L'ALLARME DI COPELAND: «SE IL TEAM NUMERO 1 AL MONDO NON TROVA SPONSOR...»

PROFESSIONISTI | 06/10/2023 | 09:32
di tuttobiciweb

La vicenda della sponsorizzazione della Jumbo Visma, la squadra numero uno del mondo, e del ventilato passaggio di sponsor da una squadra all'altra dovrebbe indurre l'intero mondo del ciclismo a porsi delle domande e a riflettere sulla situazione del movimento.


Lo fa con la lucidità che gli è propria Brent Copeland, general manager della Jayco AlUla, che è stato intervistato da Daniele Tirinnanzi su Tuttosport. L'analisi del manager sudafricano è chiara: «Non ne so molto, so solo che ho ricevute tante chiamate di più agenti che mi chiedevano se avessimo ancora spazio per i loro corridori nella prossima stagione in caso la cosa fosse andata a buone fine. Personalmente sono molto preoccupato, non solo per staff e atleti che rischiano di restare senza lavoro. Se la Jumbo-Visma, che ha vinto tutto in questo 2023, non trova sponsor e non può che fondersi con la squadra quarta nel ranking mondiale per sopravvivere, significa che la situazione è preoccupante per tutto il sistema».


L'analisi continua sui possibili cambiamenti e su una situazione che sempre... immobile: «Da 30 anni parliamo di queste cose, prima o poi qualcosa dovrà succedere. C’è la questione dei diritti tv, che le squadre non incassano. C’è l’idea di un budget cap, c’è l’esempio del golf con l’acquisto di tutto il pacchetto da parte di una società che poi gestisce il calendario. Sono idee, ipot si. La realtà è che oggi il ciclismo vive solo grazie agli sponsor delle squadre e che non c’è sicurezza per nessuno. Da un anno all’altro ogni squadra rischia di chiudere, se lo sponsor fa un passo indietro. Ad oggi, all’orizzonte, non vedo grandi cambiamenti».

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COMMENTI
Diritti tv
6 ottobre 2023 12:01 verita
Sarebbe ora che una parte li incassassero i team, come nel calcio. Senza quelli diventerà sempre più dura.

Concordo con Verità
6 ottobre 2023 13:07 mdesanctis
Il ciclismo è ancora nell'era jurassica. Le squadre non hanno incassi da biglietteria, non hanno diritti televisivi, non hanno neppure una sorta di azionariato popolare che sostenga il singolo Team. Arriverà il giorno in cui i teams rifiuteranno di fare correre i più forti e poi vedremo se gli organizzatori non scenderanno a più miti consigli e accetteranno di riconoscere ai Team una fetta dei diritti. Dopo di che l'azionariato popolare è l'altra strada x raccogliere fondi ogni anno e non dipendere solo dagli sponsor.

Organizzarori
6 ottobre 2023 16:28 Frank46
Concordo per quanto concerne i diritti TV, e come sempre detto anche prima che ci fossero voci sulla fusione di questi due team, anche un budget Cup non sarebbe male per molteplici motivi.

Tuttavia quando si dice che gli organizzatori non sono disposti a lasciare nulla alle squadre bisognerebbe anche capire come stanno messi gli organizzatori.
Loro parlano di costi di gestione elevatissimi e molte gare, soprattutto gare minori o corse per i junior e gli under 23 scompaiono per mancanza di fondi.
Bisognerebbe capire dove sta la verità prima di andare a togliere qualcosa a chi organizza per dare alle squadre.

Diritti tv
6 ottobre 2023 18:30 italia
Secondo me i diritti tv una parte date alle squadre attenuerebbeo il problema non lo risolverebbero; ad esempio nel calcio se una squadra di campioni arriva agli ottavi gli danno mi sembra 15 milioni; paragonando i diritti al ciclismo penso che nel WT alla jumbo visma o alla soudal andrebbero 2 o 3 milioni di fronte ad un budget di 30 40 milioni; se ho sbagliato le cifre correggetemi ma il concetto rimane per me valido.

Diritti TV?
7 ottobre 2023 07:31 Miguelon
La situazione del calcio non è finanziariamente sana, pur avendo diritti TV. Bisogna limitare l'ipertrofia delle squadre. Troppe spese. Ci vuole una decrescita. Se c'è un e sempione da evitare è quello del calcio. Partite su partite per diritti TV. No, squadre più piccole e qualità dei corridori diffusa . Modello anni '90. Con qualche garanzia in più per i corridori. Il resto è eccesso. Anche nell'organizzazione. Tre giorni di gara a tappe Junionres costano sui 300000 euro. È assurdo.

Riscrivo
7 ottobre 2023 08:13 Carbonio67
Riscrivo, visto che non avete pubblicato. Coopeland vive in un mondo suo e dire che e' dell'ambiente. Una societa' come Aso ( esempio), ha fior di dipendenti ed organizza tutto con costi e ricavi. Se Cooopeland e' capace, organizzi lui delle corse, cosi puo' vendere il pacchetto al miglior offerente. Inoltre, vi sono delle squadre ( tante ) da zero risultati. Che divindendo vuoi avere quando fai zero risultati ? Per me le dichiarazioni di Coopeland sono fuori dal mondo, specie in un periodo in cui trovare imprenditori che investano e' dura

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