppo a lungo molto compatto quello degli Allievi 2° anno, sino a quando l’iniziativa è passata nelle mani, ops nelle gambe, di Pezzo Rosola e Grigolini, che un colpo di pedale dopo l’altro hanno provato a mettere metri reciproci, senza tuttavia riuscirci. Al traguardo lo sprint premia la maglia rosa Filippo Grigolini (Jam'S Bike Team Buja), che guadagna quattro preziosi punti in più del diretto concorrente Patrik Pezzo Rosola (Zanolini-Q36.5 Südtirol). Completa il podio Ivan Colombo Ivan (Gb Junior-Pool Cantu').
Tra i primo anno nessuno, questa volta, ha “osato” ledere la maestà dei fratelli Cingolani, che ancora una volta, arrivando in parata, si sono scambiati di posto. Vince a Cantoira Tommaso su Filippo, prendendosi la maglia (che era ex aequo sulla linea di partenza). Per la gioia dei cronometristi e degli addetti alle classifiche, insomma! Sul terzo gradino del podio Mattia Moretti (A.S.D Young Bikers Team Balmamion).
DONNE ALLIEVE – È una scatenata Giorgia Pellizotti (SS Sanfiorese) l’assoluta protagonista delle donne allieve, autrice di una gara tutta all’attacco e per larga parte in solitaria, precedendo la maglia rosa Nicole Azzetti (Zanolini-Q36.5 Südtirol), invero non nel suo migliore stato di forma, che così limita i danni in chiave classifica generale. I giochi sono apertissimi, la tappa di San Colombano sarà decisiva! La figlia d’arte Pellizotti all’arrivo si è resa protagonista di un gesto da applausi, un triplice inchino dedicato alla popolazione di Cantoira per ringraziare dell’accoglienza genuina. Chiude il podio Elisa Zipoli, (Team Serio), per la prima volta in questo GIC.
ESORDIENTI UOMINI – A quanto pare i più piccoli del gruppo non temono le pendenze. O quanto meno sanno che mal comune, mezzo gaudio! Agli attesi distacchi abissali, il gruppo degli esordienti secondo anno ha risposto con una lettura di gara particolarmente attenta. Per due terzi di corsa gruppo compatto con più di dieci atleti in pancia. Solo nell’ultimo passaggio si è sbloccata la situazione, grazie al coraggioso affondo di Riccardo Frosini (GS Olimpia Valdarnese) che, incurante del gruppone alle spalle, si è involato verso la vittoria. Alle sue spalle la maglia rosa di Alessio Borile (Grava Bike Team). Il loro distacco in classifica generale è ora di soli 4 punti. Esattamente la differenza tra il primo e il secondo messa in palio al prossimo traguardo di San Colombano Certenoli. La sfida finale è lanciatissima! Sul terzo gradino del podio un ottimo Luca Montagner (Asd Dp66).
DONNE ESORDIENTI – Straordinaria prestazione di Giorgia Sardi (Ssd Gagabike Team), autrice di una gara d’altri tempi, tutta all’attacco e tutta in solitaria, incurante delle pendenze e degli esigenti cambi di ritmo. Per la Sardi è la prima vittoria al Giro d’Italia Ciclocross, un successo dal sapore ancora più dolce se si considera che si è messa alle spalle Matilde Carretta (G.S. Mosole) in maglia rosa e Rebecca Anzisi (Jam'S Bike Team Buja), già leader di classifica.
MASTER – Delle quattro batterie master quella che sicuramente resta nel cuore a Cantoira è quella riservata ai Fascia 3, dominata dal valdostano Corrado Cottin, mai così vicino alla sua terra, che può onorare con una bella vittoria in rosa, precedendo Riccardo Acuto (Alpina-Bikecafe) e Ignazio Giannella (Zanolini-Q36.5 Südtirol). Per Corrado Cottin è grande la festa nella gara di quasi-casa, sicuramente la più vicina alla Valle d’Aosta di tutto il calendario: «Mi sembra quasi di allenarmi nel giardino di casa. Cantoira è sempre un bel percorso, mi piace tanto, duro, selettivo. Un vero cross, insomma. Conosco bene Luca Olivetti e il suo stile. Sono felicissimo. A giochi quasi fati desidero porgere i miei più grandi complimenti al GIC: Ci tengo tanto a questa maglia, è un grande onore per noi amatori poterci divertire in queste manifestazioni!».
In fascia 2, con l’assenza della maglia rosa, può festeggiare Simone Veronese (Progetto Ciclismo Santena), che alla sua prima vittoria al Gito d’Italia Ciclocross ha preceduto in solitaria Roberto Picco (Officine Thomas Reparto Corse) e Andrea Nicosia (V.C. Cassano Magnago 1992). In fascia 1 sfida al vertice molto intensa tra Antonio Macculi (Team Cingolani, 1°), titolare della maglia rosa-avion e Marco Del Missier (A.S.D. Bandiziol Cycling Team, ex maglia rosa), anche se tra i due litiganti è riuscito a inserirsi, in seconda piazza, Lorenzo Micca (Mtb Academy Giaveno).
Ribaltone tra le donne master, con Paola Maniago (Asd Gs Sorgente Pradipozzo) che grazie al successo precedendo Ania Bocchini (Team Cingolani) e Stefania Leschiutta (A.S.D. Bandiziol Cycling Team) può festeggiare la sua prima maglia rosa-avion.
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.