Filippo GANNA. 10. Prestazione di livello assoluto, per un atleta planetario, che ci ha ormai abituato a prestazioni sontuose sempre e comunque. Utilizza un 62x11 (oltre 12 metri a pedalata) e fila via sul filo dei 56 chilometri orari! Primo al primo intertempo, primo al secondo, primo alla fine. Corre veloce SuperPippo, che bellezza vederlo, che bellezza avercelo. Per Filippo è la quinta vittoria stagionale, la numero 27 in carriera. Tra i big del pedale, credo che non ci siano più dubbi: c’è anche lui.
Remco EVENEPOEL. 9. Parte con un 60x11 (11,6 metri a pedalata), ma la sua partenza è meno rabbiosa di altre volte. Un conto è la testa, poi occorrono le gambe e dopo dieci giorni di corsa e di battaglia, le polveri sono per lui leggermente bagnate, ma questo è un fuoriclasse. Al primo intermedio è terzo a 11”. Al secondo è solo dietro a Ganna, ma in vantaggio di 9” su Roglic. Alla fine è secondo, alle spalle del granatiere di Vignone, ma porta a casa 19” sullo sloveno. Sperava di recuperare una trentina di secondi, non ce la fa, ma va bene anche così. Nella generale è terzo, con 27” di vantaggio su Roglic e solo 1’09” dalla rossa di Kuss.
Primoz ROGLIC. 8. Non a caso è il campione olimpico della crono e anche in questa crono fa valere le proprie doti. Al primo rilevamento, lo sloveno della Jumbo Visma è dietro a Ganna per soli 10”. Partito cattivo, cattivo prosegue e chiude la sua fatica con un tempone: certo, davanti all’olimpionico un altro olimpionico e un campione del mondo. Insomma, tre titani.
Joao ALMEIDA. 8. Zitto zitto c’è lui. Parla poco, lo vedi poco, ma fa tanto. È un metronomo. Lui ha quel passo lì e quel passo tiene: in salita, in pianura, in discesa a cronometro. Per certi versi è un fenomeno, perché lo si dà sempre lì attaccato con il Vinavil, ma poi lì resta sempre e comunque. Crono di assoluto livello, per un corridore che ha sempre e comunque un livello altissimo.
Aleksandr VLASOV. 7,5. L’uomo senza bandiera vola nel primo intertempo, pagando a Ganna solo 23”. Molto bene anche al secondo intermedio, dietro solo di 37”, sei secondi meglio di Cattaneo. Poi chiude col suo passo, che è buono, buonissimo: non è un caso che sia il primo della giornata a chiudere a meno di un minuto (52”) da Pippo. Resta con il ristretto numero dei fenomeni, e questo è un grande risultato.
Mattia CATTANEO. 7,5. Il 32enne bergamasco della Soudal Quick-Step firma ancora una volta una prova di assoluto livello in questa stagione che l’ha visto più volte protagonista e in ogni caso grande interprete nelle cronometro e non solo. Corridore maturato con il tempo, oggi mette in mostra il proprio talento e il suo gran bagaglio di esperienza. Uno dei più sontuosi corridori del gruppo? Sì, assolutamente.
Juan AYUSO. 6. Tra i big è uno di quelli che paga un po’. È giovane, ha talento, questa è una piccola battuta d’arresto, ma ora arriva il suo terreno.
Marc SOLER. 7. Arriva appena dietro al giovane compagno di squadra. Ottiene un buonissimo 8° posto, che lo mantiene al secondo posto in classifica a soli 26” dalla maglia rossa.
Nelson OLIVEIRA. 7. Ottima la prestazione messa in scena dal portoghese della Movistar. Parte bene, ma nella parte centrale e finale va ancora meglio. Chiude in crescendo.
Jonas VINGEGAARD. 5,5. Il trionfatore del Tour a crono sa andare come una ventola, anche se il percorso di oggi non è chiaramente disegnato per un passista-scalatore come lui. Fa una discreta prova, ma anche rispetto a Roglic va più lento, di 42”. Da sempre si dice che il cronometro non mente: se è davvero così, al danese si è chiaramente accesa la riserva.
Stefan BISSEGGER. 5. Il 24enne svizzero ex campione d’Europa della crono 2022 e argento mondiale under’23 nel’19, fa registrare per un bel po’ il miglior tempo, perché lui è uno dei migliori specialisti della specialità. Poi arrivano tutti i migliori e lui esce dalla top ten.
Sepp KUSS. 6. Si difende come può, in una prova che non lo vede molto a suo agio, ma porta a termine una crono in ogni caso più che dignitosa: 13° a 1’29”. Tiene la maglia rossa e questo è già un grande risultato.
Matteo SOBRERO. 6. Fa una buonissima prova e la cosa che più ci fa piacere è che ne piazziamo quattro nei primi sedici. Ragazzi, ridateci la centochilometri!
Antonio TIBERI. 6,5. Ventidue anni appena compiuti e un talento che c’è ma va mostrato senza esitazione e con continuità. Oggi fa una crono degna del proprio nome. Ex campione del mondo della crono junior, il ragazzo deve solo lasciarsi alle spalle storie e storielle e pensare solo a far vedere quello che vale. E vale, anche tanto.
Enric MAS. 5. Voleva chiudere la crono nella top cinque, ma nel primo intertempo paga subito 55”. Alla fine non è nemmeno nei dieci.
Geraint THOMAS. 5. Il SignorG fora ed è costretto anche ad un cambio di bici velocissimo. Lui, però, va un po’ pianino e paga 2’ giusti giusti.
Lenny MARTINEZ. 5. Il figlio d’arte va un po’ troppo pianino e perde davvero un’eternità (2’29”). Nella generale è 5° con la possibilità di poter difendere la propria posizione nella top ten.
Cian UIJTDEBROEKS. 5. Ha soli 20anni, pedala forte, ma a cronometro va pianino.