ELLENA. «RAGAZZI, L'UMILTÀ È LA PRIMA COSA! MA OGGI È PIÙ DIFFICILE...»

INTERVISTA | 12/11/2023 | 08:40
di Nicolò Vallone

A quasi due mesi dal suo incidente montano, dai risvolti potenzialmente drammatici per fortuna scongiurati, abbiamo telefonato a Giovanni Ellena per sapere come sta: ne è scaturito un racconto profondo che aprirà domani sera la puntata del podcast BlaBlaBike.


Oltre che di ciò, abbiamo poi parlato propriamente di ciclismo: quest'altra parte di intervista ve la riportiamo qui di seguito


Prima di passare in Eolo Kometa, ha lavorato per 17 anni con Gianni Savio: che esperienza è stata?

«In precedenza lavoravo con ragazzi e dilettanti e come agente di commercio, nel 2006 arrivai al ciclismo professionistico nell'allora Diquigiovanni Selle Italia quasi per scherzo, per scommessa, su proposta di Marco Bellini: iniziai a gettone e si creò un gran feeling. Abbiamo vissuto momenti belli con corridori importanti: Scarponi, Rebellin, Simoni, Bertolini, Belli, giusto per fare alcuni nomi da cui sono io ad aver imparato, ma ne dimentico tantissimi. Un crescendo di esperienze in Italia e nel mondo (ricordiamo il "fil rouge" di Savio col Sud America ciclistico e in particolare la Colombia, ndr) e di soddisfazioni sia professionali che umane. Ringrazio Gianni anche per aver compreso la mia scelta di passare alla Eolo Kometa: avevo un accordo verbale per la sua Continental, ma quando si è presentata l'occasione di rimanere nel professionismo lui ha condiviso con me questa scelta e ci siamo lasciati tranquillamente.»

Com'è stata questa prima stagione nella struttura di Basso e Contador?

«Sono entrato in punta di piedi, come quarto elemento di uno staff di direttori sportivi che già comprendeva Stefano Zanatta, Jesus Hernandez e Biagio Conte, e con un normale "timore" derivante dal fatto di cambiare dopo un periodo così lungo in un'altra realtà. Mi hanno coinvolto come in una famiglia, a partire da quando Ivan e Fran (fratello di Alberto e patron della squadra, ndr) mi hanno chiamato a Oliva a gennaio e mi hanno fatto capire quanto credono in me. È bello vivere dall'interno la crescita di una squadra dove si respira una lucida ambizione, incarnata anche dall'investimento di un'azienda come Polti che in questo modo fece già grandi cose.»

Un'ambizione che potrà tradursi in futuro con un approdo nel World Tour?

«Premettendo che personalmente ho nella categoria Professional il mio habitat mentre nel WT ad oggi sarei un pesce fuor d'acqua, parlando in termini di... Polti Kometa basti ricordare che Ivan Basso e Alberto Contador non erano due corridori che si presentavano al via di un grande giro semplicemente per finirlo. Il loro sogno è quello un domani di stare là in alto, insieme alle grandi. Conoscono tutte le difficoltà, ma conoscono anche le potenzialità del ciclismo a livello promozionale e d'immagine per gli investitori: la voglia e l'organizzazione all'interno del team in tal senso non mancano, l'ho ben capito nelle prime settimane di lavoro con loro.»

Tornando al presente, le gioie quest'anno non sono mancate...

«Nelle ultime edizioni del Giro d'Italia non sono molte le formazioni "invitate" in grado di portare a casa una tappa: quando Davide Bais ha vinto sul Gran Sasso mi trovavo al Giro d'Ungheria, stavamo rientrando dalla terza frazione e non stavo guidando io, tirai una botta sul cruscotto e per un attimo temetti di aver azionato l'air bag! In momenti del genere ci sono quei tre secondi in cui non ricordi nemmeno dove sei, poi torni al tuo posto. Oltretutto era una felicità doppia, dato che con quel successo indossò pure la maglia azzurra degli scalatori. Una gratificazione, morale ed economica, per gli sponsor che avevano investito su di noi.»

Quali corridori della vostra squadra l'hanno colpita particolarmente?

