Geoffrey SOUPE. 10. Un colpo di reni efficace quanto provvidenziale, per una vittoria a sorpresa, che rende felice questo 35enne barbuto transalpino al primo successo in un Grande Giro. Gli capita l’occasione e Soupe non se la lascia sfuggire. La prende, con un colpo di reni che è come un tocco di spada e fioretto: zac!
Orluis AULAR. 9. Il campione venezuelano della Caja Rural si butta nella mischia e ne esce quasi vincitore. Superato per un colpo di reni: che colpo.
Edward THEUNS. 8. L’ennesimo piazzamento, l’ennesimo terzo posto, a conferma però che il 32enne belga della Lidl Trek sta bene, è in condizione, ed è probabile che si faccia vedere ancora.
Juan Sebastian MOLANO. 6. Il 28enne velocista colombiano della Uae Emirates arriva sempre lì, ma resta lì.
Kaden GROVES. 5. La caduta nel finale scompagina le carte a tutti, ma forse il 24enne australiano, anche da solo, poteva fare di più e di meglio.
Filippo GANNA. 7. Forse non ne aveva totalmente voglia, poi si trova lì e prova a fare una nuova volata: 9°. Pippo non si risparmia, mai.
Jonas VINGEGAARD. 7. Il trionfatore del Tour non solo sta correndo la Vuelta da protagonista, ma dimostra di essere sul pezzo come pochi, a tal punto da gettarsi nella mischia e fare il traguardo volante con abbuoni di Cullera. Il traguardo lo vince Groves, precedendo Van den Berg e appunto il danese che difende con i denti il terzo posto dal ritorno di Fisher-Black. Il danese della Jumbo Visma aggancia così Enric Mas al decimo posto della classifica generale, con 2'50'' di ritardo da Martinez: ora Jonas ha 8'' di vantaggio sul compagno Roglic. Il re pescatore, prima della pesca, pastura.
Jose HERRADA. 7. Il 37enne corridore spagnolo della Cofidis, fratello d’arte (di Jesus) e il 30enne basco Ander Okamika della Burgos, partono a tutta di primo mattino e restano in fuga assieme per 135 chilometri. Il basco, però, va avanti da solo.
Ander OKAMIKA. 7,5. Il 30enne basco prova a fare da solo, ma la stanchezza si fa sentire e, dopo 25 km, il gruppo lo riprende. Per il basco 160 km vento in faccia: giù il cappello!
Geraint THOMAS. 17. Per il gallese, oggi, l’inconveniente di un fuoriprogramma in un prato. Botta al ginocchio sinistro: Jonathan Castroviejo si ferma per aiutarlo a rientrar nel gruppone.
Thomas DE GENDT. 8. Ieri il campione belga ha vissuto un momento di difficoltà, ma grazie a un tifoso ha superato tutto di slancio. Oggi il belga ha postato il suo ringraziamento. «La mia catena è caduta mentre scalavo ieri il secondo gran premio di giornata. Se non che un provvidenziale e velocissimo tifoso mi ha rimesso in linea la catena in meno di 5 secondi esatti e, come se non bastasse, dopo avermi incitato, mi ha spinto a tutta. Grazie tifoso anonimo per il grande aiuto». Grande Thomas, grande il tifoso anonimo, grande il ciclismo.
Franco BITOSSI. 83. Oggi compie gli anni il nostro “cuore matto”. Corridore pazzesco, di livello assoluto, capace di vincere in un periodo storico molto particolare, pieno zeppo di campioni, da Merckx a Gimondi, tanto per dire, la bellezza di 171 corse. Vinse, tra l’altro, 21 tappe al Giro d’Italia e 4 al Tour, non correndo mai la Vuelta. Secondo al mondiale di Gap alle spalle di Marino Basso, tra le altre cose fu il primo italiano a vincere la maglia della classifica a punti al Tour de France nel 1968, che all’epoca era di color arancione.