Wout Van Aert era il favorito della vigilia e non ha di certo sbagliato il colpo. Il fuoriclasse belga si è preso di prepotenza la Coppa Bernocchi dominando dall’inizio alla fine grazie all’incredibile lavoro della sua squadra che ha preso la testa del gruppo sin dal chilometro zero. Dopo aver controllato il tentativo di attacco dei 7 battistrada che ha caratterizzato le prime fasi di gara, la Jumbo Visma ha letteralmente fatto scoppiare la corsa portando via un piccolo plotoncino che si è giocato la vittoria su viale Toselli. Wout Van Aert è stato il più forte, a detta dei suoi avversari letteralmente imbattibile.
«Sono felicissimo per questa vittoria, la volevo e penso di aver finalizzato al meglio il lavoro della squadra. Fa strano dirlo, ma lo sprint è stato la parte più facile, ero sul mio terreno e non ho fatto altro che dare tutto quello che avevo, il difficile è stato tutto il resto. I miei compagni di squadra sono andati fortissimo sin dall’inizio, abbiamo fatto selezione in salita e nell’ultimo giro abbiamo spaccato il gruppo. La cosa più impegnativa è stata seguire il mio compagno Jan Tratnik che ha dato una trenata incredibile, ho stretto i denti, sapevo che dovevo solo aspettare la volata».
I numeri di Wout Van Aert sono da capogiro, le statistiche parlano di “solo” 4 vittorie su strada a cui però si aggiungono piazzamenti su piazzamenti. Il belga è arrivato tante volte secondo, addirittura troppe, secondo al mondiale, secondo agli europei, secondo alla Gent Wevelgem, praticamente una maledizione a cui però ha saputo reagire con le gambe, ma soprattutto con la testa. «Durante questa stagione ho raggiunto tantissimi secondi e terzi posti, è diventata quasi un’abitudine e molti hanno iniziato ad associarmi a colui che non vince, ma si piazza. Vincere in Gran Bretagna è poi qui è stato fondamentale non solo per il fisico, ma soprattutto per la testa, per evitare di perdermi. Dopo il mondiale non è stato facile, ho cercato di rimanere concentrato per arrivare a questa ultima settimana di corse al meglio, penso che finire la stagione con dei successi sia perfetto perché mi permette di proiettarmi già ai prossimi appuntamenti. Giovedì correrò il Gran Piemonte, ma non sarò al via del Lombardia, è una corsa non adatta a me, per fare la differenza avrei dovuto fare la Vuelta, sicuramente il mio fisico non è l’ideale per affrontare quelle salite. Poi correrò il mondiale di gravel e poi, dopo una piccola pausa, mi dedicherò al ciclocross» ha spiegato Van Aert che subito dopo la strada inizierà la stagione di ciclocross dove assalterà ancora una volta la coppa del mondo.
La Jumbo è stata protagonista assoluta di una stagione che ha letteralmente dominato mettendo le mani non solo sui tre grandi giri, ma su oltre 60 corse raggiungendo numeri da record. In questi giorni la squadra olandese è sulla bocca di tutti per l’ormai prossima fusione con la Soudal Quick Step, un sodalizio che metterebbe insieme due squadroni da capogiro che oggi hanno raggiunto il primo e il secondo gradino del podio della Coppa Bernocchi. Se ne sta parlando tanto e anche Wout Van Aert ha voluto dire la sua ribadendo i vantaggi enormi che possono derivare da questa fusione. «Questo 2023 è stato un anno magico per tutta la squadra, abbiamo raggiunto dei risultati incredibili. L’obiettivo per i prossimi anni è migliorare ancora, diventare più forti vincendo sempre più corse e penso che in quest’ottica il manager della squadra stia operando nel modo giusto. L’unione con la Soudal Quick Step permetterà di creare un team imbattibile».