Il futuro del ciclismo del Ruanda è tutto al femminile e in questo Mondiale di Glasgow appena iniziato il sogno del continente africano si chiama Aline Uwera e Mariate Byukusenge. Nel 2025 a Kigali, capitale del Ruanda, si svolgeranno i Mondiali di ciclismo, i primi per questo continente che anche attraverso lo sport sta cercando il proprio riscatto: Aline e Mariate vogliono essere una parte attiva di questo cambiamento.
Aline è nata nel 2005 e il prossimo 23 agosto festeggerà il suo diciottesimo compleanno. Molti membri della famiglia di Aline oggi non ci sono più, perché sono tra le vittime del genocidio ruandese e i loro nomi, sono stati incisi sul grande monumento che vicino Kigali ricorda le persone morte per colpa della follia umana. A circa 50 km dalla capitale ruandese c’è la provincia di Bugesera e presso la scuola di Kibungo, nella Comunity of Hope, è nato il più grande centro di ciclismo africano. Tutto è nato da un’idea di Sylvan Adams e grazie al progetto Racing for Change, le bambine e le ragazze del Ruanda hanno imparato a correre in bici.
Aline Uwera appartiene ad una delle famiglie più povere di Bugesera e nella sua casa non c’era la corrente elettrica e neanche l’acqua: sport ed istruzione erano due elementi che probabilmente non sarebbero mai entrati a far parte della vita di questa giovane. Grazie all’iniziativa della Israel – Premier Tech e con il contributo di Valentino Sciotti, Aline ha lasciato la sua casa di Bugesera ed è volata a Glasgow, dove oggi correrà per inseguire il proprio futuro.
Aline nella Comunity of Hope ha imparato a leggere e scrivere, sta imparando l’inglese e il prossimo anno potrà diplomarsi e decidere se continuare gli studi all’università. Ma nel cuore di questa ragazza, insieme al desiderio di fare l’infermiera, c’è anche quello di diventare una ciclista professionista e di correre un giorno nelle gare più importanti del World Tour. La vita per Aline è stata tutta in salita ed è per questo che quando si alza la mattina alle 5 per allenarsi, lo fa sempre con il sorriso. Oggi Aline a Glasgow è felice, ha superato i confini africani ed è arrivata in Europa, dove tutto per lei è nuovo.
«Sono felice di essere in Scozia ed è bellissimo per me vedere tutte queste persone – ha detto Aline –. E’ incredibile tutto questo e veramente si respira un’aria diversa».
Aline Uwera probabilmente oggi non salirà sul podio, ma la sua vittoria è un’altra: lei è la speranza di un popolo che vuole rinascere e vuole farlo attraverso lo sport. Per la prima volta nella storia del ciclismo, il Ruanda ha portato delle giovanissime in una prova mondiale e insieme ad Aline, c’è anche Mariate Byukusenge, che come lei fa parte del Bugesera Cycling team. Anche Mariate vorrebbe lavorare nel settore sanitario e spera di vincere delle gare, per comprare una casa alla sua famiglia.
«E’ fantastico incontrare così tante cicliste – ha detto Mariate – sembra di essere in una grandissima famiglia colorata. Io e Aline siamo pronte per questo appuntamento e saremo orgogliose di poter rappresentare il nostro Ruanda in questo Mondiale».
Nel 2025 a Kigali ci saranno i Campionati del Mondo di ciclismo, Aline e Mariate potrebbero correre sulle strade di casa nella nazionale maggiore, con la speranza di essere le prime africane a vincere un titolo mondiale.
A Glasgow gli occhi di queste ragazze guardano tutto con stupore e se per certi aspetti sono stordite dalla musica e dalla tanta gente che affolla le strade oggi in gara saranno concentrate, perché per loro questo non è solo un Mondiale, ma è il futuro di una nazione, che ha scelto la libertà lasciando correre veloci le ruote di una bici.
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