UAE EMIRATES. 9. Due settimane di grande ciclismo, con l’ingombrante e assolutamente ingiusto fardello della formazione mai all’altezza, sempre un gradino sotto quella della Jumbo. Mai un superlativo per il team diretto da Joxean “Matxin” Fernandez, ma fin qui di superlativo è il lavoro svolto per Taddeo, che è lì, ad una manciata di secondi dalla maglia gialla e un lavoro che deve essere completato: può essere completato.
TEAM JAYCO ALULA. 7. Dieci piazzamenti nei dieci, con l’8° posto nella generale di Simon Yates, che sulle Alpi è stato sicuramente meno efficace che sui Pirenei, ma Simon lo conosciamo: è duro a morire.
GROUPAMA FDJ. 5. Cinque piazzamenti e cinque in pagella, non tanto per la condotta di gara di Thibaut Pinot che in ogni caso è lì, in 13° posizione, ma per la corsa anonima di Gaudu: vero che è 9° nella generale, ma è altrettanto vero che era venuto per migliorare il suo 4° posto dell’anno scorso, e al momento è abbondantemente indietro.
ISRAEL PREMIER TECH. 7. Sette piazzamenti con una bellissima vittoria di tappa per il sempiterno Woods: per una formazione invitata non è assolutamente male.
COFIDIS. 8,5. Decimo posto nella generale con il filosofo Guillaume Martin. Undici piazzamenti nella top ten, arricchiti da ben due vittorie di tappa con Lafay e Ion Izagirre. Un Tour di altissimo livello: loro hanno già vinto.
BORA HANSGROHE. 8. Sapevano che sarebbe stata dura, perché è il Tour, perché qui è tutta un’altra cosa, soprattutto è tutta un’altra corsa. Però Jai Hindley, al suo esordio sulle strade di Francia, si sta difendendo da par suo. Sulle Alpi ha faticato un pochino di più, ma è sempre lì, nelle zone alte, dopo aver vinto comunque una tappa e aver vestito la maglia gialla.
LIDL TREK. 7,5. Undici piazzamenti nei dieci, una vittoria di tappa con Mads Pedersen, la maglia a pois sulle spalle di Giulio Ciccone e un finale di Tour tutto da scrivere per avere anche un buon finale. Fino ad ora, tutto come da programmi. Squadra di lotta doveva essere e squadra di lotta è. C’è da portare sul podio di Parigi una maglia, ma sul podio ci possono ancora salire con un’altra vittoria di tappa.
JUMBO VISMA. 9. Sono in maglia gialla, sono al comando della classifica per team, davanti a Ineos e Uae Emirates. Sono quelli che hanno raccolto il maggior numero di piazzamenti (13), ma sono ancora a digiuno di vittorie. Tanto lavoro, al momento poche gratificazioni, ma quelle possono arrivare tutte assieme e copiose.
INEOS GRENADIERS. 8. Vivono il loro momento con grande dignità, senza isterismi e atteggiamenti da nobili decaduti, perché nobili lo sono ugualmente e decaduti poco poco. Sono lì, con il loro Carlos Rodriguez al momento sul podio e un lavoro che può essere in ogni caso consolidato e migliorato.
BAHRAIN VICTORIUS. 7. Sono la quarta forza di questo Tour, per certi versi contraddittorio: meno efficaci di quanto si potesse pensare per la generale (Landa delusione assoluta), ma nonostante tutto vincenti. Dieci piazzamenti, due vittorie di tappa con Pello Bilbao e Waut Poels, e sempre con il basco nella top ten della generale. Insomma, quotazioni in chiaro rialzo: pronti per la risalita.
TEAM DSM. 4. Quattro piazzamenti quattro e poco altro: certo, hanno perso Bardet, ma quando c’era non si può dire che il suo rendimento fosse di livello.
ALPECIN DECEUNICK. 9. Se conta vincere, loro sono quelli che hanno vinto di più. Quattro vittorie con Jasper Philipsen, maglia verde sulle spalle del suddetto. Non male. All’appello manca solo MVDP, ma questa settimana potrebbe rispondere presente.
LOTTO DSTNY. 5,5. Pochi piazzamenti (5), nessuna vittoria. Qualche buona azione con l’infaticabile Campenaerts, un bel secondo posto con Van Gils, e qualche volata di Ewan, prima che spiccasse definitivamente il volo: verso casa.
SOUDAL QUICK-STEP. 4. Sfortunati, ma chiaramente anche poco performanti: due piazzamenti con Jacobsen (4°) e Alaphilippe (10°). Punto.
ASTANA QAZAQSTAN. 5,5. Sei piazzamenti e qualche azione con Lutsenko e Tejada. Erano qui per Mark Cavendish, che stava facendo bene, ma causa caduta è stato costretto al ritiro. Ultima settimana per cambiare passo.
UNO X PRO CYCLING TEAM. 6,5. Sono degli esordienti e devono prendere le misure, ma si misurano con tutti alla grande.
AG2R CITRÖEN. 6,5. Felix Gall sogna ancora un posto nella top ten, non è poi molto lontano (11°): in ogni caso quattro piazzamenti e tanta fatica per l’austriaco.
MOVISTAR. 5,5. Non fanno classifica, non fanno tanti piazzamenti (5), non fanno vittorie: fanno pochino.
EF EDUCATION EASYPOST. 6. Sfortunatissimi, tra cadute e ritiri. Powless dà senso al loro Tour, con la lotta per la maglia a pois, che ora è sulle spalle di Ciccone grazie alla differenza dei gpm di prima categoria, ma l’americano è in ogni caso lì, a pari punti.
INTERMARCHÈ CIRCUS WANTY. 5. Mi aspettavo molto di più, probabile che se lo aspettassero anche loro: ma c’è ancora tempo. Aspettiamo.
TEAM ARKEA SAMSIC. 5,5. Cinque piazzamenti, con il nostro Luca Mozzato e con Warren Barguil, che dovrebbe essere l’uomo delle montagne: dovrebbe.
TOTALENERGIES. 5. Si salvano solo Burgaudeau e il nostro Daniel Oss, che si danno un gran daffare e si mostrano al mondo come meritano. Sagan, non pervenuto. Per il resto il totale è misero e le energie pochine.