Jesus HERRADA. 10. Terza vittoria di tappa alla Vuelta, terza vittoria in carriera per Jesus che sfrutta il lavoro di tutti e con grande acume tattico fa uno scatto uno ed è quello giusto. Quello per la vittoria. Adesso, dopo questa vittoria di tappa, per il 33enne spagnolo si apre il capitolo maglia a pois: incomincia il suo terreno e il corridore della Cofidis ha le doti per poter portarla fino a Madrid.
Romain GREGOIRE. 10. Ha perso, ma che corsa. Questo bimbetto di 20 anni ha stoffa da vendere e lo fa vedere anche oggi. Talento assoluto, assolutamente da seguire.
Andreas KRON. 7. Sembrava il più in palla il 25enne danese, ma alla fine è andato un po’ nel pallone.
Jonathan CAICEDO. 7. Prova a giocare d’anticipo il 30enne ecuadoriano della EF, ma alla fine, dopo la selezione imposta a tutti da Filippo Ganna, le gambe fanno giacomo giacomo, e non mi riferisco a Nizzolo.
Geraint THOMAS. 5,5. Il SignorG è un signore, difatti alla fine si dice dispiaciuto per non aver concluso come avrebbe voluto il lavoro pazzesco di Top Ganna. Un signore, sempre.
Filippo GANNA. 10. Dopo la passerella di ieri, sul filo dei 56 km/h, oggi fa una sgambata delle sue con altri 25 temerari. Visto che è in fuga con il SignorG (se fosse stato da solo, chissà come sarebbe andata a finire…), lui si dedica come al solito con la classe che lo contraddistingue. È l’uomo ovunque, che fa ogni cosa. Si diverte (questa mattina ha scippato la bici a Jacopo Mosca costringendolo a camminare un po’) e ci diverte. Immenso Pippo, sempre, comunque e ovunque.
Andrea PICCOLO. 6,5. Ha il merito di averci provato, di essersi buttato con coraggio nella mischia, ma nel finale paga la strada che sale e si fa sentire, soprattutto dopo una corsa fatta tutta con il vento in faccia.
Remco EVENEPOEL. 6. Fa lo scattino a 150 metri dal traguardo, per verificare la sua gamba, per provare la febbre a chi ha dietro. Uno scattino, in attesa di progressioni ben diverse.
Sepp KUSS. 6. Per l'americano quarto giorno in maglia rossa. Tappa relativamente tranquilla che il “terzo uomo” gestisce da leader. È lì e lì resta.
Jacopo MOSCA. 8. Dopo che Ganna gli ha scippato la bici al foglio firma ed essersela andata a riprendere all’ammiraglia del cambio ruote, Jacopo non ha più perso di vista quel buontempone di Pippo. Ganna andrà come una vespa, ma Jacopo è Mosca.
Luis Leon SANCHEZ. 26. Parte lo spagnolo dell’Astana al km 59 e a lui si accodano altri 25 attaccanti: Jesus Herrada (Cofidis), Jorge Arcas (Movistar), Sean Flynn (DSM), Jan Maas (Jayco AlUla), Julius Johansen (Intermarché Circus Wanty), Joel Nicolau (Caja Rural Seguros), Andreas Kron (Lotto Dstiny), Lukasz Owsian (Arkea Samsic), Alan Jousseaume e Paul Ourselin (Total Energies), Jonathan Caicedo e Andrea Piccolo (EF), Geraint Thomas e Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), Jacopo Mosca e Otto Vergaerde (Lidl Trek), Eric Fagundez, Jose Manuel Diaz e Pelayo Sanchez (Burgos), Rudy Molard, Lewis Askey e Romain Gregoire (Groupama FDJ), Dorian Godon, Damien Touzé e Nicolas Prodhomme (Ag2r Citroen).
Juan AYUSO. 17. La corsa non è ancora incominciata e per il talento spagnolo rischia di finire. Una cosa è certa: Juan finisce a terra nel tratto di trasferimento che conduce i corridori al km zero. In terra va anche Felix Engelhardt. Ayuso sembra quello che riporta le conseguenze più gravi. Caduta banale, ma quando si cade le botte non sono mai banali.