«Non è facile rispondere a queste domande perché sembra di fare figli e figliastri, e un direttore sportivo non può e non deve farlo. Volendo provare a dare una risposta alla tua domanda: sarebbe facile dire Vincenzo Albanese e Lorenzo Fortunato, che si sono meritati la chiamata nel World Tour, allora faccio il nome di un talento che abbiamo lanciato e che farà parte dell'organico targato Polti. Parlo di Davide Piganzoli: ha ancora tanto da imparare ed è importante che resti umile, ma è una buona speranza per le corse a tappe.»

Quanto è difficile oggigiorno far "restare umili" i ragazzi?

«Sulla prima pagina del manuale del ciclista dovrebbe esserci scritto: vai avanti coi piedi di piombo. Quando capita purtroppo l'imprevisto o l'incidente di percorso nella carriera anche di un campione, solo chi ha la giusta umiltà riesce a ripartire. Nella società di oggi, mica solo nello sport, si vuole tutto subito e ci si esalta facilmente: in effetti è più complicato mantenere la capacità di essere umili. Venendo allo specifico del ciclismo, si verifica un fenomeno che non è sbagliato in assoluto: il fatto cioè che si cerchino già gli juniores per farli passare. Non sono contro i cambiamenti, è una normale evoluzione, però questo porta con sé un effetto collaterale: gestire la mentalità di un diciassettenne è ben diverso da gestire la mentalità di un ventiquattrenne che ha alle spalle una "fatica della madonna" da dilettante. Quest'ultimo sarà forse più incline a non volersi lasciar scappare il professionismo...»

[photo Borserini]

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Ivo Oliveira (Uae Team Emirates XRG) firma la stoccata nella seconda tappa del Giro d'Abruzzo, la Tocco di Casauria - Penne di 138 km. Il portoghese della UAE Emirates XRG è scattato a meno di due chilometri dal traguardo, ha fatto...


La sfida tra Van der Poel e Pogacar ha infiammato le prime tre Classiche Monumento del 2025 mettendo di fronte i due migliori interpreti del ciclismo moderno. L’olandese ha vinto Milano-Sanremo e Parigi-Roubaix, lo sloveno ha dominato il Giro delle...


Colnago stupisce ancora e presenta l'ultima evoluzione della serie V: la Colnago V5Rs. Il team di Colnago ha potuto lavorare su una base già solida, visti i tanti successi ottenuti dal V4Rs. In particolare, i miglioramenti in termini di rapporto peso/potenza, aerodinamica e maneggevolezza garantiscono...


Arriva dalla UAE Team ADQ una buona notizia: Elisa Longo Borghini tornerà alle competizioni in occasione della Freccia del Brabante, dopo il recupero dalla commozione cerebrale riportata durante il Giro delle Fiandre. Dopo 10 giorni di riposo e un graduale...


Dal 2021 è il Commissario Tecnico della Nazionale italiana maschile degli Juniores,  lo scorso anno ha guidato Lorenzo Finn al successo iridato nel mondiale di Zurigo e da poco più di un mese  è stato nominato responsabile di tutto il...


Un atleta e una squadra stanno dominando le prime settimane della corsa all'Oscar tuttoBICI Gran Premio System Cars riservato alla categoria Allievi. L'atleta è Tommaso Cingolani, la squadra è la Petrucci Zero24 Cycling Team che ha posizionato ben quattro ragazzi...


Il Comitato Organizzatore della BGY Airport Granfondo propone un’interessante novità per la giornata della vigilia dell’evento, sabato 3 maggio, all’interno degli spazi della sede cittadina di Santini Cycling, in via Zanica 14, nel quartiere Malpensata a Bergamo. Al momento...


La maglia Gregarius Pro Made in Italy e la maglia Damask sono due prodotti che rappresentano con assoluta maestria l’eccellenza tipica dell’artigianalità italiana, un vanto per noi tutti ma anche un valore aggiunto quando il prodotto viene venduto all’estero. Queste due maglie ideate e prodotte...


Per la seconda settimana consecutiva, abbiamo telefonato a Letizia Borghesi. Perché dopo la top-10 al Fiandre aveva promesso battaglia per la Parigi-Roubaix. Perché nella classica monumento delle pietre ha mantenuto in pieno la promessa: dietro al trionfo solitato di Ferrand...


Cartigliano accende i riflettori sul ciclismo femminile giovanile con la prima edizione della Giornata Rosa, in programma domenica 1 giugno 2025. L'evento, organizzato dal Comune di Cartigliano con la collaborazione tecnica della società Venturo, gode del patrocinio del Consiglio Regionale...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024